Il Comune non ha ancora recuperato i sei milioni di euro che Zamparini aveva promesso alla città.
Comunicato stampa del 18 ottobre 2012
Sei anni fa, esattamente il 19 ottobre 2006, fu aperto al pubblico l’Ipermercato “I Sanniti” di Maurizio Zamparini a conclusione di una serie di innumerevoli atti illegittimi ed illeciti, secondo La Procura della Repubblica e il Giudice per l’udienza preliminare che, a dicembre scorso, ha rinviato a giudizio per numerosi e diversi reati, l’imprenditore friulano, i coniugi Sandra e Clemente Mastella ed altre 11 persone tra tecnici, amministratori e funzionari pubblici.
Il processo in corso presso il Tribunale di Benevento è davvero strano: il Pubblico Ministero che ha seguito l’indagine, il dott. Antonio Clemente, è stato sostituito; diversi giudici, compreso il presidente dell’attuale collegio giudicante, si sono dichiarati incompatibili; l’associazione Altrabenevento che ha presentato sull’argomento diversi dossier ed esposti, non è stata riconosciuta “parte civile”.
In modo particolare colpisce il comportamento di Clemente Mastella, che in questo processo è imputato per il reato di corruzione, il quale ad aprile 2011, quando aveva saputo della richiesta di rinvio a giudizio, protestò vivacemente denunciando, naturalmente, l’ennesimo teorema giudiziario ai suoi danni. A dicembre nel corso della Udienza Preliminare, ha proclamato la sua assoluta innocenza ma, essendo stato comunque rinviato a giudizio, il segretario nazionale dell’Udeur, ora componente della “Commissione antimafia del parlamento europeo”, rilasciava alla stampa la seguente dichiarazione: “E’ una cosa ingiusta, una clamorosa ingiustizia, un fatto ingiustissimo. …. Al processo verranno fuori cose abbastanza clamorose alla presenza dei media….. C’è un pregiudizio nei miei riguardi… che si allunga fino a qua con qualche cattiveria. Il PM che mi insegue è uno che ho denunciato e che dal punto di vista etico si doveva astenere perché sono in vertenza con il padre e il fratello….. Autorevolissimi magistrati confidandosi mi hanno detto “veramente ti hanno fatto una serie di cattiverie”.
Dopo tali dichiarazioni, il Pubblico Ministero è stato sostituito, e l’ex ministro della Giustizia si è calmato. Infatti all’udienza del processo del 27 settembre, che non è più il processo a Mastella, ma il processo di Mastella, si è presentato spontaneamente per dichiarare che si sottoporrà volentieri all’interrogatorio del nuovo PM.
L’altro comportamento ancora più strano è quello dell’amministrazione comunale di Benevento che si è costituita parte civile nel processo, che vede imputati anche l’attuale segretario generale, Antonio Orlacchio, e l’assessore assessore, Aldo Damiano, ma non si decide ad assumere gli atti necessari per recuperare almeno parte del danno, pari a sei milioni di euro, subito dalla collettività per il mancato rispetto degli accordi connessi alla apertura del Centro Commerciale.
Infatti, il parco fluviale non è stato completato e l’area non è stata acquisita al patrimonio comunale; la strada tra l’Ipermercato e il parcheggio del parco non è stata collaudata e ceduta al Comune che non ha neppure incassato gli oneri equivalenti; non sono state acquisite le aree della ferrovia lungo via Mura della Caccia e l’asse interquartiere non è stato completato; l’area retrostante i tre capannoni abusivi è stata dichiarata nel nuovo PUC come area edificabile F5 e ciò favorisce il tentativo di Zamparini di sanarli, nonostante l’impegno ad abbatterli.
Per Altrabenevento- Sandra Sandrucci