Piattaforma Logistica: attenzione alle pretese dei Consorzi della Lega Coop. Per IKEA un'altra soluzione.
Stampa questo articoloDa Il Quaderno.it 23/05/2009
Logistica: il Comune su quei soldi ha sbagliato. Ora non segua le mire dei Consorzi
Gabriele Corona, presidente dell’associazione ambientalista Altrabenevento, interviene sulla vicenda della Piattaforma Logistica e sul tribolato studio di fattibilità per relaizzarla, evidenziata dall’inchiesta el Quaderno. Egli ripercorre la nascita dell’ipotesi, sostenendo che il Comune non doveva prendere i soldi dai Consorzi per fare lo studio di tattibilità, né doveva spenderli come ha fatto per le convenzioni. Per Corona, i Consorzi hanno tutto l’interesse a costruire quanto più è possibile, anche perché questo è il loro mestiere. Da qui l’impasse creatasi e il blocco dell’iniziativa, perché ora la questione più importante è definire i contenuti dell’Accordo di Programma che si dovrà firmare, quando sarà terminata la fase istruttoria avviata con lo studio di fattibilità. Corona, poi, individua una soluzione diversa per l’eventuale installazione di una logistica per il gruppo Ikea e chiede, a sua volta, ai protagonisti della vicenda di uscire allo scoperto e di parlare chiaramente.
Di seguito il testo integrale inviatoci da Gabriele Corona.
“Con un bell’esempio di ‘giornalismo di inchiesta’, il Quaderno ha svelato i nomi dei consulenti designati dal Comune di Benevento per lo studio di fattibilità della Piattaforma Logistica e pagati con i fondi versati dai consorzi Toscano Costruzioni ed Etruria, promotori dell’iniziativa.
Ai consulenti ha fatto allusione il consigliere comunale del PDL Nicola Boccalone il quale, con il linguaggio criptato solito, è intervenuto sulla stampa, recentemente, per denunciare le nomine di ‘amici e familiari’, ma senza fare nomi pur avendo a disposizione tutti gli atti relativi. Bene ha fatto, quindi, il Quaderno a pubblicare la lista dei consulenti con i compensi e i rispettivi incarichi, già contenuti in atti pubblici, soprattutto per richiamare la necessità del confronto politico chiaro senza il ricorso ai messaggi cifrati a mezzo stampa, tra maggioranza ed opposizione.
Accogliendo l’invito al dibattito della redazione del portale beneventano, ricordo che il comportamento di questa Amministrazione che ha vergognosamente abusato della possibilità di nomine dei consulenti con procedure misteriose, è già stato più volte decisamente censurato dallo Slai Cobas e dalla associazione Punto a Sinistra, mentre Altrabenevento è intervenuta soprattutto nel merito del progetto di Piattaforma Logistica.
In modo particolare, nel corso della recente consultazione del Comune con i diversi attori sociali, ho ricordato che l’idea di realizzare nelle contrade Olivola e Roseto una area per lo stoccaggio delle merci, non era nel programma elettorale della coalizione di centrosinistra ed è stata partorita fuori da questa città e da questa Amministrazione. La proposta è stata infatti formulata dai consorzi CTC ed Etruria, politicamente sostenuti dall’onorevole Costantino Boffa, che hanno assicurato di essere capaci di attivare un miliardo di euro di investimenti privati di Ikea ed altri grandi operatori economici, per realizzare capannoni per ospitare merci su un’area enorme (460 ettari).
Naturalmente a fronte di questi presunti investimenti privati, i promotori ritengono necessari 250 milioni di soldi pubblici di Regione e Governo, per costruire un nuovo tratto ferroviario capace di sopportare 6 treni speciali al giorno, nuove strade per far circolare 1.000 camion al giorno e altre opere di urbanizzazioni. Naturalmente i due Consorzi della Lega delle Cooperative hanno insistito nel sostenere la bontà della proposta ipotizzando molti posti di lavoro, come hanno fatto per pretendere l’apertura dell’Ipermercato Zamparini, nonostante le paventate (non così nel testo originale, NDR) illegittimità oggi oggetto del processo in corso.
I Consorzi Toscano Costruzioni ed Etruria, per facilitare la definizione dello studio di fattibilità da parte del Comune, hanno versato all’Ente circa 1 milione di euro che l’Amministrazione di Palazzo Mosti ha accettato, commettendo un grave errore, senza neppure comprendere bene quali fossero le aspettative dei finanziatori. E’ evidente, infatti, che le due imprese proponenti si occupano di costruzioni e non di logistica delle merci, e pertanto si aspettano di costruire qualcosa. Cosa?
Siccome finora l’unico investitore privato che sembra abbia manifestato interesse per la sua collocazione a Benevento è Ikea si capisce che i Consorzi CTC ed Etruria non si vogliano limitare alla costruzione dei capannoni per lo stoccaggio delle merci.
Come chiarisce lo stesso onorevole Boffa, nell’intervento odierno sul Quaderno, è proprio il rapporto tra Comune e Consorzi, il loro ruolo per la realizzazione delle opere di urbanizzazioni con fondi pubblici, l’oggetto vero del contendere. Si comprende, pertanto che la discussione tra Amministrazione Comunale e Consorzi non è lo studio di fattibilità ma la bozza di Accordo di Programma tra Regione, Comune e imprenditori privati.
Da qualche mese è partita una campagna di pressione sul Comune che si potrebbe così sintetizzare: hai preso i soldi, li hai utilizzati per i consulenti che volevi tu, ora devi approvare lo Studio di fattibilità e andare avanti senza tentennamenti.
Naturalmente noi che pur riteniamo che il Comune abbia sbagliato a prendere quei soldi, non ci aggiungiamo al coro di quanti oggi vorrebbero che l’Amministrazione continui a commettere errori. Abbiamo infatti già spiegato abbondantemente perché siamo nettamente contrari a quel progetto e abbiamo indicato per Ikea un’altra possibile localizzazione nell’area Asi di Ponte Valentino su lotti già urbanizzati e disponibili, vicino alla stazione ferroviaria esistente e funzionante.
E’ necessario, a questo punto che tutti i soggetti coinvolti, compreso i Consorzi che hanno già aperto a Benevento una sede operativa, accogliendo l’invito a parlare chiaro formulato dal Quaderno, spieghino alla città su cosa stanno discutendo e quali aspettative ritengono di aver maturato.
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