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Dopo l’assalto alle aree alluvionali, il PUC ora consente anche le speculazioni edilizie nei parchi archeologici.

Altrabenevento- comunicato stampa del 21 luglio 2011

Con un colpo di mano passato quasi inosservato, il Consiglio comunale del 18 luglio scorso ha deciso di apportare una modifica alle Norme Tecniche di Attuazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale per consentire la costruzione di nuovi edifici anche nelle aree classificate come zona A e destinate a parchi archeologici.

L’occasione è stata data dalla discussione sulla osservazione n. 182 presentata il 29/5/2009 con la quale l’amministratore della ditta di trasporti ETAC che occupa i capannoni lungo il fiume Sabato a pochissimi metri dal Ponte Leproso e dalla Chiesta dei Santi Cosma e Damiano, chiedeva al Comune di consentire la edificazione sul terreno confinante di 4.000 metri quadrati che nel nuovo PUC è classificata come area di tutela A1 cioè “Spazi aperti, unità edilizie, pubbliche e private, aree archeologiche che configurano edifici speciali di interesse storico, artistico, architettonico, anche esterne alla perimetrazione del centro storico”. Contro tale assurda proposta si pronunciarono il progettista del PUC, l’arch. Pasquale Palmieri e il consulente l’arch. Vincenzo Carbone i quali scrissero una apposita relazione istruttoria per comunicare all’Amministrazione che “Considerati i criteri informatori a cui il PUC è stato assoggettato, si ritiene, sotto l’aspetto tecnico, che la proposta del ricorrente non è accoglibile perché l’area ricade nel Parco Archeologico”.

Nella seduta della Commissione Urbanistica del 7 maggio 2010 i consiglieri Isidoro Fucci (Lealtà per Benevento), Aldo Iele (Italia dei Valori), Sergio De Marco (PD) e Marcellino Aversano (API) votarono contro la osservazione dell’ETAC mentre si astenne il consigliere Fernando Petrucciano (AN) ritenendo che la discussione si dovesse svolgere in Consiglio Comunale.

La discussione della civica assise su questo punto si è tenuta lunedì scorso con la introduzione del consigliere Nazzareno Lanni (Lealtà per Benevento) il quale a nome dei capigruppo di maggioranza ha proposto non solo di accogliere la richiesta della ETAC ma anche di modificare il comma 8.2 dell’articolo 14 delle Norme Tecniche di Attuazione del PUC per consentire la ricostruzione ex novo di volumetrie dismesse anche nelle zone A1 e nei Parchi Archeologici. Questa proposta che sconfessa il precedente parere della Commissione urbanistica non è stata condivisa dal progettista del Piano Urbanistico, l’arch. Pasquale Palmieri che è anche responsabile dell’Ufficio Beni Culturali, il quale si è rifiutato di firmare il parere e di modificare la precedente relazione istruttoria con la quale a maggio del 2010 la proposta dell’ETAC era stata respinta. Ma questo non ha indotto il sindaco, il suo vice e i capigruppo del PD, di Lealtà per Benevento e Italia dei Valori a rinunciare alla loro proposta che è stata approvata con il voto favorevole di 19 consiglieri e l’astensione di altri 3.

Si tratta di una decisione gravissima passata nella disattenzione generale che offre la possibilità di altri interventi speculativi lungo i fiumi e addirittura nei parchi archeologici nonostante le buone intenzioni espresse da tutti i politici locali dopo che l’UNESCO ha riconosciuto il valore dei nostri beni storici.

Il presidente – Gabriele Corona

 

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