De Girolamo: “Il sindaco di Ginestra degli Schiavoni è mastelliano e la deve chiedere a me l’ambulanza del 118”.
Comunicato stampa del 22 gennaio 2014
De Girolamo al direttorio: “Il sindaco di Ginestra degli Schiavoni è mastelliano e la deve chiedere a me l’ambulanza del 118”.
Perché questa parte delle registrazioni fatte da Pisapia è stata considerata non interessante sul piano penale dai consulenti del PM?
Oggi il Fatto Quotidiano pubblica una parte molto importante dei colloqui tra Nunzia De Girolamo, i suoi collaboratori di partito e i vertici della ASL, registrati il 30 luglio 2012 a casa del padre della ministra da Felice Pisapia, ex direttore amministrativo dell’Azienda Sanitaria. Discutono della assegnazione del servizio di Guardia Medica e le ambulanze del 118 ai paesi del Fortore.
Nunzia dispone innanzitutto che la Guardia Medica deve essere “data” a Castelfranco in Miscano perché il sindaco Antonio Pio Morcone è un amico fedele. Poi Mino Ventucci, direttore sanitario della ASL propone di assegnare l’ambulanza a Foiano Valfortore perché quello è il baricentro della zona, ma Nunzia obietta: “Un’altra volta con questa Foiano?!” Traduce il direttore generale Michele Rossi che “Foiano a lei (De Girolamo ndr) non interessa!” La ministra, allora potente deputato del PdL, ipotizza di assegnare l’ambulanza a Ginestra degli Schiavoni ma alla condizione che il sindaco Zaccaria Spina vada da lei a chiederla. Quindi, ordina: “Dovete dire a Zaccaria: ‘tu rimani senza niente corri dalla De Girolamo!’ Perché quello qua mi ha fatto un discorso che non mi è piaciuto per niente. Troppo Mastelliano”. Infine, sempre parlando del sindaco di Ginestra, aggiunge: “Adesso si è allontanato da Mastella però dice: ‘io poi devo capire dove devo andare da chi mi dà i voti, mi da gli incarichi’. Non se ne fotte di come va il territorio, hai capito? Cioè vuole l’incarico di direttore amministrativo della ASL….”
Anche la trascrizione di questo colloquio viene riportato nelle 400 pagine consegnate da Pisapia al Sostituto Procuratore della Repubblica, Giovanni Tartaglia Polcini il 19 settembre scorso. Il magistrato consegnò il documento a due suoi consulenti, i commercialisti, Stefania Viscione e Massimo Zeno, affinchè valutassero “se nei predetti incontri vi sia stata concreta attività di determinazione, istigazione o di aumento del proposito criminoso degli amministratori dell’ASL per il compimento di atti specifici contrari alla legge per violazione di norme imperative e ad opera di chi”.
I due consulenti, ascoltate le registrazioni audio e lette le trascrizioni, estrapolano dalle 400 pagine alcuni brani dei colloqui del direttorio che riportano in nove pagine di perizia trasmessa alla Guardia Di Finanza perché li considerano “passi dei dialoghi degni di particolare considerazione e meritevoli dell’attenzione della Polizia Giudiziaria”.
Perché i due periti non segnalano anche i colloqui inquietanti contenuti già nelle 400 pagine consegnate da Piasapia e oggi pubblicate da il Fatto Quotidiano sulla assegnazione della guardia medica e le ambulanze al Fortore?
È vero che Zaccaria Spina voleva diventare direttore amministrativo della ASL e per questo si era rivolto alla De Girolamo? Il sindaco di Ginestra degli Schiavoni, che ha aderito anche a “Benejus- centro studi per la legalità costituzionale”, promosso dal dott. Tartaglia Polcini, perché non riferisce quello che sa alla Procura della Repubblica?
Per Altrabenevento- Gabriele Corona