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ASI lottizzato, Daniela Basile decida se sta con la società civile o con il sistema dei partiti.

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Comunicato stampa del 26 aprile 2012

Il 30 aprile scade l’incarico al Commissario Regionale del Consorzio ASI di Benevento, Filippo Diasco, ma i nuovi organismi non sono stati ancora nominati per ritardi colpevoli della Provincia, della Camera del Commercio e soprattutto del Comune di Benevento.

Il Consorzio ASI fu commissariato a dicembre del 2006 su richiesta di Clemente Mastella che pretendeva un posto in un Ente strumentale da assegnare ad un suo uomo in cambio dell’incarico di commissario dello IACP, conferito dalla Regione ad Umberto del Basso De Caro.

Mastella fu accontentato con la nomina di Luigi Abbate, commissario dell’ASI. La Regione giustificò la decisione con la necessità di sciogliere gli organismi dirigenti perché non avevano provveduto ad approvare il nuovo statuto. Dopo i provvedimenti giudiziari di gennaio 2008 a carico di esponenti dell’UDEUR, Abbate si dimise ed al suo posto fu nominato un funzionario regionale del Settore Sviluppo Economico, Filippo Diasco, per il tempo necessario alla approvazione del nuovo Statuto che già era stato approntato nel 2007. La Regione ha impiegato quattro anni per approvare quell’atto e intanto il Commissario Diasco ha gestito l’ASI, insieme al direttore Giuseppe Rillo, senza alcun controllo da parte dei soci del Consorzio, cioè il Comune di Benevento, la Provincia e la Camera di Commercio.

Solo a seguito delle nostre proteste nel 2009, i tre enti locali sono stati costretti a prendere atto del disastro combinato dal Consorzio ASI a proposito di assegnazione dei suoli alla società Luminosa per la costruzione della Centrale a Turbogas alla confluenza dei fiumi Calore e Tammaro. Da allora abbiamo insistito affinchè Comune, Provincia e Camera del Commercio si riappropriassero del Consorzio ma finora le decisioni dei tre enti sono state subordinate alle solite logiche spartitorie tra partiti che ancora non trovano un accordo.

Intanto il commissario Diasco continua ad assumere importanti decisioni che i rappresentanti istituzionali fanno finta di non conoscere. Il Consorzio ASI, ad esempio, si è preoccupato di intervenire presso la Provincia affinchè convinca il Comune di Benevento a modificare il PUC in via di approvazione, per consentire l’ampliamento dello stabilimento Mondosider che si trova in un’area già dichiarata alluvionale dalla Autorità di Bacino, alla confluenza dei fiumi Calore e Tammaro, vicino al lotto assegnato alla Luminosa. Il Comune è stato costretto, a seguito di decreto ambientale emesso dalla regione Campania su sollecitazione di Altrabenevento, a classificare quelle aree come E1, cioè inedificabili e quindi a respingere la richiesta di ingrandmento dello stabilimento industriale Mondosider. Invece, il consorzio ASI che aveva dimenticato di adeguare il proprio Piano di ampliamento alle prescrizioni della Autorità di Bacino, insiste per la modifica del PUC adottato dal Consiglio Comunale. Adesso Comune e Provincia “trattano le soluzioni” da adottare, perché l’ASI, ancora commissariato e quindi non ancora composto da propri rappresentanti, è “altro da se”.

Ancora più gravi sono le decisioni dell’ASI sull’uso del depuratore consortile. Il Consorzio dell’Area di Sviluppo Industriale ha sottoscritto un accordo con la soc. Luminosa per consentirle di utilizzare una parte di quell’impianto, costruito con fondi pubblici, per il trattamento dei reflui prodotti dalla Centrale a Turbogas pieni di sostanze chimiche capaci di compromettere tutto il sistema. Basterebbe che l’ASI revocasse quell’accordo per impedire la costruzione della mega centrale elettrica, ma finora non lo fatto e addirittura propone insistentemente di adeguare quel depuratore utilizzando la macchina magnegas.

Anche in questo caso, gli amministratori del Comune di Benevento, della Provincia e della Camera del Commercio, fanno i distratti, impegnati da mesi a trattare con i partiti la spartizione degli incarichi nella assemblea e poi nel direttivo ASI. La Provincia ha nominato Biagio Supino, Nicola De Vizio, il professore universitario Gerardo Canfora, e il costruttore Roberto Salerno, sostenitore della Luminosa. La Camera del Commercio ha designato il segretario della Uil, Fioravante Bosco, il presidente di Unimpresa Benevento, Ignazio Catauro, e l’imprenditore Cosimo Rummo, mentre il Comune di Benevento ancora non si decide. Il PD ha già dato le sue indicazioni vincolanti, con la terna Stanislao Lucarelli, Marco Cangiano e Daniela Basile, ma il sindaco traccheggia. Come al solito.

Fausto Pepe, infatti, non è tanto convinto di nominare Daniela Basile che contemporaneamente è portavoce dei precari della scuola in lotta, vice presidente della Cooperativa sociale che gestisce l’ex Asilo di via Firenze, coordinatrice di “Benevento in Movimento” a pieno titolo nella maggioranza che gestisce il Comune di Benevento, ed animatrice del Comitato No Luminosa. Proprio per questi titoli, Daniela Basile farebbe meglio a rinunciare all’incarico nella assemblea dell’ASI che era stata offerto anche ad Altrabenevento e che noi abbiamo rifiutato perché chi vuole veramente contrastare la Centrale Termoelettrica in rappresentanza della società civile, non può assumere incarichi lottizzati dai partiti, negli organismi con i quali dovrà rapportarsi anche in modo conflittuale.

Il presidente – Gabriele Corona

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