Dopo le proteste di Altrabenevento, il consiglio decide che nelle aree archeologiche non si può costruire.
Stampa questo articoloComunicato stampa del 28 luglio 2011
Quale PUC è stato adottato dal Consiglio Comunale di Benevento?
Ieri il Consiglio Comunale ha adottato il nuovo Piano Urbanistico di Benevento dopo diverse modifiche apportate a seguito di diffide ed esposti della associazione Altrabenevento. Sono stati infatti eliminati i comparti edilizi in zona agricola che finora erano stati confermati nonostante le osservazioni dei consiglieri di opposizione, ed è stata riclassificata la Rotonda delle Scienze. Rimangono però contraddizioni ed errori madornali, sui quali torneremo nei prossimi giorni, fino al punto da rendere impossibile la individuazione del documento sottoposto al parere degli Enti e delle Autorità competenti per i controlli e le Norme Tecniche di Attuazione votate dai soli consiglieri di maggioranza.
In apertura della seduta, il consigliere Nazzareno Lanni ha ritirato l’emendamento proposto e votato dal precedente Consiglio per la edificazione nelle aree archeologiche che Altrabenevento ha criticato aspramente. Lanni, nonostante abbia lamentato attacchi strumentali e interpretazioni malevoli della sua proposta, ha chiesto al Consiglio di eliminarla riconoscendo in tal modo che effettivamente il testo che egli aveva preparato con la collaborazione del consulente del PUC, di fatto avrebbe autorizzato la costruzione di nuovi edifici nelle aree destinate a Parco Archeologico. Il consigliere comunale ha poi proposto un altro documento, condiviso da Altrabenevento, con il quale si chiarisce, definitivamente, che in caso di dismissione di edifici esistenti, la ricostruzione delle volumetrie deve avvenire in altre aree fuori dalla zona Parco. E’ stato così posto rimedio, in parte, alle norme confuse ed arzigogolate che però pare siano state condivise già nel 2009 dalla stessa Soprintendenza archeologica la quale, evidentemente non si era accorta della contraddizione tra alcuni articoli dello stesso documento. Al termine della seduta il Consiglio ha votato anche il testo definitivo di tutte le Norme Tecniche di Attuazione che però non sono state lette. Al momento non è dato sapere quale documento i consiglieri di maggioranza hanno votato “a scatola chiusa”. Infatti, quello approvato dalla Giunta a febbraio del 2009 non è quello sottoposto alle Soprintendenze per i pareri che a sua volta non è quello depositato agli atti del Consiglio un mese fa all’inizio della discussione. Qual è quello approvato che dovrebbe risultare allegato alla delibera ? Chi lo ha firmato?
Il presidente – Gabriele Corona