Piazza Duomo, Altrabenevento rinfresca la memoria all’ex sindaco Viespoli.
Stampa questo articolo- Dal quotidiano Ottopagine del 5 maggio 2012
Lettera al direttore. Viespoli: “Su Piazza Duomo resto orgoglioso di quanto fatto da Sindaco”
Caro direttore, il “pezzo” dal titolo “Settant’anni di progetti e battaglie legali”, apparso sul suo giornale il 3 maggio, necessita di una immediata rettifica. Affermare che “l’amministrazione guidata da Pasquale Viespoli tra il 19
99 e il 2000 autorizzò la costruzione di un edificio privato di 6.000 metri cubi su parte dell’antistante area la Cattedrale” è infatti falso e fuorviante, in linea con una costante manipolazione persino della verità amministrativa, cioè documentale e consegnata agli atti pubblici. La giunta da me presieduta, infatti, è intervenuta sul piano-progetto e senza alcuna variazione volumetrica dell’intervento privato, ne ha “spostato” la sagoma a ridosso del palazzo preesistente, al fine di recuperare alla funzione pubblica tutto lo spazio davanti al duomo. La giunta da me presieduta ha poi indetto un concorso di progettazione per un disegno unitario nell’area nodale Duomo-piazza Orsini; concorso che vide prevalere la proposta di due grandi architetti: Gabetti e d’Isola. Ero e resto orgoglioso delle sce
lte che ho compiuto come sindaco, tanto quanto rammaricato dal tempo perso dalle successive amministrazioni, che anche a causa di incursioni giudiziarie, improvvide quanto strumentali, come i fatti hanno inequivocabilmente dimostrato, non hanno saputo o voluto chiudere la ferita del dopoguerra con un’opera di grande qualità architettonica.
Aggiungo che basta osservare una cartolina della Benevento anteguerra per verificare che davanti al Duomo non c’era il vuoto. In tanti, troppi c’è il “vuoto” delle idee e il “pieno” del rancore.
Se. Pasquale Viespoli.
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La risposta del direttore di Ottopagine, Salvatore Biazzo.
Riceviamo e pubblichiamo con piacere la nota del senatore Pasquale Viespoli che ha ritenuto così di partecipare la dibattito su Piazza Duomo. Nell’occasione auspichiamo un intervento in futuro più articolato in merito alla riqualificazione urbanistica dell’area nodale Piazza Duomo-Piazza Orsini. Prendiamo atto della puntualizzazione pur restando convinti di aver riportato i fatti in maniera sintetica ma sostanzialmente veritiera.
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L’intervento di Altrabenevento (in rosso le parti che Ottopagine non ha pubblicato).
Dal quotidiano Ottopagine del 6 maggio 2012
PIAZZA DUOMO/ Corona: “Viespoli volle il pieno”
La realizzazione delle volumetrie in Piazza Duomo fu decisa dalle amministrazioni guidate da Pasquale Viespoli. E’ la posizione di Gabriele Corona in replica a quanto dichiarato ieri proprio da Viespoli che era intervenuto per rivendicare con orgoglio le scelte effettuate durante la sua gestione.
L’ex sindaco Pasquale Viespoli ha due grandi “nervi scoperti” che lo irritano oltre misura: il fallimento del Programma di Recupero del rione Libertà e la cementificazione di Piazza Duomo.
In ambedue i casi ogni volta che qualcuno prova a ricordare come sono andate le cose, egli sobbalza e tira fendenti minacciando querele oppure, come è accaduto ad Ottopagine, accusando i giornalisti di affermazioni false e fuorvianti.
Il senatore questa volta lamenta il fatto che nell’articolo del 3 maggio, dal titolo “Sessant’anni di progetti e battaglie legali. Dal vuoto di Zevi e Rossi al pieno di Viespoli” si ricorda che fu proprio la sua amministrazione a decidere, tra il 1999 e il 2000 di edificare su tutta l’area antistante la Cattedrale. Questa è la verità sacrosanta, facilmente desumibile anche dagli atti e pertanto non si comprende perché l’ex sindaco si agiti così tanto.
Per l’esattezza occorre premettere che il Piano Particolareggiato del Centro Storico redatto dagli architetti Bruno Zevi e Sara Rossi, prevedeva la costruzione di un edificio di tre piani, cioè 6.000 metri cubi, allineato lungo via Pasquali, lontano dal Duomo in modo da consentire la realizzazione di una grande piazza nell’area antistante il monumento. Quella previsione urbanistica deliberata formalmente dal Consiglio Comunale agli inizi del 1989 a seguito di un lungo dibattito, fu stravolta dalla amministrazione Viespoli prima con la delibera di Giunta Comunale n. 170 del 23 marzo 1999 e poi dalla delibera di Consiglio Comunale n. 26 del 26 giugno 2000.
Con il primo atto, fu deliberata la modifica del Piano Particolareggiato, prevedendo la costruzione dell’edificio privato di 6.000 metri cubi sul lato antistante la Cattedrale. Non si trattò di semplice “traslazione della sagoma” non solo perché il nuovo Piano Progetto approvato dal Giunta prevedeva un edificio totalmente diverso, per forma ed ingombro, da quello previsto da Zevi e Rossi, ma soprattutto perché la sua nuova collocazione avrebbe impedito la realizzazione della grande piazza che “con linee ortogonali” avrebbe interessato anche Piazza Orsini. Subito dopo fu avviata la campagna informativa per giustificare la costruzione di un altro palazzo pubblico, da affiancare a quello privato, in modo da occupare tutto lo spazio davanti al Duomo. Ci pensarono l’assessore dell’epoca, arch. Giuseppe Iadicicco e il consulente prof. Nicola Pagliara, ad inventare la necessità della “piazza coperta”, cioè il “pieno” al posto del “vuoto desolante” delle piazze normali, cioè quelle “scoperte” e senza volumetria. Il Consiglio Comunale, pertanto, a giugno 2006, a cose fatte, cioè dopo che era stata già rilasciata al CEPID anche la Concessione Edilizia per costruire il palazzo privato, approvò il progetto preliminare (vedi immagine) per costruire sulla parte rimanente di piazza Duomo, una “piazza coperta” cioè un edificio di circa 8.000 metri cubi (da aggiungere agli altri 6.000 del palazzo privato) per il museo di arte contemporanea. Poi si fece il concorso di Progettazione, vinto dagli architetti Gabetti e Isola, ma solo per decidere l’aspetto architettonico del pieno da 8.000 metri cubi che l’ex sindaco Viespoli e la sua maggioranza hanno voluto regalare alla città.
Il presidente – Gabriele Corona