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Magistrati antimafia a Benevento

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Da Il Mattino del 06/05/2009

Sannio, infiltrazioni camorristiche
In un vertice con la Dda il punto su indagini e possibili moventi del delitto Nizza.L’allarme per l’escalation della delinquenza. La prossima settimana incontro in prefettura .

Confronto tra inquirenti e magistrati della Dda di Napoli sulla criminalità nel Sannio. Una prima tappa presso la Procura della Repubblica, una seconda presso la Questura. Il vertice si è reso necessario per fare il punto sulla situazione criminalità a seguito dell’omicidio di Cosimo Nizza, ucciso a via Bonazzi al rione Libertà, con tre colpi di pistola al capo. Si è trattato del prologo di un’altra riunione già fissata per i prossimi giorni e che si terrà in prefettura. In questo caso dovrebbe esservi la presenza del procuratore capo della Repubblica di Napoli Giandomenico Lepore. Alla riunione di ieri invece, per la Dda di Napoli, erano presenti il procuratore aggiunto Federico Cafiero De Raho, e i sostituti Raffaello Falcone e Antonello Ardituro. Magistrati che abitualmente seguono i fenomeni criminali del Casertano e del Sannio. I tre magistrati sono stati accolti dal procuratore della Repubblica Giuseppe Maddalena, dai sostituti procuratori della Repubblica Capitanio, Frasca, Tartaglia Polcini, e dal colonnello dei carabinieri Alfredo Parrulli. I carabinieri sono impegnati nelle indagini per l’omicidio di Cosimo Nizza. Proprio l’evolversi delle indagini su questo omicidio è stato al centro dell’incontro. Si sono ripercorse le modalità e delineati gli scenari in cui è maturato il delitto. La convinzione, ribadita sin dal primo momento, è che i killer che hanno agito provengano da altre province, in particolare dall’hinterland napoletano. Pertanto si cerca di capire cosa possa aver determinato la decisione di eliminare Cosimo Nizza. Un lavoro investigativo complesso, e che vede gli inquirenti impegnati a ricostruire i rapporti intercorrenti tra la mala sannita e quella operante nel province limitrofe. Ma chiaramente anche altri episodi di cronaca nera avvenuti negli ultimi tempi, come la gambizzazione di un meccanico e dei suoi familiari, sono stati esaminati nel vertice. Episodi che hanno generato una escalation malavitosa che sta progressivamente caratterizzando questi primi mesi del 2009 nel Sannio. Dopo il vertice in Procura i tre magistrati della Dda hanno fatto tappa in Questura dove hanno incontrato il questore Santoro, il capo della divisione anticrimine Verrillo e il capo della Mobile Moschella. Nella prossima settimana nuova riunione in prefettura.

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Da Il Sannio Quotidiano del 06-05-2009

Omicidio Nizza e criminalità. Vertice tra Dda e inquirenti sanniti

Prima il Palazzo di giustizia, poi la Questura. Pochi metri di distanza l’uno dall’altra per le sedi del vertice che la Dda ha tenuto ieri in città. Erano all’incirca le 11 quando i dottori Federico Cafiero de Raho, Raffaello Falcone ed Antonello Ardituro, pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, si sono infilati nel Palazzo di giustizia. Ad attenderli, il Procuratore capo di Benevento, Giuseppe Maddalena, i suoi sostituti ed il colonnello Alfredo Parrulli, comandante provinciale dei carabinieri, che stanno svolgendo le indagini sull’omicidio di C.N.,. Il confronto è andato avanti per un paio d’ore, centrato – è facile immaginare – sull’attività investigativa relativa ad un delitto che, per modalità, non ha precedenti nella nostra città. Un’esecuzione, una missione di morte compiuta in pieno giorno, in strada, al rione Libertà, il quartiere più popoloso, che ha inevitabilmente provocato un clima di allarme, segnando un indiscutibile ‘salto di qualità’ nella lotta per il controllo e la gestione degli affari illeciti. Di qui la necessità di approfondire e coordinare al meglio il lavoro, che non si annuncia semplice, per risalire al movente e definire nomi e volti dei mandanti e dei killer.
Al termine, i tre magistrati hanno fatto tappa nella vicina Questura per un incontro con il questore Francesco Nicola Santoro ed i funzionari che si occupano di intelligence; un’ulteriore occasione – seguendo, anche in questo caso, una linea probabilistica – per fare il punto sullo ‘stato dell’arte’ di ciò che ‘bolle in pentola’ rispetto alle ‘attenzioni’ che gli investigatori riservano ai settori di interesse della criminalità: dallo spaccio di sostanze stupefacenti alle estorsioni ed all’usura. Sullo sfondo, i tantissimi episodi rimbalzati all’onore delle cronache nell’ultimo periodo: attentati ad imprese e negozi, l’esplosione di ordigni dinanzi alle abitazioni delle vittime, il ricorso, sempre più frequente, alle armi da fuoco. Per intimorire ed uccidere.
Insomma, un panorama complessivo per nulla tranquillizzante, nel quale è finito, diventando il punto più alto e drammatico di una recrudescenza dei fenomeni criminosi che è sotto gli occhi di tutti, l’omicidio di Cosimo Nizza.

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