Altrabenevento insiste: per bloccare la Luminosa bisogna revocare la autorizzazione per l’uso del depuratore del Consorzio ASI
Stampa questo articoloDichiarazione a Il Mattino- 29 ottobre 2010
Probabilmente entro la fine di dicembre, sarà convocata dal Ministero dello Sviluppo Economico la Conferenza dei servizi per il rilascio della autorizzazione alla costruzione della Centrale a Turbogas della potenza di 385 mega watt in località Ponte Valentino, nel comune di Benevento. La Giunta della Regione Campania ha recentemente deliberato il suo parere favorevole che però contrasta con la stessa programmazione regionale che non prevede affatto una centrale termoelettrica nel sannio. Rimangono quindi tutt’ora valide le ragioni di opposizione a quell’impianto che Altrabenevento, a volte anche in solitudine, ha continuato ad affermare in tutte le sedi competenti da oltre due anni: la centrale serve per produrre energia elettrica destinate ad altre province; l’impianto è fortemente inquinate perché collocato in una zona caratterizzata da forte stagnazione dell’aria; la Valutazione di Impatto Ambientale impone la fornitura di calore vapore alle aziende del posto che però sono già dotati di autonomi impianti di riscaldamento; i terreni sui quali si dovrebbe realizzare il metanodotto lungo 5 chilometri tra Benevento e Pietrelcina sono estremamente franosi; il progetto presentato dalla Luminosa non prevede la costruzione del depuratore, indispensabile per il tipo di impianto proposto. Su quest’ultima questione vorrei sollecitare l’attenzione dei parlamentari, dei consiglieri regionali e degli amministratori locali che domani mattina si riuniranno a palazzo Mosti per verificare se è possibile concordare, in extremis, alcune azioni comuni per opporsi efficacemente alla turbogas.
Segnalo, soprattutto, che il Consorzio ASI, dopo le nostre proteste ed a seguito di formali richieste avanzate dalla Provincia e dal Comune di Benevento, nel 2009 ha revocato la assegnazione del lotto di terreno alla confluenza dei fiumi Tammaro e Calore, sul quale la Luminosa vorrebbe costruire l’impianto, perché ricade nel corridoio ecologico previsto dal Piano Territoriale Regionale. Il Consorzio, però, non ha ancora provveduto, stranamente, a revocare la autorizzazione concessa alla Luminosa per la utilizzazione del depuratore consortile, costruito con i fondi della Regione Campania e che, almeno in parte, potrebbe essere utilizzato dal Comune di Benevento e dalla Gesesa per depurare i reflui fognari della città.
Approfitto per ricordare che il Consorzio ASI, costituito dalla Provincia, dal Comune di Benevento e dalla Camera del Commercio, è stato commissariato nel 2006 e pertanto, ancora oggi le decisione le assume solo il dott. Diasco, funzionario dell’assessorato regionale allo Sviluppo Economico, lo stesso al quale fanno capo i dirigenti Califano e Polizio i quali hanno firmato il parere favorevole alla Luminosa. Il commissariamento dell’ASI doveva durare solo sei mesi, cioè il tempo necessario per redigere il nuovo statuto, ed invece dura da quattro anni. Quando si decidono la Provincia, il Comune di Benevento e la Camera del Commercio ad autoconvocare la assemblea dei soci per riappropriarsi del Consorzio di sviluppo industriale di Ponte Valentino e revocare tutte le autorizzazioni rilasciate alla Luminosa?
Il presidente – Gabriele Corona