Maggiori costi degli alloggi IACP, sei domande al Commissario Del Vecchio
altrabenevento – Comunicato stampa del 22 luglio 2012
Da diversi mesi gli assegnatari e gli acquirenti dei 620 alloggi costruiti dallo IACP a seguito di Bando del 1990, tentano di capire perchè i vertici dell’Istituto pretendono da loro un’integrazione sul prezzo di vendita di 25-30 mila euro. Nella lettera di diffida e messa e mora che una parte consistente di quelle famiglie ha già ricevuto, si fa riferimento solo ad un QTE (Quadro Tecnico Economico) con il quale lo IACP avrebbe dimostrato maggiori costi, ma tale documento non viene reso noto, nonostante le legittime richieste degli interessati.
Domani potrebbe essere il giorno deciso per capire, finalmente, cosa induce lo IACP a pretendere tanti soldi in modo così misterioso, perchè il Commissario Nino Del Vecchio ha deciso, dopo mesi di silenzio, di convocare una Conferenza stampa sull’argomento.
Altrabenevento non è stata invitata, ed allora approfittiamo della cortesia dei giornalisti per porre, a mezzo stampa, qualche domanda ai vertici dello IACP.
1) Il Bando del 1990 precisava che il prezzo indicato era “definitivo”. Il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto presieduto dall’ex commissario Umberto Del Basso De Caro, con la delibera n. 49 del 29 giugno 2007, aveva ribadito che quel prezzo non poteva essere ritoccato. Perchè Del Vecchio non tiene conto di quel deliberato?
2) Il costo complessivo dell’appalto era stato calcolato in modo che la spesa fosse coperta con i prezzi di vendita “definitivi” stabiliti nel Bando più il contributo regionale. Perchè le spese sono lievitate fino ad assorbire tutte le economie derivanti dal ribasso offerto dalle ditte per l’aggiudicazione e superare la base di appalto del 25% ?
3) Nel QTE sono stati inseriti anche maggiori costi per gli espropri dei terreni e contenziosi/arbitrati con le ditte costruttrici, i costi per rifare tre volte i tetti degli alloggi di Santa Colomba, e l’allagamento presunto del cantiere di Santa Maria degli Angeli?
4) Perchè gli uffici dello IACP nel 2009 e nel 2010 hanno continuato a trattare, con diversi assegnatari per il pagamento degli arretrati al prezzo indicato nel Bando e poi nel 2012 hanno inviato le lettere di “messa in mora” sulla base del prezzo dei nuovi QTE redatti prima del 2007 e rimasti nel cassetto?
5) Nella Superficie Convenzionale indicata nel QTE, in aggiunta alle dimensioni dei singoli alloggi al netto delle mura, sono state inserite anche le superfici delle parti comuni compreso i locali che ora lo IACP vorrebbe vendere come negozi per fare cassa?
6) Perchè l’Istituto non ha completato i lavori per rendere utilizzabili gli ascensori degli alloggi a Capodimonte che pure sono stati pagati dalle famiglie assegnatarie?
Il presidente – Gabriele Corona