Gabriella Nuzzi, punita dal CSM perchè ha avuto il coraggio di indagare sulla nuova tangentopoli, ringrazia Altrabenevento per la solidarietà.
Il quindicinale Realtà Sannita sul numero in edicola, ha pubblicato l’articolo dal titolo “NON ARRETRA IL MAGISTRATO NUZZI” del direttore Giovanni Fuccio, di cui pubblichiamo qualche stralcio.
“Quanto recentemente accaduto alla Procura di Salerno è ormai noto a tutti ma pochi sanno che uno dei due magistrati puniti con il trasferimento dal CSM è una beneventana doc.
Si tratta di Gabriella Nuzzi che ha studiato e vissuto a Benevento fino a quando, dopo aver vinto il concorso in magistratura e prestato servizio per cinque anni alla procura di Palmi in Calabria, si è trasferita a Napoli dove attualmente vive. […]
Dopo la bufera che si è abbattuta su di lei non ha arretrato di un millimetro mostrandosi sempre più convinta della correttezza del suo operato e, naturalmente di quello del suo collega Verasani nonché del Procuratore Capo dott. Apicella che è stato, come si ricorderà, addirittura sospeso dalle funzioni e dallo stipendio.
La dott.Nuzzi, come si può rilevare anche da Internet attraverso vari blog e siti che trattano di Giustizia, è stata letteralmente sommersa da lettere di solidarietà e di incitamento specialmente dopo la diffusione della sua lettera con la quale ha rassegnato le dimissioni dall’Associazione Nazionale Magistrati.
Qui a Benevento l’Associazione ALTRABENEVENTO di Gabriele Corona, attraverso una lettera aperta al Consiglio Superiore della Magistratura ha chiesto che quei due coraggiosi Magistrati siano assegnati al Tribunale di Benevento dove certamente possono dare un aiuto ai pochissimi Sostituti della Repubblica che si occupano di reati contro la pubblica amministrazione di tutto il Sannio. [….]
Ed è proprio in relazione a questa richiesta che abbiamo voluto personalmente chiedere alla dott. Nuzzi un suo commento a questa insolita richiesta che parte da Benevento, la sua città.
Ecco cosa ci ha dichiarato:
Desidero ringraziare l’associazione Altrabenevento, il suo Presidente e tutti coloro che in questa dolorosa ed ingiusta vicenda non hanno esitato a manifestare, con forza, solidarietà e sostegno al doveroso lavoro investigativo condotto in questi mesi dall’Ufficio della Procura della Repubblica di Salerno, che mi onoro ancora di rappresentare.Sono certa, come Magistrato e cittadina del Sannio, che il Tribunale della mia amata città natale, ricco di elevate professionalità, sa trovare adeguate soluzioni alle difficoltà e, talvolta, alle patologie che affliggono il sistema giustizia, assicurando che l’esercizio della Giurisdizione non deroghi mai, neppure per un momento, ai supremi principi dell’autonomia, dell’indipendenza e dell’eguaglianza, nel rispetto massimo della dignità di ogni essere umano.
Per leggere l’articolo intero: Realtà Sannita