Il Comune di Benevento è di fatto dissestato ma c’è chi pensa a gestire il personale senza badare alla produttività.
Ing. Fausto Pepe – Sindaco di Benevento
Giovedì 11 agosto abbiamo ricevuto per fax dall’ufficio Personale, l’avviso di 16 trasferimenti contemporanei di dipendenti comunali che in gran parte non sono stati neppure informati del provvedimento e delle ragioni della rimozione dall’incarico da tempo loro assegnato. Abbiamo chiesto tempestivamente che si sospendesse la esecutività dei provvedimenti annunciati e fosse convocata la delegazione sindacale per le dovute informazioni e la prevista concertazione, ma codesta amministrazione ha deciso di procedere ugualmente tant’è che da ieri mattina, 16 agosto i trasferimenti “con effetto immediato” sono stati notificati agli interessati.
I malcapitati, tra i quali 7 figure apicali, cioè un direttivo amministrativo, quattro architetti, due ingegneri, e poi tre geometri, due istruttori amministrativi e quattro applicati, devono urgentemente, senza avere neppure il tempo per consegnare gli atti finora trattati, trasferirsi in altri uffici dove però non sono state ancora attrezzate le nuove postazioni di lavoro.
Perché questi dipendenti sono sottoposti a tale immotivata deportazione ? Nell’atto che gli viene notificato si legge che i trasferimenti sono stati decisi in due conferenze dei dirigenti del 2 e del 5 agosto ma gli interessati e le organizzazioni sindacali non sono stati informati dell’esito di tali riunioni carbonare. Il fatto ancora più grave è la scelta dei tempi di notifica dell’atto, a cavallo con il ferragosto, quando buona parte degli autori di questo misfatto, cioè i dirigenti, gli amministratori competenti e il segretario generale, sono in ferie in modo da evitare pure l’imbarazzo di dover guardare negli occhi i destinatari di questa vigliaccata.
Questo comportamento da solo testimonia che i trasferimenti in questione sono un abuso perché motivati da ragioni inconfessabili e non da necessità organizzative o di maggiore funzionalità degli uffici, come risulta ancora più chiaro dalla lettura del provvedimento notificato agli interessati. Nell’ordine di servizio unico per tutti i 16 dipendenti, infatti si legge solamente che l’amministrazione intende potenziare “il Settore Urbanistica per gli adempimenti connessi agli interventi di Housing sociale, PUC, Piano Casa e il Settore Patrimonio per l’attivazione di tutte le procedure relative alla vendita di alloggi finalizzata ad una maggiore entrata onde compensare la riduzione dei trasferimenti erariali”. Ebbene, per “potenziare l’Urbanistica” si trasferisce un geometra da tempo assegnato a tale Settore e lo si manda ai Servizi Sociali a svolgere funzioni che attengono alla manutenzione degli edifici scolastici di cui già si occupano i tecnici del Settore Opere Pubbliche. Il geometra cacciato dall’Urbanistica viene sostituito con un altro proveniente dall’Ufficio Pubblica Incolumità che non ha chiesto alcun trasferimento e che non viene a sua volta sostituito da altro dipendente. Sempre per “potenziare l’Urbanistica” vengono assegnati a quel settore un ingegnere e un architetto che finora si sono occupati di Lavori Pubblici, e due amministrativi ambedue provenienti dall’URP, cioè l’Ufficio Relazioni con il pubblico (oramai destinato ad essere privatizzato) che non hanno mai fatto richiesta di trasferimento.
Invece non vengono accolte le richieste di trasferimento, avanzate quasi due anni orsono, da un architetto e da un amministrativo che tuttora vengono trattenuti in servizio al settore ambiente dove adesso vengono assegnati due architetti (un ex dirigente del Settore Urbanistica e il progettista del parco di Cellarulo) oltre ad un geometra.
Secondo Lei risponde ad esigenze di produttività trasferire i dipendenti che non l’hanno richiesto e costringere invece quelli che hanno scelto un altro lavoro a sopportare “incompatibilità ambientali”?
Tra i trasferiti senza motivazione e non sostituiti, figurano anche un Istruttore Direttivo della Segreteria Generale che viene spedito al settore patrimonio per occuparsi di pratiche ridicole, e l’architetto responsabile dell’Ufficio Beni Culturali che ha curato tutto l’iter per il riconoscimento dell’Unesco per la chiesa di Santa Sofia e la storia longobarda di Benevento. Ebbene, proprio nel momento in cui bisogna concretizzare le azioni che hanno consentito il prestigioso riconoscimento, quell’architetto viene trasferito al Settore Lavori Pubblici e non sostituito. Chissà perché l’assessore Raffaele Del Vecchio, che si è fatto assegnare anche la delega per il Decoro Urbano e la riqualificazione del centro storico, non dice nulla. Altre considerazioni si potrebbero aggiungere sui trasferimenti disposti ma riteniamo che le motivazioni illustrate siano sufficienti per chiedere ancora una volta che tali provvedimenti siano annullati ed avviata la concertazione con le organizzazioni sindacali per decidere criteri certi per la mobilità interna all’Ente che non può essere utilizzata per ritorsioni o per motivi assolutamente estranei alle logiche produttive.
Per il coordinamento provinciale, i componenti la RSU, Alberto Zollo e Gabriele Corona