La Procura della Repubblica contesta diversi reati a 14 persone per l’ipermercato Zamparini. I commenti di Damiano e Mastella
Stampa questo articoloInchiesta Zamparini, chiuse le indagini preliminari. Aldo Damiano: ‘Finalmente potrò esporre le mie ragioni’
In merito all’inchiesta della Procura di Benevento sull’apertura, avvenuta nel 2006, del centro commerciale ‘I Sanniti’, l’ex assessore comunale Aldo Damiano rende noto di aver ricevuto stamane l’avviso di chiusura delle indagini preliminari. Lo fa con serenità anche perché “avrò finalmente la possibilità di esporre le mie ragioni in merito alle contestazioni di cui sono destinatario”.
Com’è noto, l’inchiesta riguarda 14 indagati, tra cui amministratori, tecnici e Maurizio Zamparini, primo motore del centro commerciale. Secondo l’accusa, non sarebbe stata rispettata la normativa urbanistica vigente. Il Pm che procede, Antonio Clemente, aveva chiesto nei confronti di Damiano e Zamparini l’adozione della misura cautelare degli arresti domiciliari, ma il Gip gliel’ ha negata la scorsa estate. Il Pm ha fatto ricorso al Tribunale del Riesame ma pure tale organo ha ritenuto non sussistenti i presupposti per il provvedimento cautelare.
Recentemente, nei confronti del solo Zamparini, la Cassazione ha accolto il ricorso del Pm Clemente, disponendo il rinvio degli atti al Tribunale del Riesame di Benevento per procedere a valutare quali beni possono essere sequestrati allo stesso Zamparini,
Di seguito, la nota integrale di Aldo Damiano.
“Oggi, il PM della Procura della Repubblica di Benevento, dott. Antonio Clemente, ha notificato a me ed ad altri 13 indagati avviso di chiusura delle indagini preliminari relative all’apertura del centro commerciale I Sanniti.
La vicenda in parola, protrattasi negli anni (circa 5), ha consentito attacchi indiscriminati da parte di personaggi che non hanno esitato un attimo a mettere in piedi un’azione di killeraggio attraverso il compimento di atti calunniosi diretti a colpire chi come me non si è mai prestato ad assecondare nessun tipo di pressione e di strumentalizzazione, in questi lunghi anni di amministrazione del bene comune. Chiaramente per costoro sono sempre stato e resto un personaggio scomodo!
Ciò premesso, non posso che apprendere con soddisfazione dell’avviso della conclusione delle indagini preliminari poiché avrò finalmente la possibilità di esporre le mie ragioni in merito alle contestazioni di cui sono destinatario, ribadendo che nessuna pressione politica da parte dei vertici del partito a cui appartenevo è mai stata esercitata nei miei riguardi.
Invero quanto detto è già stato oggetto di diverse decisioni da parte della Magistratura preposta che ha verificato la correttezza del mio operato statuendo sulla inesistenza di ogni addebito nei miei riguardi. Poiché i presupposti e le motivazioni oggi addotte nulla hanno di nuovo o di differente rispetto a quelle già vagliate da precedenti giudici e di fatto già rese pubbliche, avutesi sui medesimi accadimenti, sono sereno e confido nel buon operato di chi è chiamato a pronunciarsi sulla correttezza delle mie azioni”.
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Gazzetta di Benevento, 15-04-2011
Clemente MASTELLA: Sono esterrefatto per essere stato coinvolto dalla Procura, assieme a mia moglie, nella vicenda Zamparini
Non siamo mai intervenuti per sollecitare l’apertura del centro commerciale in assenza e/o in violazione delle condizioni previste dalle leggi! I 50mila euro elargiti ad Iside Nova era una liberalità per l’attuazione dei fini statutari
In merito alla notifica, in data odierna, degli atti di conclusione delle indagini preliminari da parte del Pm della Procura di Benevento, Antonio Clemente, nell’ambito del procedimento che ha per oggetto la vicenda relativa alla realizzazione e successiva apertura della struttura commerciale “I Sanniti”, il leader dei Popolari per il Sud/Udeur, Clemente MASTELLA (foto), ha inviato una nota in cui si è detto “esterrefatto” per il coinvolgimento suo e di sua moglie, nell’ambito di uno dei capi contestati, in una ipotesi di presunta corruzione in concorso con Maurizio Zamparini ed Aldo Damano.
“Né io né mia moglie – ha spiegato MASTELLA – siamo mai intervenuti sul sindaco e su altri funzionari pubblici per sollecitare l’apertura del centro commerciale in assenza e/o in violazione delle condizioni previste dalla legge! L’imprenditore Maurizio Zamparini in data 4 giugno 2007 ha elargito una somma di euro 50mila a favore dell’Associazione Iside Nova quale liberalità per l’attuazione di fini statutari.
La somma veniva utilizzata come contributo per la realizzazione della manifestazione “Quattro Notti e più di Luna Piena”, edizione 2007, della quale usufruiva tutta la cittadinanza beneventana, unitamente ad altre migliaia di visitatori esterni alla città.
La somma veniva trasferita a mezzo bonifico bancario e regolarmente riportata nella contabilità dell’Associazione!
Per tale elargizione effettuata, in proporzione alla proprie possibilità, dall’imprenditore Zamparini alla cittadinanza di Benevento, evidentemente per fini pubblicitari, l’Associazione ringraziava lo stesso pubblicamente”.
“In casi come questi – ha continuato MASTELLA – a ridosso delle elezioni (in cui peraltro sono candidato), altri, con malizia, avrebbero certamente evidenziato la coincidenza della notifica come non casuale.
Ma da ex ministro della Giustizia ho il dovere, istituzionale, di scacciare anche solo il pensiero di una possibile voluta tempestività dell’atto di notifica, sorridendo di fronte a chi vorrebbe farmi giudicare con sospetto la coincidenza e la temporalità dell’avvenimento.
Come pure, da ex ministro della Giustizia, ritengo di non dover collegare l’atto alla circostanza che è stato prodotto dallo stesso Pm verso cui, da tempo, ho presentato un esposto documentato e circostanziato agli organi giurisdizionali.
Da ex ministro della Giustizia ho il dovere di non collegare l’avvenimento odierno alla circostanza che a suo tempo ho avanzato una richiesta di risarcimento danni nei confronti di strettissimi familiari del mio pubblico accusatore.
Tornando al fatto in sé, ancora una volta, mi recherò spontaneamente davanti al giudice naturale e dimostrerò la mia piena e completa estraneità ai fatti.
Verrà fuori in maniera evidente, ad esempio, che io non ho mai incontrato l’imprenditore Zamparini.
Mai, né ad agosto, né a settembre.
Si chiarirà che la presunta delibera illegittima fu assunta dal sindaco e dagli assessori, rappresentanti di diverse forze politiche, e che la stessa delibera fu un atto collegiale, non monocratico”.
“Resta – ha concluso – comunque l’amarezza per questo ennesimo ingiusto coinvolgimento. E’ davvero incredibile. Non mi spiego le ragioni. O forse dovrei comprenderle benissimo.
Comunque, mi sforzo di scacciare ogni sospetto e continuo ad avere fiducia nel giudice competente che, alla prima verifica, potrà di sicuro accertare la vera verità”.