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Alloggi via Galanti, perchè Damiano dimentica le sentenze contro la CON.CA. ?

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Da Il Mattino del 3 dicembre 2010

La decisione del Collegio arbitrale sulla controversia tra Comune di Benevento e ditta CON.CA. per la mancata realizzazione del Piano di Recupero di via Galanti, fa discutere non solo per l’ammontare del risarcimento danni che l’Ente dovrebbe pagare alla ditta napoletana, due milioni e ottocentomila euro, ma anche per il commento dell’assessore Aldo Damiano. Egli ritiene che la responsabilità di tale decisione che penalizza fortemente le casse comunali, sia da attribuire al sindaco Fausto Pepe il quale non volle sottoscrivere l’accordo con la CON.CA. che proprio Damiano propose quando era assessore all’Urbanistica, perché diede ascolto “ai soliti giustizialisti”. Considerato che Altrabenevento ha denunciato più volte, dal 2005, la mancata riqualificazione dell’area di via Galanti lamentando il comportamento contraddittorio degli amministratori comunali attuali e dei precedenti, un commento al lodo arbitrale e alle affermazioni di Damiano si impone. Va innanzitutto ricordato che il Consiglio Comunale a novembre 2008 ratificò l’atto di decadenza della convenzione urbanistica tra Comune e Con.Ca. per le ripetute inadempienze della ditta e cioè: la mancata realizzazione degli alloggi previsti dal progetto nei tempi stabiliti; la mancata realizzazione delle opere di urbanizzazione (strade con impianti fognari e di pubblica illuminazione, parcheggi e verde pubblico); la costruzione di un quinto piano non autorizzato sui lotti C-D-E-F-G ed H; la presentazione di polizze fideiussorie false o inefficaci; la vendita degli alloggi a prezzi superiori a quelli stabiliti per convenzione; la promessa vendita di 12 alloggi a 24 famiglie. A seguito di tale decisione, il Comune avrebbe dovuto acquisire il possesso del cantiere dell’edificio lotto C-D non completato, pagando alla CON.CA. il valore del bene con i soldi che l’Ente avrebbe dovuto ricevere dalla assicurazione. La polizza, però, è inefficace perchè emessa nel 2005 da un intermediario finanziario che nel 2007 è stato cancellato dall’apposito albo. Il fatto era noto all’assessore Damiano, già nel 2007, ma il settore Urbanistica allora non si attivò con decisione per la sostituzione della fideiussione ed anche per questo motivo la decisione del Consiglio Comunale non ha prodotto alcun effetto e l’amministrazione comunale non ha acquisito il cantiere del lotto C-D. Contestualmente, però, l’amministrazione comunale accoglieva la richiesta di lodo arbitrale nominando anche un proprio rappresentate nel collegio il quale, a quanto si legge, avrebbe condiviso le argomentazioni davvero incredibili con le quali si rigettano le contestazioni dell’Ente riconoscendo, addirittura, un milionario risarcimento danni alla CON.CA. Dalla lettura del provvedimento si evince che il collegio arbitrale, al quale non tocca entrare nel merito di competenze assegnate ai giudici amministrativi, ha persino stabilito che non esisterebbero abusi edilizi, contrariamente a quanto stabilito da almeno cinque sentenze di TAR e Consiglio di Stato. Il collegio arbitrale ha pure ritenuto che fosse legittima la pretesa di maggiori costi a carico degli acquirenti degli alloggi, contrariamente a quanto stabilito da tre sentenze del giudici civile di Benevento. Altre sorprendenti decisioni del lodo arbitrale saranno oggetto di una nuova edizione del Dossier di Altrabenevento su via Galanti, ma ora ci preme chiedere all’assessore Damiano: come mai commenta favorevolmente la decisione del collegio arbitrale che condanna il Comune e non ha mai commentato le decisioni dei giudici civili ed amministrativi che hanno finora dato torto alla CON.CA? Perché l’assessore non ha mai commentato la decisione della Procura della Repubblica e del Giudice per le Udienze preliminari che hanno rinviato a giudizio l’amministratore della CON.CA. per quegli abusi edilizi che il lodo arbitrale ritiene inesistenti ? Altrabenevento- il presidente , Gabriele Corona

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