Elezioni Milano e Napoli, vincono Pisapia e De Magistris.
Stampa questo articoloDa Repubblica del 30 maggio 2011
ELEZIONI Ballottaggi, trionfi a Milano a Napoli. In tutta Italia l’onda del centrosinistra
L’urna premia i candidati dell’opposizione. Successi in decine di comuni capoluogo e in quelli non superiori. La sorpresa di Trieste e Cagliari. Poi Gallarate, Arcore, Novara, Grosseto, Crotone, Grosseto. Il Pdl si consola con Cosenza, Rovigo, Varese e Iglesias
di MATTEO TONELLI
ROMA – I numeri parlano chiaro. Dopo i successi di Bologna e Torino al primo turno, l’onda lunga del controsinistra fa sentite i suoi effetti in tutta Italia, con i candidati del centrodestra che subiscono praticamente ovunque severe sconfitte. A Milano Giuliano Pisapia riconquista la città dopo 18 anni di governo di centrodestra, mentre, a Napoli 1, Luigi de Magistris surclassa senza storia il rivale del Pdl, Gianni Lettieri. Insomma, con le sole eccezioni di Rovigo, Varese e Cosenza, il centrosinistra registra un’avanzata generalizzata in tutti i Comuni impegnati nei ballottaggi. Una tendenza netta: Novara, Trieste, Grosseto, Cagliari, Pordenone, Trieste, Crotone, per citare i Comuni maggiori a Nord come a Sud, segnalano il successo dei candidati di centrosinistra. E anche nei comuni più piccoli, come Casoria, Chioggia e Melfi, le cose non cambiano. Il bilancio dei comuni capoluogo vede il centrosinistra passare da 20 a 23 e il centrodestra scendere da 13 a 7.
Stessa tendenza per quanto riguarda i comuni superiori non capoluogo, 105 dei quali erano impegnati in questa tornata elettorale e 75 sono andati al ballottaggio. Il centrosinistra passa da 52 a 65 sindaci (uno va considerato di sinistra radicale) mentre il centrodestra scende da 45 a 27. Bene le liste di centro (Terzo polo compreso) che salgono da 2 a 9 amministrazioni. Due sindaci vanno alla Lega Nord (ne aveva uno) e due a liste civiche.
Significativo il risultato di Cagliari dove il centrosinistra strappa il Comune al centrodestra: nel capoluogo isolano Massimo Zedda batte Massimo Fantola e conquista la poltrona di sindaco. A Trieste il centrodestra cede sia alla Provincia sia al Comune. Alla Provincia la presidente uscente Maria Teresa Bassa Poropat (Pd) si conferma e batte Giorgio Ret (Pdl). In Comune il Pd con Roberto Cosolini supera Roberto Antonione (Pdl).
Anche Novara 2, feudo del governatore leghista Roberto Cota, passa dal centrodestra al centrosinistra dopo dieci anni di governo leghista: Andrea Ballare’ supera Mauro Franzinelli. A Grosseto Emilio Bonifazi (centrosinistra) si conferma sindaco, battendo il candidato del centrodestra Mario Lolini. A Varese, invece, il centrodestra resiste: Attilio Fontanaresta primo cittadino battendo Luisa Oprandi. A Cosenza il comune cambia bandiera. Il centrosinistra, che al primo turno si era diviso, perde e vede Mario Occhiuto (dell’Udc, sostenuto dal centrodestra) diventare primo cittadino. A Rovigo successo e conquista del comune per il centrodestra: Bruno Piva batte Federico Frogato. Il centrosinistra, invece, conferma il comune di Pordenone (Pedrotti con il 60% dei voti), Rimini (Andrea Gnassi al 53,48%) e strappa Crotone al centrodestra (Peppino Vallone supera Dorina Bianchi).
Simbolica infine la vittoria del centrosinistra ad Arcore, a due passi da Villa San Martino, residenza del premier. Rosalba Colombo ha battuto Enrico Perego (che lascia la poltrona di sindaco). Ennesimo dispiacere per il Cavaliere. Altrettanto simbolica anche Gallarate, con la spaccatura tra Carroccio e Pdl al primo turno. Al ballottaggio si affrontavano il candidato del Pdl Massimo Bossi, e quello del centrosinistra Edoardo Guenzani, essendo rimasta esclusa la leghista Giovanna Bianchi Clerici. Dopo il primo turno la Lega era stata chiara e aveva dirottato i suoi consensi sul candidato democratico. Fallisce, invcece, la corsa solitara del Carroccio a Rho, nel milanese. Fabrizio Cecchetti ha dovuto lasciare il passo a Pietro Romano (Pd, Idv e Sel). Una sconfitta di misura, circa 500 voti, che consegna il sindaco di Rho al centrosinistra con il 50,80% contro il 49,20%. Il centrodestra (Udc-Pdl-Psda) strappa al ballottaggio al centrosinistra il sindaco di Iglesias con il 52,48% dei voti.
Provinciali. Il centrosinistra rimonta a Pavia e conquista la provincia strappandola al centrodestra. Daniele Bosone, ottiene il 51,2% dei consensi contro il candidato appoggiato da Pdl e Lega nord Ruggero Invernizzi con il 48,7%. A Vercelli, il candidato del centrodestra Carlo Riva Vercellotti ha battuto, all’ultimo voto, il candidato del centrosinistra,Luigi Bobba. A Macerata, invece, vince il candidato del centrosinistra Antonio Pettinari che batte Franco Capponi. Successo analogo anche a Trieste dove il centrosinistra conferma Maria Teresa Bassa Poropat. Reggio Calabria, invece, resta al centrodestra che conferma Giuseppe Raffa (52,66%). A Mantova, invece, vince il centrosinistra con Alessandro Pastacci (52,2%)
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Il Commento di Gabriele Corona, presidente di Altrabenevento
“Pisapia è stato scelto con le primarie e poi sostenuto da tutto il centrosinistra. La sua vittoria è molto importante perchè accellera la crisi del PdL, ma quella di De Magistris è straordinaria. Fu proposto da un’area politica di movimento nella primavera del 2010. La sua candidatura fu ipotizzata per la prima volta nel corso di un confronto pubblico con Nichi Vendola a Napoli a luglio 2010. Agli inizi metà di IdV non vedeva bene la sua cadidatura, ma poi, dopo l’imbroglio delle primarie annullate, il partito di Di Pietro lo ha candidato, ma SEL non lo ha sostenuto. Gli stessi dirigenti regionali di Vendola che a Benevento hanno voluto l’accordo con Fausto Pepe e Del Basso De Caro senza le primarie e senza alcuna valutazione sull’operato della amministrazione uscente, a Napoli hanno fatto accordi con il PD per sostenere Morcone che non è arrivato neppure al ballottaggio. Luigi De Magistris ha avuto coraggio, e non ha voluto fare accordi con il PD convinto che il rinnovamento è possibile ma agli elettori va presentata una proposta coerente, anche in contrapposizione alle nomenclature del centrosinistra. Bravo Luigi! Gli elettori napoletani hanno mostrato maturità e non si sono fatti abbindolare dalla solita accusa di “giustizialismo” rivolta all’ex PM e ai suoi sostenitori. ORA anche a Benevento diversi esponenti del centrosinistra tenteranno di rivendicare il risultato positivo di Napoli, che però è una scoppola nettissima al sistema dei partiti. ORA è più facile anche a Benevento dimostrare che i potentati politico-affaristici non sono invincibili.”