Libera a Benevento si occupi di lotta alla corruzione.
Stampa questo articoloA don Luigi Ciotti
Presidente di “Libera- Associazioni nomi e numeri contro le mafie”
Via IV Novembre, 98 – 00187 Roma
e p. c. Prof. Mario De Nicolais
Coordinatore della sezione di Benevento del “Collegamento campano contro le camorre”
SEDE
Le scrivo come presidente di “Altrabenevento, associazione per la città sostenibile contro il malaffare” che da sei anni si occupa soprattutto di lotta alla corruzione nel Sannio. Sul sito www.altrabenevento.org potrà leggere i nostri numerosi dossier sui casi più significati di abusi di varia natura da noi denunciati.
Naturalmente seguiamo con grande attenzione le iniziative di tutti i movimenti anticamorra e soprattutto le attività organizzate da Libera in tutta Italia ed in modo particolare nei territori campani alle quali abbiamo più volte partecipato. L’associazione che lei presiede con grande efficacia da quasi due anni si è costituita anche nel Sannio con l’adesione di diverse associazioni soprattutto di ispirazione cattolica. Il coordinamento è stato affidato a don Alessandro Grimaldi, della Curia beneventana, attualmente dimissionario, e ad Amleto Frosi della associazione A.L.I.L.A.C.C.O. che è pure responsabile dello Sportello Antiusura del Comune di Benevento.
Finora però Libera a Benevento si è limitata ad organizzare qualche iniziativa per promuovere genericamente la cultura della legalità senza riuscire ancora ad entrare nel vivo della particolare condizione di questa città, considerata a torto “tranquilla”, e che ultimamente sembra diventata il crocevia di diversi casi di malaffare che la cronaca nazionale ha ben descritto (P3, operazione Malta, P4, riciclaggio di denaro sporco, truffe colossali ad opera di noti professionisti locali)
L’ultima manifestazione alla quale Lei ha partecipato, lo scorso 19 gennaio, è stata organizzata dal “Collegamento campano contro le camorre per la legalità e la non violenza”, una Onlus che aderisce a Libera, la cui sezione beneventana è costituita da volontari ma anche da soggetti presenti nelle istituzioni.
Ci auguriamo che questa particolare formula possa consentire alla associazione che lei presiede di non limitarsi alle iniziative di carattere “educativo” finanziate da Enti pubblici ma di svolgere anche azioni concrete per contrastare la malavita organizzata e il malaffare dilagante, anche quello che vede come protagonisti politici, funzionari pubblici e “colletti bianchi”.
In questo caso, Altrabenevento sarà davvero ben contenta di collaborare fattivamente con la neonata Onlus e con Libera Benevento, accogliendo l’invito che lei ha rivolto affinchè la società civile sia fortemente coesa nel contrastare la malavita organizzata e la corruzione.
Altrabenevento, Il presidente – Gabriele Corona
Sito della Onlus “Collegamento Campano contro le camorre” www.collegamentocampanocontrolecamorre.org
sezione di Benevento:
Mario De Nicolais – Coordinatore
Francesco Giangregorio – segretario
Anita Biondi
Annalisa Cerrito
Giulio De Cunto
Viviana Di Palma
Immacolata Fiscarelli
Vittorio Giangregorio
Michele Lanna
Maurizio Melisce
Luigi Mottola
Giovanna Palermo
Giovanni Tartaglia Polcini
Antonio Viespoli
Associazione ” I coraggiosi” di Guardia Sanframondi
Associazione Italiana di Conflittuologia
Associazione Culturale “Gianluca Porrazzo” di San Giorgio del Sannio
Istituto d’Istruzione Superiore “Don Peppino Diana” Morcone
O.N.G. Teatri Benevento
Pro Loco Fragneto l’Abate
rosanna carpentieri
Ma Libera è veramente Libera? Domani 10 febbraio, tema dell’incontro di Don Ciotti a Genova “L’impegno contro le mafie per la legalità, il lavoro, lo sviluppo, la giustizia sociale”… Organizzatori: GRUPPO UNIPOL!!!!
rosanna carpentieri
Sarebbe necessario recidere certi vincoli e sponsorizzazioni che appannano la credibilità dell’operato del sodalizio. Libera ormai è una holding con ramificazioni ed interessi economici in tutto il mondo.Cosa assolutamente verificabile con una ricerca sui soci.
Purtroppo,sta percorendo la strada del paradosso e dell’incoerenza rispetto a quello per cui era nata e per quello che dice di essere.
Dubito che riuscirà ad entrare nel vivo della particolare condizione di questa città, considerata a torto “tranquilla” ma in cui si percepisce chiaramente un alito mafioso indefinibile. E poi, storicamente, la “mafia” non è socia con i “preti” ?