Corte dei conti: corruzione dilagante
da Gli Italiani 19 ottobre 2010
“Gli episodi di corruzione e dissipazione delle risorse pubbliche, talvolta di provenienza comunitaria, persistono e preoccupano i cittadini ma anche le istituzioni il cui prestigio ed affidabilità sono messi a dura prova da condotte individuali riprovevoli”. A dirlo è il nuovo presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, oggi (19 ottobre) in occasione della cerimonia del suo insediamento. La cura a questa piaga, ha detto, deve partire dai valori dei quali la Corte dei Conti è depositaria: “onestà degli intenti e dei comportamenti, etica del servizio, corretto agire delle pubbliche amministrazioni, perseguimento del bene dell’uomo e della collettività”.
Giampaolino ha poi ricordato le cifre già rese note con il documento di coordinamento di finanza pubblica della scorsa primavera. La politica di bilancio, dopo gli effetti della crisi “deve misurarsi con una perdita permanente di entrate per circa 70 miliardi, di prodotto per circa 130 miliardi e con una spesa pubblica crescente nelle prestazioni essenziali”. In tutto ciò, la prolungata bassa crescita del paese rende difficile conservare obiettivi di spesa, soprattutto in condizioni socio economiche che alimentano ‘istanze non comprimibili di sostegno dei redditi più bassi e di garanzia delle prestazioni essenziali alla collettività”.
Resta la difficoltà di ‘fissare obiettivi di riduzione della pressione fiscale aggregata’. In tale contesto, spiega Giampaolino, “è essenziale non solo controllare la spesa pubblica ma, altresì, operare una corretta qualificazione, affinché si possa non tanto spendere poco o meno ma, soprattutto, spendere validamente ed oculatamente così da favorire la crescita e lo sviluppo, non solo economico del paese”.