Denaro clan Amato-Pagano riciclato attraverso il Principato Monaco
Stampa questo articoloVirgilio Notizie del 19-05-2009
Conti cifrati e una finanziaria fittizia a Panama
I beni sequestrati al clan Amato-Pagano, per un valore di 5 milioni di euro, riguardano società, conti correnti e terreni che si trovano in Italia, in Spagna (soprattutto a Malaga e Barcellona) e nel Principato di Monaco, in particolare nella città di Montecarlo. E proprio il piccolo reame dei Grimaldi che costituisce una vera e propria novità nell’ambito delle indagini sulla camorra. E’ stato, infatti, accertato che nella Banca Monegasca di Gestione di Montecarlo, la stessa utilizzata anche dai reali, sono stati depositati oltre 3 milioni di euro grazie ad abili operatori del settore come i fratelli Michele, Vincenzo e Antonio Orabona, Gaetano Pezzella, Salvatore Barbato, Riccardo Fusari e Ciro Uzzi. Nel Principato di Monaco, infatti, erano stati accesi rapporti bancari intestati a Pezzella, Orabona e a Elmelinda Pagano, moglie del capoclan Raffaele Amato, con la possibilità di conti ‘cifrati’ o meglio grazie a posizioni fiduciarie. Ed è stato proprio risalendo ai movimenti bancari dei conti correnti di Elmelinda Pagano e della sorella Rosaria che si è riusciti a scoprire tutte le ‘scatole cinesi’ che avevano come ‘schermo’ anche una finanziaria localizzata a Panama. Il gip partenopeo ha disposto il sequestro della società ‘Castropesca’ di Mugnano; un conto corrente presso la Banca di Roma di Mugnano intestato a Castrese Mangiabili; un conto corrente intestato ad Antonio Orabona aperto presso la Banca di Roma nella filiale di Napoli Secondigliano; la società ‘Italia salumi’ di Gaetano Pezzella con sede a Casavatore; la cooperativa sociale ‘Acquamarina’ con sede a Villa Literno; la ‘Partenoship’ di Giovanni Passaro con sede a Castellammare di Stabia e la ‘Max abbigliamento’ di Massimiliano Vinciguerra a Napoli. All’estero, invece, sequestro per’La mer vacanze immobiliare sl’ di Barcellona e diversi terreni localizzati a Malaga, sempre in Spagna.