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La magistratura sequestra la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte e l’assessore Aceto attacca Altrabenevento

Da Gazzetta di Benevento del 18 marzo 2011

Sequestrata dal Corpo Forestale dello Stato la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte

Il provvedimento è stato assunto al termine delle indagini che hanno portato alla luce l’inquinamento causato dall’illecito smaltimento del percolato nonché il rischio di disastro ambientale

Il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (Nipaf) del Corpo Forestale dello Stato di Benevento, questo pomeriggio, ha proceduto a dare esecuzione al provvedimento di sequestro preventivo della DISCARICA commissariale di Sant’Arcangelo Trimonte, emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari, presso il Tribunale di Benevento.

“Tale provvedimento – si legge in una nota del comandante provinciale Angelo Vita – è scaturito a seguito di una lunga ed intensa attività di indagine svolta dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato che ha portato alla luce l’inquinamento causato dall’illecito smaltimento del percolato prodotto all’interno della DISCARICA, nonché il pericolo di frana e di disastro ambientale, poiché non sono stati eseguiti i lavori richiesti dalle prescrizioni contenute nelle relative autorizzazioni.

Pertanto, al fine di evitare che gli illeciti riscontrati possano portare ad un maggiore grave danno per l’ambiente e rischio e per la salute pubblica, tenuto conto anche del probabile inquinamento del fiume Calore, cui il percolato giunge attraverso il vallone “Pozzano”, si è provveduto ad apporre i sigilli alla DISCARICA commissariale a cui giungono i rifiuti della provincia di Benevento ed occasionalmente anche dalla provincia di Napoli”.

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Altrabenevento, comunicato del 21 marzo 2011

“Dopo il sequestro della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte  da parte del Gip (Giudice per le Indagini Preliminari) del Tribunale di Benevento a causa del gravissimo danno ambientale, l’assessore all’Ambiente della Provincia di Benevento Gianluca Aceto ha dichiarato che la Provincia non ha mai voluto quell’impianto. Evidentemente, Aceto ha dimenticato che nel mese di giugno 2010 la Provincia di Benevento ha presentato il Piano Provinciale dei Rifiuti anno 2010-13, che prevede l’utilizzo proprio della discarica di SantìArcangelo Trimonte fino a suo esaurimento.

L’Associazione Altrabenevento sottolinea che né la Provincia con il suo il Piano, né il Comitato Tecnico, che avrebbe dovuto monitorare la situazione della discarica, hanno mai sollevato dubbi sulla necessità impellente di chiusura di quell’impianto, divenuta di proprietà della Provincia con la delibera di Giunta n.29 del 2 febbraio 2010. Altrabenevento, al contrario, con le proprie osservazioni al Piano Provinciale, presentate nel giugno dello scorso anno, aveva esplicitamente affermato di non condividere le previsioni del Piano sull’utilizzo attuale e futuro della discarica, sostenendo che: l’impianto allo stato dovrebbe essere urgentemente chiuso e messo in sicurezza vista l’elevata pericolosità sia per l’assenza di stabilità sia per la notevole fuoriuscita di percolato accertata in più riprese durante il periodo di esercizio.

Tale segnalazione, che non ha trovato la dovuta attenzione da parte della Provincia, ha trovato conferma invece nei provvedimenti adottati dal Giudice penale.

A questo punto, l’errata valutazione delle condizioni della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte stravolge tutto il Piano sotto il profilo dell’impiantistica soprattutto in quanto non sono previste alternative, anche in considerazione della mancata modifica dello Stir (ex Cdr) di Casalduni. In questo desolante quadro, in cui ancora una volta si constata che la politica non riesce a risolvere i problemi dei rifiuti, ci chiediamo chi abbia il controllo della discarica dismessa di Piano Borea, dove pure è accertata la dispersione di percolato, atteso che il Consorzio Bn1 non opera più da tempo sull’impianto, pur avendo nel proprio organico i lavoratori addetti al controllo della discarica.

Per Altrabeneveno – Sandra Sandrucci

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La Risposta dell’assessore Aceto da Gazzetta di Benevento del 22 marzo 2011

Aceto, quindi, ha risposto a Sandrucci la quale, tra l’altro, aveva affermato che “né la Provincia con il suo il Piano né il Comitato Tecnico, che avrebbe dovuto monitorare la situazione della discarica, hanno mai sollevato dubbi sulla necessità impellente di chiusura di quell’impianto”.

“Nel gran calderone dei rifiuti – ha quindi detto l’assessore – è facile fare confusione, magari con il solo scopo di trovare un po’ di spazio sui giornali. E’ accaduto alla rappresentante di “Altrabenevento”, Sandra Sandrucci, che fa finta di non conoscere l’azione costantemente svolta dalla Provincia di Benevento in relazione alla discarica di Sant’Arcangelo Trimonte.

L’ubicazione del sito fu decisa nel 2007 e i conferimenti iniziarono alla fine di giugno del 2008. La Giunta Cimitile si era insediata da poche settimane. Secondo le singolari osservazioni della Sandrucci, dal 1° gennaio del 2010 la Provincia avrebbe dovuto chiudere la discarica e aprire, simultaneamente, un nuovo sito.

Roba da barzellette, non solo per l’impossibilità materiale dell’operazione: lo capirebbe anche un bambino. Ma anche perché aprire una DISCARICA vuol dire sostanzialmente: 1) trovare il sito adatto; 2) spendere un mucchio di soldi per attrezzarlo. Ebbene, da Altrabenevento nessuna idea è venuta per risolvere i due punti.

Alla meritoria associazione beneventana, inoltre, voglio ricordare che ogni costo del servizio si scarica automaticamente sulla tassa rifiuti cioè sui cittadini. Troppo facile fare le maestrine sulla stampa, parlando di ambiente e altri nobili argomenti.

Altrettanto facile cadere in palese contraddizione: Altrabenevento da un lato dice di voler tutelare i contribuenti del capoluogo, oberati dalla Tarsu, e poi avanza proposte talmente onerose che comporterebbero il raddoppio della stessa tassa a discapito di tutti i sanniti. Viene da chiedersi da che parte stia Sandra Sandrucci e, soprattutto, se queste precisazioni serviranno a chiarirle un po’ le idee…”

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La risposta di Altrabenevento

Le gravi ammissioni dell’ Assessore Provinciale all’Ambiente sulla mancata chiusura della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte.

La reazione dell’Assessore Aceto alla nota di Altrabenevento sul sequestro della discarica di Sant’Arcangelo è sicuramente inquietante per il tono scomposto, per gli insulti gratuiti al posto di validi riscontri alle serie argomentazioni dell’Associazione, ma soprattutto per le ammissioni sui motivi per i quali non è stata disposta dalla Provincia la chiusura della discarica, come richiesto dall’Associazione fin dallo scorso anno.

Altrabenevento respinge, quindi, le accuse dell’Assessore di strumentalizzazione delle tematiche ambientali, perché ha sempre denunciato – senza distinzioni di sorta – e soprattutto con estrema competenza tecnica ogni abuso e violazione di legge che potesse avere il sia pur minimo impatto negativo sul territorio beneventano. Ivi compresa la improrogabile chiusura della discarica di Sant’Arcangelo, denunciata nelle forme previste dalle legge e cioè con le osservazioni al Piano Provinciale dei Rifiuti presentate nel mese di giugno 2010, che la Provincia ha con tutta evidenza ignorato per i motivi che oggi si comprendono.

L’assessore Aceto ammette infatti che la discarica di sant’Arcangelo, che diffonde percolato in tutto l’ambiente circostante producendo pericolosi danni alla salute dei cittadini, tali da esigere il sequestro da parte dell’autorità giudiziaria, è stata invece volutamente lasciata aperta, senza peraltro l’adozione di opportuni provvedimenti, perché altrimenti si sarebbe dovuto costruire un’altra discarica, come se si potesse prescindere dal danno alla salute ed all’ambiente come il minore dei mali!

E ciò, nonostante sia stato redatto un Piano dei Rifiuti che allo stato è solo uno studio teorico, senza alcuna possibile applicazione sul territorio : abbiamo più volte chiesto la pubblicazione del Piano Industriale, che invece è rimasto un oggetto oscuro, che i cittadini non hanno diritto di conoscere ed esaminare criticamente. Oggi ribadiamo, conoscendo il Piano Provinciale dei Rifiuti presentato dall’Assessore all’Ambiente, che la Provincia di Benevento, se non fosse intervenuto il sequestro da parte dell’Autorità Giudiziaria, avrebbe continuato ad utilizzare la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte nonostante le denunciate condizioni ambientali della stessa.

 

 

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