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Quante stranezze intorno al misterioso PUC.

 altrabenevento – comunicato stampa del 10 agosto 2012

Il 26 luglio u.s. il Consiglio Comunale ha approvato le modifiche al piano urbanistico , apportate a seguito della Conferenza di servizi convocata dalla Provincia. Nel corso di quella seduta non furono illustrate le modifiche, soprattutto quelle che riguardano le norme tecniche di attuazione, che i consiglieri hanno approvato a scatola chiusa. Altrabenevento protestò immediatamente per il comportamento dell’amministrazione comunale che ha liquidato la discussione finale sul piano urbanistico in pochi minuti e con una relazione frettolosa ed incomprensibile da parte del dirigente del settore urbanistica Salvatore Zotti. L’ altro ieri sera la delibera in questione, alla quale è stato attribuito il n. 33 del 2012, è stata pubblicata sull’albo online del Comune di Benevento ma senza gli allegati e quindi ancora oggi nessuno può sapere quali sono le modifiche apportate all’importante strumento urbanistico. Anche la delibera del luglio 2011 relativa all’adozione del PUC in Consiglio Comunale fu pubblicata senza gli allegati e per correggere tale errore il Consiglio dovette riadottare l’atto a dicembre 2011. Adesso la storia si ripete perchè per la terza volta ci tocca verificare la mancata pubblicazione degli allegati, che nel caso di un PUC sono atti indispensabili senza i quali la delibera non assume alcun valore. Tanto abbiamo stamattina contestato al dirigente del settore urbanistica, che a seguito di alcune telefonate alla segreteria generale dell’ente, ha dovuto prendere atto che quella delibera deve essere di nuovo pubblicata sull’albo a norma di legge. Ed infatti qualche ora dopo sull’albo online del comune è risultato l’annullamento della pubblicazione.

Abbiamo inoltre appreso stamattina con estrema sorpresa che il settore urbanistica si appresta dal 14 agosto a rilasciare tutti i permessi di costruire che dall’agosto dell’anno scorso sono stati sospesi in attesa che il nuovo PUC fosse definitivamente approvato. Il dirigente del settore urbanistica ritiene che tale norma di salvaguardia si applichi per un solo anno e cioè dal 13 agosto 2011, data di pubblicazione della delibera di adozione del PUC, fino al 13 agosto 2012. Pertanto secondo Zotti e l’ex assessore Angelo Miceli, il più convinto assertore di questa tesi, dal prossimo 14 agosto le richieste di permesso di costruire dovrebbero essere valutate senza tener conto che il PUC non è stato ancora approvato con l’apposito decreto da parte del Presidente della provincia e pubblicato sul BURC. Cimitile ha già precisato che se il Consiglio Comunale non approva gli Ambiti prioritari di intervento (API) non potrà emettere il provvedimento di sua competenza. Altrabenevento ritiene che le norme di salvaguardia nel caso del PUC del Comune di Benevento, approvato con la vecchia stesura della Legge n.16/2004 della Regione Campania, valgono 5 anni

 

e quindi per ora non cambia assolutamente nulla dal punto di vista delle istruttorie effettuate dall’ufficio. Pare però che l’amministrazione comunale sia di diverso parere e per questo rimaniamo in attesa di verificare quanta ulteriore confusione sarà capace di aggiungere la Giunta guidata da Fausto Pepe all’iter di per sè già scandaloso utilizzato per l’approvazione di questo PUC.

per Altrabenevento : Alessandra Sandrucci Vincenzo Fioretti

 

Comments (1)

  • Pietro Salvione

    Vogliamo parlare di tutti i cittadini che a partire dal 26 luglio 2011 e fino alla data di adozione 8fatta in maniera legittima) hanno dovuto allegare alle loro richieste la doppia conformità per espressa volontà del dirigente. Ebbene ,a partire dal giorno successivo alla delibera di C.c. con la quale si adottava il P.U.C. , ma senza allegati ( tant’è che poi si rese necessaria la riadozione con altra delibera successiva )e quindi dalla procedura non conforme, Il dirigente impose ai Vari R.u.p. di richiedere a corredo delle domande di P.D.C. la valutazione di doppia conformità per verificare la conformità al P.U.C. come se la semplice delibera precedente ( per altro senza allegati ) avesse fatto scattare le norme di salvaguardia in automatico. Quei cittadini si sono visti sospendere i provvedimenti per mesi e cioè fino a fornire le non dovute integrazioni. A quel tempo occupavo uno scanno nella Commissione edilizia integrata e con non poco disagio dovetti contestare questa capotica volontà . A tutti quei cittadini , soprattutto a quelli che si sono visti addirittura negare le domande che e erano giustamente conformi alla vecchia variante al P.R.G. ( ancora vigente almeno fino alla data di adozione legittima del nuovo P.U.C.) vorrei dire che sono legittimati a richiedere i danni per disapplicazione di atto amministrativo corretto. A chi richiedere i danni ? naturalmente al dirigente .

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