Il Giudice Civile: non sono dovuti gli aumenti per gli alloggi di via Galanti
L’aumento del prezzo di vendita degli alloggi di via Galanti, sul fiume Sabato al rione Libertà, richiesto ai prenotatari dalla ditta CON.CA. per rivalutazione ISTAT e maggiori presunti costi per acquisto dei terreni, ha determinato una polemica che dura da oltre tre anni.
Sulla questione è intervenuta più volte l’associazione “altrabenevento” che ha presentato un dossier a novembre 2005 e poi diversi aggiornamenti, per sostenere che quegli aumenti non sono dovuti.
Anche il Sindaco, Fausto Pepe aveva scritto a ottobre 2006 alla CON.CA. per ribadire che ai sensi della Convenzione firmata dal Comune e dalla ditta fin dal mese di Agosto 2000 e mai modificata, gli acquirenti degli appartamenti non avrebbero dovuto pagare la integrazione al prezzo di vendita pari a circa 11.000 euro, ma la società costruttrice ha continuato a pretenderli.
Ora una importante sentenza del Giudice Civile di Benevento, al quale si sono rivolti i fratelli Cinzia e Massimiliano Mucci, ha stabilito che effettivamente quegli aumenti non sono motivati. Il Giudice Ennio Ricci, infatti, ha deciso che “l’importo richiesto dalla convenuta (la ditta CON.CA. n.d.r.) a titolo di differenza espropri non è dovuto, non avendo la pretesa titolo né nella convenzione stipulata con il Comune di Benevento, né nel preliminare di vendita sottoscritto con i privati. Alle stesse conclusioni deve pervenirsi quanto all’importo chiesto a titolo di rivalutazione ISTAT…. perchè prescindendo dal rilevare che la clausola convenzionale sembra riferirsi non al prezzo di prima cessione, è assorbente il rilievo che il calcolo della rivalutazione è errato in quanto superiore a quello consentito dalle norme inderogabili applicabili alla fattispecie”
Commentando la sentenza, Gabriele Corona, presidente di “altrabenevento” ha dichiarato: “Spero che adesso anche l’assessore Damiano, che più volte è intervenuto per giustificare quegli aumenti, si convinca di essere in errore e che il Sindaco assuma i provvedimenti conseguenti nei confronti della ditta che proprio in questi giorni continua a chiedere rivalutazione ISTAT e maggiori costi per acquisto terreni, ai prenotatari dei lotti C-D”