Lo scandalo del concorso AMTS su Repubblica
Stampa questo articoloDa Repubblica — 16 settembre 2010
Azienda di trasporti Amts, le famiglie salgono a bordo
FIGLI di funzionari dell’ azienda, parenti e affini di dirigenti comunali. C’ è un intero album di famiglia nei primi posti della graduatoria finale del concorso pubblico tenuto a Benevento all’ inizio dell’ estate dalla Amts, l’ azienda locale di trasporti. Una lista sospetta che ha suscitato inevitabili polemiche da parte di sindacati e opposizione, che nella procedura adottata per l’ assunzione a tempo indeterminato di impiegati amministrativi qualificati hanno visto più di un punto oscuro. Inutile il tentativo compiuto in extremis dal sindaco della amministrazione di centrosinistra, Fausto Pepe, che – pur insistendo sulla correttezza dell’ intera procedura – ha chiesto all’ Amts di annullare il concorso «nell’ interesse di tutti». La polemica è montata di giorno in giorno, fino a suscitare l’ intervento della magistratura. Lunedì, su mandato del sostituto procuratore della Repubblica Antonio Clemente, la Guardia di finanza ha effettuato un blitz nella sede dell’ azienda di trasporti, sequestrando tutti gli atti relativi al concorso, dalla scelta degli addetti alla selezione degli aspiranti fino alle modalità della selezione. La stessa procura beneventana ha poi inviato un avviso di garanzia e indagato per abuso di ufficio in concorso il presidente dell’ Amts, l’ ex assessore comunale Claudio Mosè Principe, che fino all’ ultimo si è oppostoa ogni ipotesi di annullamento, ribadendo la piena conformità del concorso alle norme vigenti. Secondo l’ associazione Altrabenevento, uno delle primi soggetti a sollevare il caso, oltre alla questione “parentopoli,” c’ è il fatto che l’ Amts non ha dato garantito un’ adeguata pubblicità del concorso e non ha nominato una apposita commissione, affidando la selezione esclusivamente a una ditta specializzata, la napoletana Studio Staff. Il Pdl attacca, parlando di «situazione quantomeno sospetta» e di «questione morale dai risvolti inquietanti». E ieri sera il centrodestra ha presentato una mozione che potrebbe ottenere il sostegno anche di una parte del centrosinistra, in cui si chiede la destituzione del consiglio di amministrazione dell’ Amts. Critiche pesanti al sindaco Pepe sono arrivate anche da alcuni alleati. Come il Pd, che ha sottolineato che le presunte irregolarità comportano, oltre a rischi sul piano formale, anche un alto prezzo in termini politici. Il tutto a pochi mesi dalle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale. – CARLO MARIA MIELE