Sette TIR scaricano monnezza a Sant’Arcangelo, ma gli amministratori festeggiano.
Comunicato stampa del 23 ottobre
Questa mattina sette tir hanno sversato il loro carico di immondizia, proveniente dal napoletano, a Sant’Arcangelo Trimonte, eppure i suoi amministratori cantano vittoria.
Con una lunga conferenza stampa, questa mattina, la Provincia di Benevento ha comunicato che ieri sera a Napoli, al termine della riunione tra Protezione Civile, Regione Campania e rappresentanti delle Province, è stato ribadito e concordato che i rifiuti vanno smaltiti su base provinciale, ognuno nei proprio territori.
Nonostante ciò, oggi sette tir hanno scaricato rifiuti provenienti dalla provincia di Napoli a Sant’Arcangelo Trimonte, sulla base di un accordo sottoscritto dagli amministratori di quel comune ed il Prefetto. Nel corso della conferenza stampa alla Rocca dei Rettori, il sindaco ed il capogruppo dell’opposizione di Sant’Arcangelo hanno continuato a sostenere che l’accordo era necessario, perché “tra due mali è stato scelto il minore”.
Gli stessi amministratori avevano però capeggiato per tutta la giornata di ieri il presidio innanzi alla discarica, per impedire lo sversamento proprio di quei sette autotreni, resistendo, grazie alla partecipazione delle popolazioni locali e dei comitati di difesa del territorio, ad un tentativo di sgombero di polizia e carabinieri. Poi in serata la strana decisione che viene vantata come una vittoria: consentire lo sversamento dei rifiuti puzzolenti che per un’intera giornata era stato impedito. Per tutto il pomeriggio di ieri si era sparsa la voce di una sorta di ultimatum del Prefetto: “se non viene consentito lo sversamento dei sette tir ne arriveranno altri 35”.
Mi rifiuto di credere che il Prefetto abbia potuto porre la questione in questi termini, non solo per la sua responsabilità istituzionale ma anche perchè non era certamente in suo potere contrattare il numero di camion che avrebbero potuto sversare a seguito dell’ordinanza del Presidente della Regione Campania. Il Prefetto ha avviato una consultazione con gli amministratori locali per evitare, responsabilmente, che le cariche di polizia e carabinieri potessero procurare ulteriori problemi di ordine pubblico, anche a seguito del ferimento di qualche manifestante durante il tentativo di sgombero della mattina.
E allora, chi ha inventato la presunta trattativa su un inaccettabile ricatto: “se non consentite lo sversamento ai 7 tir, ne arriveranno altri 35”?
Sta di fatto che mentre gli amministratori di Sant’Arcangelo spiegavano che era necessario far passare quei camion senza specificare quale sarebbe stato il male peggiore, a Napoli l’assessore Aceto concordava con la Protezione Civile, la Regione e le altre Province che i rifiuti non possone essere sversati fuori dai propri territori. E allora perché il Comune di Sant’Arcangelo, prima ha organizzato il presidio, resistendo anche alla forza pubblica per non fare transitare i sette tir, e poi ne ha autorizzato lo sversamento quando in regione si stabiliva che i rifiuti napoletani qua non possono arrivare?
Il presidente – Gabriele Corona
graziella
che skifo di gente.