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Corte dei Conti 2. Dilaga la corruzione negli Enti Pubblici

lazzaro-corte-dei-conti(Da Ansa del 11 febbraio)
ROMA – Cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario presso la Corte dei Conti alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e di altre autorita’, istituzioni e politici. Il pg della Corte dei Conti Furio Pasqualucci traccia il quadro della mala amministrazione e degli sperperi.

Truffe nei settori della spesa farmaceutica-sanitaria, dei rifiuti, e dei contributi comunitari; opere edilizie incompiute e uso sconsiderato dei prodotti finanziari derivati; danno all’immagine causato alla Pubblica amministrazione dai dipendenti pubblici che hanno intascato ‘mazzette’; consulenze indebite. E’ il quadro della mala-amministrazione e degli sperperi che emerge dalla relazione del pg della Corte dei Conti Furio Pasqualucci e che, nel 2008, si è tradotto in atti di citazione in giudizio per un totale di circa 1 miliardo e 700mila euro di danni e in 561 sentenze di condanna in primo grado.

Tra i casi più eclatanti segnalati dal pg, l’emergenza rifiuti in Campania che nel 2008 ha portato alle prime condanne da parte della magistratura contabile regionale per un totale di 650mila euro, ma restano da definire altri due giudizi per un totale di 45milioni di euro di danni, mentre altre istruttorie sono state aperte. La procura regionale del Lazio ha invece contestato a dieci concessionari del servizio new slot’ (le slot machine collegate in rete) una cifra da capogiro di 70 miliardi di euro di danno erariale (una somma “enorme, pari a diversi punti di Pil”, ammette Pasqualucci, ma in relazione alla quale il giudizio è sospeso in attesa di una decisione della Cassazione per regolamento di competenza). Gli onori delle cronache al caso Calciopoli sono andati non solo per processo penale ma anche per quello attivato dalla Corte dei Conti: la procura regionale del Lazio ha emesso due atti di citazione, il primo nei confronti di nove persone tra dirigenti, arbitri, assistenti di gara e due giornalisti Rai ai quali si richiede di risarcire 240milioni di euro, mentre il secondo per contestare ad altre nove persone un milione di euro per danni all’immagine e da disservizio.

E ancora: sempre per danno all’immagine , stavolta del sistema sanitario, la procura della Corte dei Conti della Lombardia ha chiesto risarcimenti per oltre 8milioni di euro alle 14 persone coinvolte nell’inchiesta sulla cosiddetta clinica degli orrori di Milano per interventi ritenuti inutili e dannosi sui malati solo per ottenere rimborsi dallo Stato. Notevoli anche le condanne (77) nel 2008 per danni erariali causati da attività contrattuale, per esempio appalti per la costruzione di strade, scuole o carceri che, a causa di tangenti o sovrafatturrazioni, sono stati eseguiti tardi e male, oppure mai realizzati: le citazioni in giudizio per questo tipo di danno , sempre nel 2008, sono per un totale di 831milioni di euro. Atti di citazione per circa 79milioni di euro sono invece stati emessi per frodi comunitarie, in particolare per lo sforamento delle quote latte, mentre il ricorso ai derivatì ha causato citazioni per quasi 46mila euro. Consulenze esterne ed incarichi ‘illeciti’ sono state alla base di 96 condanne in primo grado e di oltre 20milioni di euro di danni contestati nelle citazioni a giudizio.

NON UN PAESE DI CORRUTTORI MA TRA I PEGGIORI – Parlare dell’Italia come un Paese di corruttori e corrotti “é esagerato”. Ma l’Italia è tra i Paesi peggiori nelle classifiche ufficiali relativamente a questo fenomeno, ha detto il presidente della Corte dei Conti, Tullio Lazzaro. La ricetta è il controllo costante: “La corruzione – spiega – ha bisogno di zone d’ombra. Quando c’é luce la corruzione è molto più difficile”. Lazzaro poi fa un riferimento preciso a tangentopoli: “Quando iniziò il fenomeno una voce autorevole, quella del ragioniere generale dello Stato, rilevò che fenomeni di corruzione si erano verificati tutti in Enti che non erano sottoposti al controllo della Corte”. Quindi “un maggior controllo fa diminuire il ricorso al codice penale”. Sempre sul fenomeno della corruzione Lazzaro spiega che molte sono le iniziative della magistratura contabile: “Ieri abbiamo firmato una convenzione con il ministro per la Funzione pubblica Renato Brunetta per lo scambio continuo di dati e notizie. E proprio stamattina c’é a Vienna una riunione sotto l’egida dell’Onu per studiare come fare meglio”.

ALLO STATO 34MLN IN 4 ANNI CON CONDANNE – Le condanne della Corte dei Conti hanno fatto incassare allo Stato, tra il 2004 e il 2008, circa 34 milioni di euro a fronte di quasi 220 milioni accertati. Un incasso che – rende noto il presidente della magistratura contabile, Tullio Lazzaro – in pochi anni è più che triplicato. “L’importo – spiega – va a 350 milioni di euro includendo le condanne pronunciate a favore degli enti diversi dallo Stato (come ad esempio Comuni e Regioni, ndr) nel periodo 2004-2007”.

TRASPARENZA NELLA P.A. – E “necessaria la massima trasparenza in ogni agire della Pubblica amministrazione”, altrimenti la sfiducia che ciò comporta può costituire “un rischio mortale per la vita stessa della democrazia”. E’ il monito del presidente della Corte dei Conti, Tullio Lazzaro. Nel caso in cui manca la trasparenza, infatti, “il cittadino percepisce la funzione pubblica come qualcosa di estraneo, di diverso da sé e dal proprio mondo”.

Sulle consulenze della Pubblica Amministrazione è calata “una cappa di silenzio”. A lanciare l’allarme è il pg della Corte dei Conti, Furio Pasqualucci, che definisce “istruzioni discutibili” quelle contenute nella circolare del gennaio 2008 con la quale il ministro della Funzione Pubblica del precedente governo limitava la pubblicazione delle retribuzioni dei consulenti nominati da enti pubblici solo agli incarichi il cui compenso supera i 289.984 euro, ovvero lo stipendio annuo del primo presidente della Corte di Cassazione. Questa equiparazione – afferma il pg della magistratura contabile nella sua relazione in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario – “ha avuto l’effetto, nella prassi applicativa posta in essere da quasi tutte le Amministrazioni, di far calare una cappa di silenzio su dati che, secondo la legge, avrebbero dovuto essere comunicati al pubblico”. Il pg, inoltre, tra i casi di limitazione dell’attività di verifica della magistratura contabile, indica anche la norma con la quale si è esclusa la responsabilità di amministratori, componenti del collegio sindacale e dirigenti preposti alla redazione di documenti contabili di Alitalia e società controllate per fatti successivi al 18 luglio 2007, giorno in cui fallì la gara avviata dal precedente governo.
FEDERALISMO – La Corte dei Conti “é tenuta, e sempre più lo sarà in seguito a una continua e attenta attività di monitoraggio per l’attuazione del Federalismo fiscale”. Lo ha detto il presidente della magistratura contabile, Tullio Lazzaro, durante l’inaugurazione dell’Anno giudiziario 2009. Lazzaro ha ricordato che le linee iniziali del Federalismo sono stato già approvate dal Senato e “dallo stesso dibattito parlamentare è emerso con chiarezza come sia indispensabile, al riguardo, la piena conoscenza dei dati finanziari da parte del Parlamento: è ovvio poi che il Parlamento debba basare le proprie decisioni su dati certi ed obiettivi e la garanzia di ciò, allo stesso Parlamento e ai cittadini, deve essere data dalla Corte attraverso l’esercizio delle sue funzioni e la cui indipendenza è tutelata dalla Costituzione”.

CONGIUNTURA NEGATIVA, RIDURRE SPESA – “In periodi come l’attuale di congiuntura economica negativa – aggiunge Tullio Lazzaro – occorre ridurre la spesa complessiva di funzionamento a beneficio di quella di investimento”. “Analisi effettuate in più occasioni dalla corte – spiega infatti – mostrano che tagli lineari di bilancio possono generare, attraverso il ricorso al riconoscimento di debito o altro, rimbalzi negli anni successivi con conseguente violazione dei principi di bilancio e formazione di debito sommerso. Forse potrebbe dare migliori risultati un esame attento, voce per voce, dei singoli bilanci e delle realtà gestionali sottostanti per identificare le spese suscettibili di essere ridotte o tagliate senza eccessiva penalizzazione per la funzionalità dell’amministrazione”.

PG, ARGINARE RICORSO SCONSIDERATO A DERIVATI – Occorre “arginare il ricorso sconsiderato” ai prodotti finanziari derivati, cosa che costituisce ” un fenomeno generalizzato su base nazionale”; e questo nonostante i diversi interventi legislativi con i quali si è cercato di limitare il fenomeno. L’altolà è del pg della Corte dei Conti, Furio Pasqualucci, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della magistratura contabile. Il pg evidenzia come i numerosi interventi del legislatore “non hanno però impedito, su base locale, l’emersione di politiche speculative determinate dall’intento di ottenere immediati vantaggi in termini di liquidità con pregiudizio degli equilibri futuri”. Sempre Pasqualucci segnala comunque l’iniziativa ispettiva intrapresa dalla Ragioneria dello Stato e l’indagine della Commissione Finanze del Senato. Comunque “si appalesa necessaria che il ministero dell’Economia proceda con urgenza all’emanazione del decreto legislativo attuativo della direttiva Mifid al fine di dare certezza sia in ordine ai requisiti oggettivi sia soggettivi con particolare riguardo all’individuazione della qualifica di operatore qualificato”. Alcuni “profili di criticità” sono stati segnalati nella Regione Lazio e si è conclusa l’istruttoria per “un grave danno patrimoniale a danno di Poste Italiane” che ha portato al un atto di citazione nei confronti di tre presunti responsabili di Poste per un danno finanziario di quesi 77mila euro. C’é anche il caso di un Comune , non meglio specificato dal pg Paqualucci, che avrebbe sottoscritto un’operazione per 4milioni e 200milia euro trasformando i mutui a tasso fisso in debiti a tasso variabile, vedendo così crescere le proprie spese.

RISCOSSIONE VA MEGLIO MA INSUFFICIENTE – La riscossione dei tributi passata sotto il controllo della Agenzia delle Entrate (Equitalia spa) va meglio ma i risultati sono “ancora insoddisfacenti rispetto ai carichi non riscossi e richiedono ulteriori approfondimenti e d indagini per verificare la correttezza delle procedure ed eventuali irregolarità”. Ad osservarlo è il pg della Corte dei Conti, Furio Pasqualucci, nel suo riscorso in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della magistratura contabile. “Il nuovo sistema indubbiamente ha comportato significativi incrementi di partite riscosse ed economie di gestione (minori costi) rispetto al passato: dal 4,35% dell’anno 2005 di percentuali di riscossioni sul carico netto affidato, a circa l’8% del riscosso sul carico netto del 2008.

BRUNETTA, FAREMO LUCE SU ZONE OMBRA CONSULENZE
ROMA – Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, annuncia ”approfondimenti per verificare se esistano rischi di zone d’ombra” sulla regolazione delle consulenze negli enti pubblici. E’ quanto afferma il Ministero in merito alle critiche avanzate sull’argomento dalla Corte dei Conti. L’obiettivo, spiega una nota del dicastero in cui si ricorda che il titolare della circolare in questione fosse il precedente ministro, e’ quello di ”adottare, ove necessario, tutti gli interventi, anche di tipo legislativo, al fine di continuare a fare la massima trasparenza sull’ utilizzo delle risorse pubbliche per il conferimento di incarichi e consulenze e sull’ammontare delle retribuzioni dei dirigenti pubblici”. ” Non saranno consentite zone d’ombra e la verifica della correttezza del sistema dovra’ estendersi a tutte le fattispecie. D’altronde questo e’ anche uno dei pilastri delle intese che sono in corso tra il Dipartimento della Funzione Pubblica e la stessa Corte dei Conti” si legge nel comunicato.

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