L’Housing sociale e il Piano Casa raddoppiano le previsioni di cemento del PUC.
Stampa questo articoloAltrabenevento – Comunicato del 2 febbraio 2012.
L’amministrazione comunale di Benevento si vanta di aver finalmente adottato il nuovo Piano Urbanistico Comunale per dare regole certe al governo del territorio, ma la realtà dei fatti è profondamente diversa. Questo è il PUC dei “sette veli”, quello cioè che si può comprendere solo esaminando con attenzione, oltre l’apparenza, i primi elaborati tecnici e quelli recentemente inviati alla Provincia; le osservazioni della commissione edilizia e poi i verbali della discussione in consiglio comunale; le Norme Tecniche di Attuazione deliberate in giunta e quelle risultanti dalle varie ultime correzioni.
Insomma si tratta di un coacervo di norme contraddittorie e di un intreccio di elaborati tecnici tali da rendere impossibile la loro effettiva comprensione da parte dei cittadini.
Su tali aspetti e il connesso misterioso ritardo di 180 giorni per l’invio degli atti alla Provincia, Altrabenevento presenterà un apposito documento, ma alcune questioni possono già essere evidenziate. Emerge, innanzitutto che le “regole certe” di cui si vanta l’amministrazione, non esistono. Questo PUC è fatto in modo da consentire la eterna contrattazione con alcuni privati. Prediamo il caso di Piazza Duomo. L’area è classificata come F4, cioè suolo privato sul quale si possono costruire residenze, servizi e negozi ed invece si sta realizzando un’opera pubblica assolutamente incompatibile con quella destinazione urbanistica. La contraddizione nasce dal fatto che i terreni sono privati, mai ceduti al Comune, dopo una trattativa con i proprietari che dura dal 1995 e condiziona il Piano urbanistico per l’area nodale più importante della città. Il secondo esempio riguarda la Rotonda delle Scienze. L’area era destinata ad esproprio per realizzare servizi pubblici tra i quali il nuovo Terminal Bus. Con la proposta di PUC approvata in giunta a febbraio 2009, era stata classificata come F4 (residenze, commercio e servizi) e poi, a seguito delle proteste di Altrabenevento il consiglio comunale l’ha prevista come F6- impianti sportivi. A ben leggere gli elaborati ultimi si scopre, però, che quella destinazione può essere in parte ancora rivista perché l’area risulta inserita nella perimetrazione di un “Progetto urbano” mai istituito. E così continua la trattativa già avviata ad ottobre del 2007 con i proprietari dei suoli, tra i quali anche Marcello Fasolino promotore della Centrale a Turbogas, per decidere il futuro di quell’area al centro di un complicato sistema viario.
Altri clamori esempi saranno trattati prossimamente. Per ora una considerazione va fatta per l’altro grande bluff di questo PUC, cioè le volumetrie possibili. La proposta presentata in consiglio a luglio 2011 prevedeva 10.000 vani poi ridotti a 6.900. In realtà bisogna tener conto dei progetti di Housing Sociale che complessivamente prevedono 1.400 alloggi pari a 5.600 vani in deroga agli indici e alle destinazioni appena stabiliti. Poi si aggiungono altri 11 progetti del Piano Casa (finora), che prevedono circa 300 alloggi, pari ad altri 1.200 vani. Insomma l’amministrazione ha ridotto le previsioni edificatorie di 3.100 vani ma poi, con progetti “fuori sacco” ne consente altri 6.800 raddoppiando la previsione ufficiale del PUC.
Sandra Sandrucci e Vincenzo Fioretti