Caso Zamparini: Mastella come Berlusconi attacca il PM che lo indaga, ma a Benevento nessuno difende il magistrato.
Altrabenevento – Comunicato stampa del 17 aprile 2011
L’ex assessore Aldo Damiano e il segretario dei Popolari per il sud- Udeur, Clemente Mastella si sono affrettati a commentare il recente provvedimento di chiusura dell’indagine giudiziaria sul caso Zamparini, senza spiegare quali reati vengono loro contestati dalla Procura della Repubblica. Si tratta di un comportamento consolidato da parte di indagati o imputati che diffondono a mezzo stampa giudizi su fatti che però non vengono resi noti e sui quali, quindi, i cittadini ricevono una distorta informazione.
Nel caso specifico, Damiano non spiega di cosa il Pubblico Ministero lo ritiene responsabile e si limita a dire che gli stessi fatti sarebbero “oggetto di diverse decisioni da parte della Magistratura preposta che ha verificato la correttezza del mio operato statuendo sulla inesistenza di ogni addebito nei miei riguardi”.
E’ necessario, pertanto, ricordare che per la apertura dell’Ipermercato Zamparini all’ex assessore vengono contestati il reato di Truffa ai danni di ente pubblicio (art. 640 codice penale), Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (art. 319 e 321 c.p.) ed Abuso di ufficio (art. 323 c.p.). Le ragioni di tali contestazioni sono indicate nell’atto “chiusura indagini” che Damiano ha ricevuto e che potrebbe rendere pubblico per consentire a tutti di comprendere la gravità dei comportamenti oggetto di censura.
Il Sostituto Procuratore della Repubblica, Antonio Clemente aveva chiesto l’arresto per l’ex assessore ma il Giudice per le Indagini Preliminari e il Tribunale del Riesame hanno ritenuto che non ci fossero gli estremi per la misura restrittiva perché non si ravvisavano gravi indizi di colpevolezza. Però non lo hanno affatto scagionato dalle contestazioni formulate. Di recente la Cassazione Penale ha stabilito , invece, che nei fatti sommariamente esposti dal Pubblico Ministero si ravvisano gli estremi della Truffa che ora viene formalmente contestata a Damiano con il provvedimento che egli ha ricevuto ieri l’altro.
Clemente Mastella è stato invece più sbrigativo e imitando Berlusconi, ha subito attaccato il Pubblico Ministero che lo ritiene responsabile, insieme alla moglie Sandra Lonardo, del reato di Corruzione (art. 319 c.p.) perché si sarebbe adoperato per fare aprire il Centro Commerciale in cambio di tangenti. L’ex Ministro della Giustizia si limita a riferire sdegnato di non aver mai personalmente incontrato Zamparini neppure quando l’imprenditore friulano il 13 settembre del 2006, cioè proprio quando le pressioni per l’apertura dell’Ipermercato diventarono più pesanti, si recò alla villa dei Mastella a Ceppaloni, di buon ora.
Come abbiamo scritto più volte, le vicende torbide ed inquietanti connesse alla costruzione e l’apertura del Centro Commerciale di Zamparini hanno condizionato la vita politico-amministrativa degli ultimi 10 anni e per questo motivo riteniamo si debba fare piena luce anche sui fatti contestati dal Pubblico Ministero che non a caso è oggetto di attacchi ed insinuazioni gravi, al pari dei magistrati di Milano. Il Procuratore della Repubblica del capoluogo lombardo, però, difende i suoi collaboratori mentre nessuno al Tribunale di Benevento interviene per rispondere agli insulti rivolti al Sostituto Antonio Clemente.
Il presidente – Gabriele Corona
enrico
questi signori hanno rovinato una citta’ come Benevento, alla faccia della vergogna si candidano e candidano personaggi duplefax i trattoristi oggi e’ il momento buono che vadino a zappare.
Vergogna il terminal fa shifo senza bagno non passa un operatore ecologigo dalla giunta Viespoli stupiti assessori sui marciapiedi davanti alle scuole ci sono i contenitori del vetro i giovani studenti dove devono passare???? . A voi interessavano gli euro di Zamparini.