Lettere anonime per diffamare il magistrato Antonio Clemente e intimidire Altrabenevento.
Comunicato stampa del 11 agosto 2012
Nella cassetta della posta di Altrabenevento troviamo mediamente tre lettere anonime ogni mese. In genere denunciano casi veri di corruzione che riguardano appalti, concorsi o gare per la forniture di servizi da parte di diverse amministrazioni pubbliche di Benevento e dei paesi della provincia, ma dagli inizi dell’anno riceviamo anche lettere di minacce o di insulti per la nostra attività contro il malaffare. Questa è l’ultima spedita l’11 luglio e consegnata una settimana dopo nella cassetta della posta del mio domicilio in una busta a me indirizzata e con il mittente, certamente falso, “Università degli studi- Rettorato- Piazza Guerrazzi- 82100 Benevento”.
Questo è il testo integrale:
“EGREGIO CORONA, HO CAPITO PERCHE’ SEI SEMPRE AL CORRENTE DI TUTTO! LE NOTIZIE TE LE PASSA IL TUO “AMICO-COMPAGNO” P.M. CLEMENTE. NON PREOCCUPARTI PERCHE’ ANCH’IO HO QUALCHE BUON AMICO CHE MI HA GIA’ DATO QUALCHE INTERESSANTE NOTIZIA SU DI TE, SULLA FAMIGLIA “CORONA-UCCI” SULLA ASSOCIAZIONE “PER IL MALAFFARE” CHE TU PRESIEDI E SUI TUOI CARI “COMPAGNI DI MERENDA”- COME TU BEN SAI IL CONCORSO DI CUI SI DISCUTE E’ STATO TRUCCATO PER ESPRESSO VOLERE DEL TUO CARO AMICO AVV. UMBERTO DEL BASSO DE CARO UNITAMENTE AL SUO ACCOLITO- TUO CARISSIMO AMICO ING. FAUSTO PEPE- SINDACO DI BENEVENTO. LO SO CHE AMI FARE LE ESTORSIONI GIORNALISTICHE COME AMAVA FARE A CASERTA IL FRATELLO DEL TUO CARO AMICO P.M., MA CON ME NON ATTACCA PERCHE’ TI DENUNCERO’, MA NON A BENEVENTO. SEI UN LADRO.”
Il Concorso al quale si riferisce il “non tanto anonimo” estensore della missiva, è quello indetto dall’Università del Sannio per due posti di Elevata Professionalità, nell’Area amministrativa gestionale, contestato da una delle partecipanti con un ricorso al TAR che le ha dato ragione. Il Tribunale Amministrativo, infatti, ha annullato gli atti di nomina delle due vincitrici perchè gli elaborati scritti risultano copiati da una dispensa di un dirigente della stessa Università. La notizia è stata data dalla stampa dopo la pubblicazione della sentenza del TAR, e non da Altrabenevento che è intervenuta successivamente per commentare il caso. Non risulta da nessuna parte, ne è stato ipotizzato in alcun modo, il coinvolgimento nella vicenda dell’avv. Umberto Del Basso De Caro e del sindaco, Fausto Pepe, ai quali Altrabenevento non ha certamente risparmiato critiche anche aspre, quando li ha ritenuti responsabili di scelte e comportamenti censurabili.
Neppure le famiglie Corona e Ucci hanno alcun ruolo o sono in alcun modo interessate a tale concorso. Un mio cugino è indagato per una vicenda giudiziaria di altra natura che mi vede assolutamente estraneo e che è stata da me commentata negativamente, al pari di altre, nonostante le allusioni di alcuni presunti imprenditori locali a mezzo stampa.
E’ evidente, però, che il vero obiettivo di questa lettera anonima e di altre dello stesso tipo pervenute ad alcuni politici o giornalisti locali, è il Sostituto Procuratore della Repubblica di Benevento, Antonio Clemente.
Il magistrato che ha condotto indagini scottanti su appalti a Telese Terme, corruzione a Calvi, massoneria deviata, gestione delle discariche, abusivismo edilizio, concorso AMTS, assunzioni alla Croce Rossa, inquinamento dei fiumi, multisala Gaveli, palazzo Passarelli, Ipermercato Zamparini, la manifestaziome “Quattro notti di luna piena”, il tentato sequestro della figlia di un maresciallo dei carabinieri, ed è attualmente impegnato a far luce sugli appalti al comune di Benevento, subisce da tempo attacchi che puntano a delegittimarlo anche attraverso continui esposti al Consiglio Superiore della Magistratura. Finora Antonio Clemente ha resistito continuando a fare il suo lavoro, a volte senza il dovuto sostegno di almeno metà del Tribunale di Benevento che pare non gradire il suo attivismo che scuote finalmente questa provincia troppo abituata a sopportare corrotti e malavitosi. Per questo motivo da qualche mese la “città tranquilla e perbene” dove tutti predicano la legalità e anche i pregiudicati sponsorizzati da alcuni personaggi politici diventano commentatori a mezzo stampa, quel magistrato è oggetto di attacchi velenosi attraverso lettere anonime con le quali gli vengono attribuiti comportamenti falsi e calunniosi che coinvolgono anche la sua famiglia assolutamente estranea.
Nella lettera anonima oggetto di questo comunicato, ad esempio, si fa riferimento ad un fratello del magistrato che “amava fare a Caserta estorsioni giornalistiche”.
Evidentemente il vigliacco estensore della lettera, si riferisce al fatto che l’anno scorso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha condannato per estorsione a mezzo stampa, Maurizio Clemente di Montesarchio editore del “Corriere di Caserta” per vicende giudiziarie che avevano coinvolto anche il fratello Pasquale Clemente, giornalista, pure lui abitante a Montesarchio.
I due però, non sono parenti di Antonio Clemente, il magistrato, che ha un fratello Pasquale pure lui di Montesarchio, che invece è il giornalista della “Gazzetta di Caserta”, assolutamente estraneo ai fatti contestati al suo omonimo.
Inutile sottolineare che Altrabenevento non si intimidisce e continuerà a fare la sua parte come “associazione per la città sostenibile contro il malaffare” anche a sostegno di quei magistrati, come Antonio Clemente, che fanno fino in fondo il proprio dovere.
Il presidente – Gabriele Corona
Antonio Di Ninno
Caro Gabriele non farti intimidire Tanti cari Saluti Da Tonino Di Ninno un comunista irriducibile il libro uscirà a settembre su di me.
“Mi sono convinto che anche quando tutto è perduto bisogna mettersi tranquillamente all’opera ricominciando dall’inizio”
Antonio Gramsci – lettera del 12 settembre 1927
Coordinatore
Grazie Tonino, ricordo benissimo la battaglia per l’acqua pubblica nel 2001-2002 e il dossier sull’Acqedotto Pugliese. Aspetto di leggere il libro. Salutami Lacedonia. Gabriele
michela
Non mi capita mai di fare commenti sui blog che leggo, ma in questo caso faccio un’eccezione, perche’ il blog merita davvero e voglio scriverlo a chiare lettere.