A De Magistris e Genchi tolte le indagini perchè potevano capire troppo.
Roma, 5 feb. (Apcom) – L’inchiesta ‘Why not’ è saltata perchè “abbiamo toccato i fili dell’alta tensione”.
Ospite di Michele Santoro ad Annozero, Gioacchino Genchi nega di possedere un ‘archivio’ e spiega il terremoto avvenuto a Catanzaro: “Prima è saltato De Magistris, poi è stata avocata l’indagine, poi è stato rimosso il consulente, infine sono saltati tre magistrati. Abbiamo toccati i fili dell’alta tensione”.
Quanto al cosiddetto ‘archivio’, Genchi ha assicurato che “i Ros non hanno sequestrato nulla. Hanno avuto la delega di acquisire i dati che io avevo sull’inchiesta Why not”. Dunque, è stato il commento di Santoro, “quello che c’è ora sui giornali riguarda l’inchiesta ‘Why not’, nessun archivio”.
Dal provvedimento di revoca della consulenza affidata da De Magistris a Genchi, ad opera dei giudici di Catanzaro, già emergeva la preoccupazione per il coinvolgimento nelle inchieste WHY NOT, POSEIDONE e TOGHE LUCALE, di alte cariche dello Stato, del Governo e della Magistratura.
E’ interessante leggere la Consulenza di Genchi a De Magistris sull’esame dei tabulati telefonici, nella quale si fa riferimento al possibile coinvolgimento negli affrari di Saladino di alti prelati, imprenditori, prenditori, politici, uomini dei servizi segreti, piduisti e massoni vari.
Questa relazione consegnata anche agli avvocati difensori degli indagati, fu pubblicata in parte da alcuni giornali che annunciarono il coinvolgimento di Mastella il quale, puntualmente, propose le azioni disciplinari contro De Magistris che fecero saltare l’indagine.
Interessante è anche la dichiarazione di Genchi sull’operato dei carabinieri del ROS.