L’indagine della magistratura sullo scandalo dei concorsi a Napoli, coinvolge anche la società che si è occupata del concorso AMTS.
Stampa questo articoloDa Cronache di Napoli, di Ciro Crescentini
Parentopoli, verifiche su agenzie interinali
2 settembre 2010
Nuove rivelazioni sulle assunzioni pilotate nelle 23 aziende partecipate del comune di Napoli. L’inchiesta aperta dalla magistratura napoletana coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco e dal pm Giancarlo Novelli nelle prossime ore riserverà molte sorprese. Sarebbero pronti decine di avvisi di garanzia e non si escludono misure cautelari. La magistratura partenopea è particolarmente concentrata sui metodi adottati nella selezione del personale. Metodi ‘scientifici’ di lottizzazione dei posti di lavoro che aggirano le leggi vigenti. L’incremento del personale in Napoli Sociale, Arin, Napoli Servizi, Anm, Napoli Park ha alimentato una vera e propria parentopoli. E, spesso le ‘assunzioni pilotate’ vengono ‘legalizzate’ con l’utilizzo di alcune agenzie interinali o di ricerca del personale. Le agenzie Staff Studio e Praxi sono state molte volte contattate dalle partecipate comunali per assumere personale – racconta un dirigente comunale. Qualche esempio? I tre coordinatori assunti dalla azienda partecipata comunale Napoli Sociale sarebbero stati assunti in modo rocambolesco. In piena estate del 2008, viene pubblicato sul sito internet dell’agenzia Studio Staff che ha la sede in Via Bracco (trecento metri da Palazzo San Giacomo) una ‘ricerca di personale’. Una giovane azienda napoletana il cui core business è nel settore dei servizi – si leggeva nell’avviso – ci ha incaricato di ricercare figure professionali da inserire per potenziamento della propria struttura organizzativa. Staff Studio ricercava ‘un responsabile amministrativo, con età orientativa di 35 anni laureato in discipline economiche in possesso di una pregressa esperienza maturata presso un’azienda di servizi’. L’agenzia, inoltre, era pronta a selezionare dei ‘coordinatori di servizi alle persone’ ai quali affidare il coordinamento degli operatori impegnati ‘nell’assistenza ai disabili presso gli istituti scolastici’ in possesso della laurea in sociologia, psicologia, pedagogia, giurisprudenza, educazione professionale. Gli interessati dovevano presentare le domande esclusivamente via internet all’indirizzo lavoro.studiostaffnapoli.it. Stranamente non erano indicati i termini per la presentazione delle domande. Era un bando senza termini di presentazione perché chi era destinato ad essere assunto non si era ancora laureato? Significativa la nota del 15 ottobre del 2008 protocollo numero 433 inviata dal consigliere comunale socialista Carmine Simeone al sindaco Rosa Russo Iervolino, all’assessore Giulio Riccio e al presidente di Napoli Sociale. Simeone esigeva chiarezza. Perché l’avviso non è stato pubblicato sui giornali? – chiedeva il consigliere comunale. La risposta non è mai pervenuta. Nel frattempo, qualche mese dopo furono assunti tre coordinatori: Maria Rosaria Longobardi figlia di Amalia Murolo coordinatrice del consorzio Gesco; Marina Migliaccio nuora del segretario regionale della Uil Antonio Borriello e Maurizio Ponticelli vicino a Sinistra e libertà, il partito dell’assessore alle politiche sociali Giulio Riccio