L’ing. Carlo Camilleri rimesso in libertà dopo oltre 5 mesi
(da Il Sannio Quotidiano del 2 luglio 2008).
La revoca degli arresti domiciliari ed il divieto di dimora in Campania. Sono le decisioni adottate dal gip del tribunale di Napoli, Anna Laura Alfano, per l’ingegnere Carlo Camilleri (avvocati Franco Leone e Renato Iappelli), coinvolto nell’inchiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere che a metà gennaio aveva travolto l’Udeur. Come si ricorderà, quando il blitz era scattato – era il sedici gennaio – Camilleri era stato raggiunto da uno dei ventitrè provvedimenti restrittivi emessi dal gip del tribunale sammaritano mentre era ricoverato all’ospedale Rummo per un problema cardiologico. A distanza di alcuni giorni era poi stato trasferito in carcere, da dove era uscito il tre febbraio, quando il gip del tribunale di Napoli, al quale nel frattempo gli atti dell’inchiesta erano stati trasferiti, aveva disposto per lui i ‘domiciliari’, per motivi di salute. In quella occasione, rispondendo per la prima volta ad un giudice, il professionista, accusato di associazione per delinquere, corruzione, concussione, estorsione e turbativa d’asta, aveva respinto gli addebiti. La misura degli arresti domiciliari era stata confermata dal Riesame, che nella stessa occasione aveva però annullato l’ordinanza nella parte relativa a tre capi d’imputazione per corruzione. Ora, la decisione del gip Alfano di revocare i ‘domiciliari’ e di disporre per il professionista il divieto di dimorare in Campania.