Camorra e calcestruzzo.
Stampa questo articoloDa Il Mattino.it (27 aprile)
Napoli, clan sequestrò un assessore
per imporre appalti e pizzo: 20 arresti
Un grande business: il racket sul cemento nei cantieri
Nella banda un sergente dell’Esercito: partecipò a due rapine.
Venti camorristi sono stati arrestati questa mattina dagli agenti della Dia di Napoli su ordine dei pm della Direzione distrettuale antimafia. La Dia ha sgominato il clan capeggiato da Antonio Giuliano detto «’o Savariello» attivo a Poggio Marino, Terzigno, Trecase, e nel Comune salernitano di Scafati.
La Dia ha sequestrato beni per 10 milioni di euro. Le indagini sono scattate a seguito del sequestro dell’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Poggio Marino, prelevato da camorristi e portato al cospetto del capolcan latitante Giuliano che gli impose di comunicare alla cosca i nomi di tutte le ditte aggiudicatrici degli appalti pubblici.
A queste ditte il clan Giuliano imponeva l’aquisto del calcestruzzo della ditta «Stella Calcestruzzo srl», sequestrata nel corso dell’operazione denominata «Gusto», che imponeva un sovraprezzo di due euro al metro cubo come tangente a favore della banda Giuliano.
Arrestato anche un sergente maggiore dell’Esercito, Gaetano Caruso, di 46 anni, di stanza al X Reggimento Manovra a Persano (Salerno). Secondo l’accusa avrebbe partecipato a due rapine in banca, una delle quali sventata, nel 2007 ai danni del Monte dei Paschi di Siena di Eboli (Salerno) ed alla Banca Carime di Brienza (Potenza