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Indagine Zamparini, Mastella annuncia la querela al presidente di Altrabenevento il quale risponde “non mi faccio intimidire”.

I fatti.

Clemente Mastella annuncia di aver ricevuto una comunicazione della Procura della Repubblica di Benevento con la quale gli viene contestato il reato di corruzione perchè si sarebbe adoperato per far aprire il Centro Commerciale di Zamparini in cambio di una tangente. L’ex ministro non cita i fatti contestati e si limita a dire che egli non ha mai incontrato personalmente l’imprenditore attaccando il magistrato che lo ha indagato.

Il presidente di Altrabenevento lo invita a rendere noti i fatti, non sostiene che Mastella e Zamparini si sono incontrati ma ricorda che l’imprenditore  il 13 settembre 2006, andò alla villa di Ceppaloni.

Mastella ora annuncia la querela sostenendo che non ha mai incontrato l’imprenditore come possono testimoniare gli uomini della sua scorta. Corona conferma: Zamparini è andato a casa Mastella come sostiene la scorta della moglie del parlamentare europeo Sandra Lonardo.

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Gazzetta di Benevento, 15-04-2011

Clemente MASTELLA: Sono esterrefatto per essere stato coinvolto dalla Procura, assieme a mia moglie, nella vicenda Zamparini

Non siamo mai intervenuti per sollecitare l’apertura del centro commerciale in assenza e/o in violazione delle condizioni previste dalle leggi! I 50mila euro elargiti ad Iside Nova era una liberalità per l’attuazione dei fini statutari

In merito alla notifica, in data odierna, degli atti di conclusione delle indagini preliminari da parte del Pm della Procura di Benevento, Antonio Clemente, nell’ambito del procedimento che ha per oggetto la vicenda relativa alla realizzazione e successiva apertura della struttura commerciale “I Sanniti”, il leader dei Popolari per il Sud/Udeur, Clemente MASTELLA (foto), ha inviato una nota in cui si è detto “esterrefatto” per il coinvolgimento suo e di sua moglie, nell’ambito di uno dei capi contestati, in una ipotesi di presunta corruzione in concorso con Maurizio Zamparini ed Aldo Damano.

“Né io né mia moglie – ha spiegato MASTELLA – siamo mai intervenuti sul sindaco e su altri funzionari pubblici per sollecitare l’apertura del centro commerciale in assenza e/o in violazione delle condizioni previste dalla legge! L’imprenditore Maurizio Zamparini in data 4 giugno 2007 ha elargito una somma di euro 50mila a favore dell’Associazione Iside Nova quale liberalità per l’attuazione di fini statutari.

La somma veniva utilizzata come contributo per la realizzazione della manifestazione “Quattro Notti e più di Luna Piena”, edizione 2007, della quale usufruiva tutta la cittadinanza beneventana, unitamente ad altre migliaia di visitatori esterni alla città.

La somma veniva trasferita a mezzo bonifico bancario e regolarmente riportata nella contabilità dell’Associazione!

Per tale elargizione effettuata, in proporzione alla proprie possibilità, dall’imprenditore Zamparini alla cittadinanza di Benevento, evidentemente per fini pubblicitari, l’Associazione ringraziava lo stesso pubblicamente”.

“In casi come questi – ha continuato MASTELLA – a ridosso delle elezioni (in cui peraltro sono candidato), altri, con malizia, avrebbero certamente evidenziato la coincidenza della notifica come non casuale.

Ma da ex ministro della Giustizia ho il dovere, istituzionale, di scacciare anche solo il pensiero di una possibile voluta tempestività dell’atto di notifica, sorridendo di fronte a chi vorrebbe farmi giudicare con sospetto la coincidenza e la temporalità dell’avvenimento.

Come pure, da ex ministro della Giustizia, ritengo di non dover collegare l’atto alla circostanza che è stato prodotto dallo stesso Pm verso cui, da tempo, ho presentato un esposto documentato e circostanziato agli organi giurisdizionali.

Da ex ministro della Giustizia ho il dovere di non collegare l’avvenimento odierno alla circostanza che a suo tempo ho avanzato una richiesta di risarcimento danni nei confronti di strettissimi familiari del mio pubblico accusatore.

Tornando al fatto in sé, ancora una volta, mi recherò spontaneamente davanti al giudice naturale e dimostrerò la mia piena e completa estraneità ai fatti.

Verrà fuori in maniera evidente, ad esempio, che io non ho mai incontrato l’imprenditore Zamparini.

Mai, né ad agosto, né a settembre.

Si chiarirà che la presunta delibera illegittima fu assunta dal sindaco e dagli assessori, rappresentanti di diverse forze politiche, e che la stessa delibera fu un atto collegiale, non monocratico”.

“Resta – ha concluso – comunque l’amarezza per questo ennesimo ingiusto coinvolgimento. E’ davvero incredibile. Non mi spiego le ragioni. O forse dovrei comprenderle benissimo.

 

Comunque, mi sforzo di scacciare ogni sospetto e continuo ad avere fiducia nel giudice competente che, alla prima verifica, potrà di sicuro accertare la vera verità”.

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Comunicato di Altrabenevento del 17 aprile, 2011

Caso Zamparini: Mastella come Berlusconi attacca il PM che lo indaga, ma a Benevento nessuno difende il magistrato.

L’ex assessore Aldo Damiano e il segretario dei Popolari per il sud- Udeur, Clemente Mastella si sono affrettati a commentare il recente provvedimento di chiusura dell’indagine giudiziaria sul caso Zamparini, senza spiegare quali reati vengono loro contestati dalla Procura della Repubblica. Si tratta di un comportamento consolidato da parte di indagati o imputati che diffondono a mezzo stampa giudizi su fatti che però non vengono resi noti e sui quali, quindi, i cittadini ricevono una distorta informazione.

Nel caso specifico, Damiano non spiega di cosa il Pubblico Ministero lo ritiene responsabile e si limita a dire che gli stessi fatti sarebbero “oggetto di diverse decisioni da parte della Magistratura preposta che ha verificato la correttezza del mio operato statuendo sulla inesistenza di ogni addebito nei miei riguardi”.

E’ necessario, pertanto, ricordare che per la apertura dell’Ipermercato Zamparini all’ex assessore vengono contestati il reato di Truffa ai danni di ente pubblicio (art. 640 codice penale), Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (art. 319 e 321 c.p.) ed Abuso di ufficio (art. 323 c.p.). Le ragioni di tali contestazioni sono indicate nell’atto “chiusura indagini” che Damiano ha ricevuto e che potrebbe rendere pubblico per consentire a tutti di comprendere la gravità dei comportamenti oggetto di censura.

Il Sostituto Procuratore della Repubblica, Antonio Clemente aveva chiesto l’arresto per l’ex assessore ma il Giudice per le Indagini Preliminari e il Tribunale del Riesame hanno ritenuto che non ci fossero gli estremi per la misura restrittiva perché non si ravvisavano gravi indizi di colpevolezza. Però non lo hanno affatto scagionato dalle contestazioni formulate. Di recente la Cassazione Penale ha stabilito , invece, che nei fatti sommariamente esposti dal Pubblico Ministero si ravvisano gli estremi della Truffa che ora viene formalmente contestata a Damiano con il provvedimento che egli ha ricevuto ieri l’altro.

Clemente Mastella è stato invece più sbrigativo e imitando Berlusconi, ha subito attaccato il Pubblico Ministero che lo ritiene responsabile, insieme alla moglie Sandra Lonardo, del reato di Corruzione (art. 319 c.p.) perché si sarebbe adoperato per fare aprire il Centro Commerciale in cambio di tangenti. L’ex Ministro della Giustizia si limita a riferire sdegnato di non aver mai personalmente incontrato Zamparini neppure quando l’imprenditore friulano il 13 settembre del 2006, cioè proprio quando le pressioni per l’apertura dell’Ipermercato diventarono più pesanti, si recò alla villa dei Mastella a Ceppaloni, di buon ora.

Come abbiamo scritto più volte, le vicende torbide ed inquietanti connesse alla costruzione e l’apertura del Centro Commerciale di Zamparini hanno condizionato la vita politico-amministrativa degli ultimi 10 anni e per questo motivo riteniamo si debba fare piena luce anche sui fatti contestati dal Pubblico Ministero che non a caso è oggetto di attacchi ed insinuazioni gravi, al pari dei magistrati di Milano. Il Procuratore della Repubblica del capoluogo lombardo, però, difende i suoi collaboratori mentre nessuno al Tribunale di Benevento interviene per rispondere agli insulti rivolti al Sostituto Antonio Clemente.

Il presidente – Gabriele Corona

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Da tvsette.net del 18 aprile 2011

Clemente Mastella annuncia querela nei confronti Gabriele Corona

Il segretario nazionale dei Popolari per il Sud – Udeur Clemente Mastella preannuncia querela in sede penale e azione in sede civile nei confronti del presidente di “Altrabenevento” Gabriele Corona per le dichiarazioni lesive della sua immagine e dignità a proposito della vicenda-Zamparini.

Mastella al riguardo ribadisce di non aver mai incontrato l’imprenditore Maurizio Zamparini, anche perché all’epoca, in qualità di Ministro della Giustizia, era più che scortato. Se davvero così fosse stato ci sarebbero decine e decine di testimoni, tutti appartenenti alle Forze dell’Ordine, pronti a testimoniare in merito all’incontro con un personaggio notissimo quale Zamparini che tutti saprebbero riconoscere. Allo stesso tempo, Mastella sottolinea di non aver mai esercitato alcuna indebita pressione sull’apertura del Centro Commerciale, sugli sviluppi della cui vicenda spiegherà ogni dettaglio di sua conoscenza dinanzi al giudice competente. Mastella sostiene di aver parlato della questione solo ed esclusivamente con il Sindaco, ma senza perpetrare alcuna ingerenza e men che mai ha interessato della faccenda l’allora assessore all’Urbanistica Damiano. L’ex Ministro della Giustizia precisa di non aver mai preso un centesimo e che con Zamparini non c’è stato alcuno scambio di favori. Corona, con una nota ispirata e si capisce anche da chi, chiede solidarietà rispetto al Pm che contesta quegli addebiti a Mastella e alla moglie, chiamando in causa addirittura il procuratore della Repubblica di Milano Bruti Liberati, nei confronti del quale nei giorni scorsi ci sono stati ingiustificati attacchi. Mastella quando è stato Ministro della Giustizia si è fatto di sicuro qualche nemico tra i magistrati ma con la maggior parte della categoria ha sempre intrattenuto rapporti cordiali e rispettosi. E proprio a Bruti Liberati Mastella nei giorni scorsi ha espresso solidarietà, essendo legato al procuratore meneghino da un reciproco rapporto di stima, che, come molti sanno, dura oramai da tempo, legame di cui Mastella è fortemente onorato.

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Altrabenevento, comunicato del 18 aprile 2011.

La minacciata querela di Mastella non mi preoccupa. Confermo che Zamparini è stato alla villa di Ceppaloni il 13 settembre 2006.

L’on. Clemente Mastella ha ricevuto una Comunicazione della Procura della Repubblica di Benevento con la quale gli viene contestato il reato di Corruzione perché avrebbe fatto pressione sulla amministrazione comunale di Benevento affinché fosse concessa l’autorizzazione alla apertura dell’Ipermercato di via Valfortore in cambio di tangenti. L’ex Ministro della Giustizia si è preoccupato solamente di riferire alla stampa di NON AVER MAI INCONTRATO PERSONALMENTE ZAMPARINI, ed ha annunciato di avere intenzione di querelarmi perché io avrei sostenuto il contrario.

Evidentemente l’ex Ministro della Giustizia non ha letto con attenzione la mia nota riportata correttamente da alcuni organi di informazione. Ho sostenuto, infatti, e confermo che Maurizio Zamparini il 13 settembre 2006, quando si adoperava per convincere la giunta guidata da Fausto Pepe a concedergli l’autorizzazione per aprire il Centro Commerciale, fu ricevuto a villa Mastella a Ceppaloni, alle ore 8 del mattino come riferisce la scorta della signora Sandra Lonardo Mastella.

Devo dire che la reazione scomposta di Mastella non mi meraviglia ma certamente non mi intimidisce. Ritengo, di contro, che nel comunicato diffuso dai Popolari Udeur vi siano affermazioni offensive nei miei confronti quando si fa riferimento a presunti personaggi che avrebbero ispirato la mia nota stampa. Io non sono abituato ad annunciare querele, ma i mastelliani ora devono fare il nome del mio presunto suggeritore.

Il presidente – Gabriele Corona

 

 

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