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Chi vuole trasferire il magistrato che indaga sugli appalti e la corruzione a Benevento?

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Altrabenevento – Comunicato stampa del 30 gennaio 2012

Il mese di gennaio si chiude con un bilancio pesantissimo per il numero e la gravità dei fatti delinquenziali denunciati in questa città. Furti negli appartamenti, scippi, auto e capannoni industriali bruciati, danneggiamenti ed intimidazioni ad industrie e cantieri edili, colpi di pistola contro la casa di un imprenditore già minacciato. Quest’ultimo episodio è davvero inquietante e dimostra che la malavita organizzata si sente padrona assoluta del territorio. Di fronte a tale situazione i rappresentati politici, ad ogni livello, tacciono imbarazzati limitandosi a partecipare alle manifestazioni per la legalità o a promuovere sportelli antiracket che servono solo a fare scena, come quello attivato presso il Comune di Benevento.

Grande attenzione viene invece prestata, da oltre due mesi, alla indagine sugli appalti del Comune capoluogo che tiene con il fiato sospeso tutta la classe politica locale e non solo. Negli ultimi dieci anni sono state diverse le inchieste giudiziarie che hanno riguardato le attività di Palazzo Mosti ma nessuna ha creato tanta fibrillazione. Questa volta l’attenzione è ossessiva al punto da condizionare totalmente il dibattito politico sempre più velenoso, alimentando ad arte anche le illazioni su presunti arresti che da mesi si danno per imminenti. Ovviamente i grandi manovratori non si limitano ad augurarsi che l’indagine salvi i propri amici e travolga gli avversari, e sperano di depistare le indagini o addirittura di cambiare il magistrato che le conduce. Diversi “bene informati” infatti, annunciano che manovre concentriche sono in corso per trasferire il Sostituto Procuratore, Antonio Clemente, ed affidare ad altro magistrato, e forse anche ad altri organi di polizia giudiziaria, l’indagine che fa tremare i polsi a diversi amministratori, funzionari pubblici ed imprenditori.

Non è la prima volta che quel Pubblico Ministero, tra i più attivi contro la corruzione e il malaffare, si trova al centro di esposti ed attacchi da parte di chi vuole allontanarlo da questo Tribunale. Ultimamente gli strali sono arrivati da Clemente Mastella che il 22 dicembre scorso è stato rinviato a giudizio su richiesta di quel Sostituto Procuratore per una presunta tangente pagata da Maurizio Zamparini. L’ex ministro della giustizia nel corso di una intervista alla emittente televisiva TV7, commentando il provvedimento giudiziario a suo carico, ha dichiarato: “E’ una cosa ingiusta, una clamorosa ingiustizia, un fatto ingiustissimo. …. Al processo verranno fuori cose abbastanze clamorose alla presenza dei media….. C’è un pregiudizio nei miei riguardi… che si allunga fino a qua con qualche cattiveria. Il PM che mi insegue è uno che ho denunciato e che dal punto di vista etico si doveva astenere perché sono in vertenza con il padre e il fratello….. Autorevolissimi magistrati confidandosi mi hanno detto “veramente ti hanno fatto una serie di cattiverie’”.

Il presidente – Gabriele Corona

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