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L’assessore Aldo Damiano condannato per aver diffamato il responsabile dell’Ufficio di Vigilanza Edilizia.

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SLAI COBAS – comunicato del 30 marzo 2011

Il giudice del Tribunale di Benevento, dott.ssa Silvana Clemente , ha condannato ieri l’assessore del Comune di Benevento, Aldo Damiano, per diffamazione nei confronti di Luigi Panella, dipendente dell’Ente e responsabile del Servizio di Vigilanza Edilizia, che si è costituito Parte Civile con l’assistenza dall’avv. Nunzio Gagliotti.

I fatti imputati al Damiano risalgono al 2007 quando egli era assessore all’Urbanistica e con diverse comunicazioni scritte e dichiarazioni pubbliche contestò a Panella presunte inadempienze ed omissioni.

In modo particolare nel corso del Consiglio Comunale del 30 maggio 2007, Damiano dichiarò che Panella “in modo alquanto inusuale” aveva addotto “motivazioni ed argomentazioni poco chiare” per non procedere all’abbattimento dei capannoni abusivi realizzati da Maurizio Zamparini nell’area Parco di via Valfortore.

In realtà proprio Luigi Panella nella qualità di Responsabile dell’Ufficio Vigilanza Edilizia, aveva più volte denunciato gli abusi dell’imprenditore friulano predisponendo le ordinanze di sospensione dei lavori e abbattimento degli edifici privi di concessione edilizia, ma l’amministrazione di centrodestra e successivamente quella di centrosinistra, hanno firmato due accordi con Zamparini nel 2005 e nel 2006 rinunciando alla possibilità di procedere all’abbattimento in danno dei tre capannoni perché l’imprenditore si era impegnato a rimuoverli volontariamente.

Secondo Panella, a seguito di quegli accordi il Comune avrebbe potuto solo ricorrere al TAR per obbligare Zamparini ad abbattere i tre edifici, ma Damiano, tra i maggiori sostenitori dell’accordo con l’imprenditore ad ottobre 2006 per la apertura dell’Ipermercato nonostante le numerose anomalie ed illegittimità, non volle procedere con la efficacia azione presso il Tribunale Amministrativo. L’assessore preferì continuare ad insistere nel chiedere che fosse preparata la ordinanza di abbattimento dei capannoni da parte del Comune, attribuendo a Panella la responsabilità di non voler procedere in tal senso. Per questo motivo nell’estate del 2007 fu nominato un nuovo Responsabile del Procedimento, ma quella ordinanza non fu comunque preparata e il Damiano non la richiese più. Dopo oltre un anno, fu il nuovo dirigente del Settore Urbanistica, l’avv. Nazzareno Lanni ad accogliere la tesi di Panella e a proporre ricorso ad TAR per imporre all’imprenditore friulano di rispettare gli accordi ed abbattere direttamente i tre capannoni. Il Tribunale Amministrativo recentemente ha proprio sentenziato in tal senso.

Al termine del Processo Penale concluso ieri, il giudice monocratico, dott.ssa Silvana Clemente, ha riconosciuto Aldo Damiano responsabile del reato di cui all’art. 595 codice penale (Diffamazione) e lo ha condannato al pagamento di una multa di 850 euro, al pagamento delle spese processuali, al rimborso delle spese legali per la parte civile e ad una provvisionale di 3.000 euro a favore di Luigi Panella in attesa che in separata sede sia calcolato l’ammontare del risarcimento danni che l’assessore deve pagare al dipendente comunale.

Per il coordinamento provinciale – Alberto Zollo e Gabriele Corona

SCARICA DOCUMENTI:

La querela di Panella a Damiano

Integrazione querela di Panella a Damiano

Rinvio a giudizio

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