Le critiche di Altrabenevento allo Studio di Fattibilità per Apice Vecchia
Dott. Ida Antonietta Albanese, Sindaco del Comune di Apice
Ing. Stanislao Giardiello, Dirigente Ufficio Tecnico del Comune di Apice -R.U.P. della Conferenza dei Servizi
Dott. Alessandro Verdicchio, Segretario Comune di Apice
Oggetto: Studio di Fattibilità da porre a base di gara per il Project Financing del Centro Storico di Apice.
Come preannunciato al termine dell’incontro del 17 aprile u.s., riassumiamo i nostri motivi di critica allo Studio di Fattibilità in oggetto indicato e alla Delibera di Consiglio n. 3 del 20 febbraio 2013 con il quale è stato approvato.
Si rileva, innanzi tutto, che l’Amministrazione Comunale di Apice con l’approvazione di detto Studio assicura di essere proprietaria dell’80% dei beni pubblici e del patrimonio immobiliare di Apice Vecchia, ma tale assunto non trova riscontro in atti idonei a dimostrare tale titolo. Infatti non sono mai stati firmati gli atti di cessione di gran parte di quel patrimonio immobiliare dai proprietari al Comune a seguito di concessione di contributi post terremoto e/o di assegnazione di lotti di proprietà in Apice Nuova. L’amministrazione comunale solo di recente a seguito di avviso all’Albo Pretorio ritiene di poter iscrivere al patrimonio dell’Ente parte di quei beni con una procedura che sarà senz’altro oggetto di opposizioni ed impugnative.
Viene meno quindi il presupposto per il Project Financing perché l’Amministrazione di Apice non è affatto in grado di indicare, neppure alla data odierna cioè a distanza di oltre due mesi dall’approvazione dello Studio di Fattibilità in Consiglio Comunale, i beni di proprietà che l’eventuale investitore privato dovrebbe tenere in concessione. Di conseguenza l’Amministrazione non è in grado di indicare nel bando del Project Financing quali diritti giuridici (diritti di prelazione, proprietà indivise, ecc..) gravano sui beni oggetto di intervento.
Insistiamo nel segnalare inoltre la difformità essenziale dello Studio di Fattibilità rispetto al Piano Territoriale Coordinamento Provinciale (PTCP) approvato con delibera del Consiglio Provinciale n. 27 del 26 luglio 2012 la cui verifica di compatibilità è stata approvata con Delibera di Giunta Regionale n.596 del 19/12/12 pubblicata sul BURC n. 68 del 29/12/12.
Infatti con l’approvazione definitiva di tale Piano è stata confermata la istituzione del Corridoio Ecologico per una fascia di 300 metri dalle sponde del Fiume Calore. E’ evidente che tutta l’area di Apice Vecchia, che secondo lo studio di Fattibilità dovrebbe rientrare nel Project Financing, ricade in detto Corridoio Ecologico. L’articolo 17 delle Norme Tecniche di Attuazione precisa che nei corridoi ecologici non è possibile la nuova edificazione. Invece il Consiglio Comunale con la Delibera n. 3, quindi successiva all’approvazione del PTCP, ha approvato lo Studio di Fattibilità, che tra l’altro prevede nella relazione introduttiva: “realizzazione ex novo di strutture di ampie superfici che ospiteranno contenitori per eventi culturali rivolti ad un più ampio pubblico…..”.
La previsione di nuova edificazione è confermata più volte dallo Studio di Fattibilità peraltro con la scelta di linguaggi progettuali e costruttivi in assoluta contraddizione con le caratteristiche architettoniche del Centro Storico.
Il Consiglio Comunale ha ignorato, clamorosamente, l’esistenza del PTCP e per questo motivo ha addirittura assicurato che lo Studio di Fattibilità sarebbe conforme agli strumenti urbanistici vigenti. Invece proprio il PTCP obbliga i Comuni ad adeguare il proprio strumento urbanistico alle previsioni imposte dallo strumento sovraordinato. Del resto la Legge Regionale n. 16/2004 e succ. mod. impone anche al Comune di Apice di dotarsi del Piano Urbanistico Comunale.
Per questi motivi appare ancor più grave la decisione del Comune di Apice di non invitare la Provincia di Benevento alla Conferenza dei Servizi relativa allo Studio di Fattibilità in questione.
Distinti saluti.
Gabriele Corona, Alessandra Sandrucci, Vincenzo Fioretti