Sulla base dei risultati per il parlamento europeo, Italia dei Valori chiede un posto in Giunta con l'avallo del segretario del PD.
Da Il Mattino del 13/06/2009
Comune, i dipietristi chiedono un posto in giunta
Pacifico: «I quattromila voti dimostrano che i cittadini vogliono che il partito si assuma tale responsabilità»
La maratona elettorale è ormai passata. Nunzio Pacifico ha l’aria di chi ha tagliato un traguardo importante, con oltre 15mila voti. E se ne pone già un altro. È stata una campagna elettorale faticosa, si ritiene soddisfatto? «Lo ammetto, è stata una bellissima avventura: il confronto quotidiano con le persone, il sostegno dello staff che mi ha coadiuvato, l’appoggio del partito, la stima dei cittadini. E poi, certo, anche il responso delle urne, che ci ha inorgogliti ma anche caricati di responsabilità. Perché l’Italia dei Valori nel Sannio e in Campania, come in Italia, rappresenta, per i cittadini, il riferimento per un modus diverso di governare, fatto di concretezza e di principi». Quali ripercussioni possono esserci sul territorio sannita? «Saremo chiarissimi, come sempre: l’Italia dei Valori, alla luce del risultato elettorale ottenuto a Benevento e nel Sannio, è pronta ad assumere un ruolo di responsabilità nell’amministrazione degli enti locali. Nell’ambito di Benevento città abbiamo registrato circa quattromila voti di lista con oltre mille e cinquecento voti di preferenza: ciò significa che la popolazione ci chiede di dare un contributo, nel centrosinistra, all’indirizzo politico-amministrativo del Comune, e noi siamo pronti ad assumerci questo onere. E questo discorso lo affronteremo, in tempi rapidi, con la coalizione e con il sindaco considerando superata ogni contraddizione politica di fondo. Le prossime elezioni sono dietro l’angolo». Lei, però, ha parlato dell’intero territorio sannita. Cosa ci si deve aspettare, allora, da Italia dei Valori? «Il discorso fatto per Benevento città vale anche per gli altri Comuni della provincia e per l’intero territorio del Sannio. I citttadini ci chiedono un impegno nell’amministrazione sana della cosa pubblica, e noi siamo promti ad assumerlo, quell’impegno … sempre nelle amministrazioni guidate dal centrosinistra. I Comwni, certo, ma anche, ad esempio, le Comunità Montane. All’Italia dei Valori, questa è la sintesi” va affidato un ruolo di maggiore rilievo». Torniamo, per un attimo. all’esito delle Europee. Lei ha ottenuto oltre 15mila voti, non sufficienti per conquistare un seggio a Strasburgo. Come giudica l’esito del voto? «Lo considero un grandissimo risultato politico. E, sia chiaro, non solo in ambito nazionale, ma anche in ambito regionale e provinciale. Per questo motivo, voglio rivolgere il mio grazie a tutti i cittadini sanniti, a prescindere dal loro voto, perché ognuno di loro mi ha spinto a dare sempre il massimo in questa campagna elettorale. E poi, ho già avuto modo di apprezzare l’enorme sostegno del presidente Di Pietro e del coordinatore regionale campano, Formisano. Con Nello c’è un rapporto di affetto e c’è reciproca stima: lo considero un uomo di grandissima intelligenza politica e capace di una lungimiranza che è prerogativa di pochi». E ora qual è la chiave di lettura per il domani dell’Italia dei Valori? «Le elezioni europee debbono farci riflettere: l’opzione della preferenza è un elemento ricostituente per la politica, perché rafforza il contatto con i cittadini, che hanno la possibilità di scegliere i propri rappresentanti. E questo è un bene. La seconda chiave di lettura, centrata sull’Italia dei Valori, è che il nostro partito ha dimostrato di avere gambe solide e di poter correre. Ora, di conseguenza, siamo destinati, su indicazione dei cittadini, a recitare un ruolo di traino per il centrosinistra, assieme innanzitutto al Partito Democratico e in stretto rapporto con altre forze per un’alternativa efficace al centrodestra: questa prospettiva andrà concretizzata innanzi tutto a livello locale, partendo da Benevento e dal Sannio. I numeri testimoniano, difatti, quanto l’Italia dei Valori sia cresciuta a Benevento e in tutta la provincia, e questo è un segnale importante, è l’indicazione, fatta dai cittadini, sulla strada da seguire per far rinascere una coalizione forte di centrosinistra, più compatta, più unita, meno frammentata. E uno dei perni sarà sicuramente l’Italia dei Valori».
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Da Il Mattino 14/06/2009
PARTITO DEMOCRATICO«Giunta, Idv ha ragione» Del Basso De Caro ammette: ai dipietristi spetta un assessorato
Il risultato elettorale del Pd, insoddisfacente a dir poco, ha sortito l’effetto di far cambiare atteggiamento ad Umberto Del Basso De Caro. Il segretario dei franceschiniani, si ricorderà, quando si doveva decidere se attribuire o meno l’assessore a Democrazia Partecipata, aveva sistematicamente demandato al sindaco ogni decisione, preferendo non pronunciarsi, né gradendo riunioni interpartitiche. Oggi, però, di fronte alla richiesta proveniente da Idv, Del Basso De Caro non esita a dire che «quanto prospettato da Nunzio Pacifico non è affatto scandaloso, dopo il risultato elettorale di Idv, un ingresso in giunta mi pare legittimo». Poi, spiega i motivi della sua condivisione: «Se veramente si vuole pensare di tenere in piedi una coalizione capace fra due anni di poter competere, ritengo che l’assessorato sia da attribuire. Non sarebbe da saggi guardare solo all’oggi, fermandosi alla constatazione che Idv non ha consiglieri: quello di Di Pietro è pur sempre un partito nazionale». Gli chiediamo chi dovrebbe far posto al designato, ma il segretario demanda a Fausto Pepe ogni valutazione: «È il sindaco a dover decidere, come accaduto in altre occasioni». Domani è fissata una riunione dei vertici del Pd per analizzare il responso delle urne. Era corsa voce che Del Basso De Caro volesse presentarsi dimissionario. «Dimissioni? Assolutamente no! Anche se la carica è sempre a disposizione del partito, in particolare in questo momento». Circa le cause della sconfitta, il segretario ritiene che ci sia stata «una certa disinvoltura, un certo disimpegno, poiché il dato del Pd non doveva essere al di sotto del 27-28%. Né possiamo trovare scusanti nell’assenza di un candidato locale o nella vicenda Cimitile». Ci trasferiamo in città: «Anche a Benevento il risultato è modesto, se lo si rapporta alle forze che hanno detto di essere in campo. Si è schierata pure l’amministrazione comunale, non dovevamo attestarci al di sotto del 33-34%, ma hoi constatato che ci siamo impegnati solo in 2 o 3». Chiusura con il dato di Mastella: «Un buon dato, anche se in astratto ha ragione Boffa, il Pdl l’anno scorso ottenne il 49,6, oggi aumenta dello 0,5: o Mastella e Mazzoni hanno avuto scarsa incidenza, oppure hanno colmato una falla del Pdl, scegliessero loro. Comunque, non resta che inchinarsi di fronte a simili risultati». g. de bla.