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Benevento provincia di Scampia.

 

Scampia: i camorristi imparano a sparare

Comunicato stampa del 19 settembre 2012

Benevento è diventata provincia di Scampia per la colpevole disattenzione dei nostri rappresentanti istituzionali.

Dopo la pubblicazione sul settimanale Panorama dell’articolo “Scampia criminale. I miei 100 giorni da camorrista” il suo autore, il cronista Carlo Puca, intervistato da diverse testate giornaliste (tra le quali il Sannio Quotidiano), ha fornito ulteriori particolari sulla sua esperienza di infiltrato nel clan degli scissionisti. Il racconto è raccapricciante per i particolari sugli omicidi, lo sfruttamento dei giovanissimi per varie attività criminose, il degrado dei luoghi nei quali vivono e la vita schifosa che conducono, ma colpiscono soprattutto i riferimenti precisi agli affari dei camorristi napoletani a Benevento.

Puca ha precisato che i potenti boss del clan Amato-Pagano vengono spesso nella nostra città mentre frequentano pochissimo Avellino dove si limitano a fornire droga. A Benevento invece, gli scissionisti hanno addirittura organizzato un laboratorio per la produzione di droghe sintetiche, soprattutto Amnesia, un potente allucinogeno fatto con “monnezza” cioè acidi e porcherie varie da vendere ai giovanissimi.

La notizia è gravissima ed è stata ripresa e commentata da quasi tutta la stampa locale (tranne Il Mattino, Ottopagine e Gazzetta di Benevento) ma nessun rappresentante delle nostre istituzioni ha avuto il coraggio di commentare. Non hanno detto assolutamente nulla il sindaco Fausto Pepe, il presidente della Provincia, Aniello Cimitile, gli assessori o i consiglieri comunali e provinciali, il Prefetto, i deputati, i senatori, i consiglieri regionali e i segretari dei partiti. Nessuno di loro parla, sono tutti omertosi, soprattutto quelli che ogni tanto predicano il rispetto della legalità e invitano i cittadini a collaborare con le istituzioni per impedire le infiltrazioni malavitose.

Tutti loro sanno che gli scissionisti mantengono rapporti stabili con almeno tre clan locali, gli imprenditori o i professionisti interessati al riciclaggio di denaro sporco, ma fanno finta di nulla aiutati da diversi giornalisti locali abituati a minimizzare notizie di questo tenore per accreditare la favola di “Benevento città tranquilla” che tanto piace a potentati locali e corrotti vari che così continuano imperterriti a tenere sotto scacco la città. Le forze dell’ordine e la magistratura locale fanno il possibile ma non riescono ad arginare né la dilagante corruzione né le attività della malavita organizzata.

I nostri rappresentanti politici mostrano invece un attivismo sfrenato solo per chiamare tutti i cittadini alla mobilitazione in difesa della Provincia, facendo appello alla nostra identità culturale di popolo fiero e combattivo.

Intanto con la loro codardia, l’ignavia e i calcoli di bottega, hanno consentito che Benevento diventasse provincia di Scampia.

Il presidente – Gabriele Corona

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