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Rai "punisce" Santoro e sospende Vauro. Il giornalista: "E' una grave censura"

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berlusconi-vespaDa Repubblica.it del 15 aprile 2009.

Il direttore generale: “Nella prossima puntata i doverosi riequilibri informativi”
Sabina Guzzanti sarà ad Annozero: “Domani sera facciamo casino”

ROMA – Viale Mazzini ha deciso. Santoro dovrà riparare, Vauro è sospeso perché una sua vignetta ha offeso le vittime e chi le piange. E’ quel che esce dalla riunione di oggi alla Rai, dopo le polemiche seguìte alla puntata di Annozero sul terremoto in Abruzzo. “Indegna” secondo Fini, “non da servizio pubblico” secondo Berlusconi, e poi via via giudizi analoghi da altre voci del Pdl nei giorni scorsi. Il provvedimento è in una lettera del direttore generale Mauro Masi.

Santoro, dalla prossima puntata (cioè domani), dovrà “attivare i necessari e doverosi riequilibri informativi specificatamente in ordine ai servizi andati in onda dall’Abruzzo”. Vauro, per ora, è sospeso solo per una puntata. Poi, la vicenda sarà affrontata mercoledì prossimo dal consiglio d’amministrazione della Rai.La vignetta di Vauro che ha motivato il provvedimento di sospensione è quella in cui si parla di “Aumento delle cubature. Dei cimiteri”, giudicata “gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico”.

Ma il giornalista non ci sta. E in una lettera al direttore generale respinge ogni addebito e chiede di soprassedere sulla sospensione di Vauro, “una censura che produce una grave ferita per il nostro pubblico e per l’immagine della Rai”.

L’attacco di Bruno Vespa . La giornata registra anche un botta e risposta fra Santoro e Bruno Vespa. Quest’ultimo, in una lettera a Giorgio Dell’Arti, autore e conduttore del programma di Radio1 Ultime da Babele, smentisce che Porta a porta sia prodotto da una società esterna. E precisa le differenze tra la sua posizione e quella di Santoro: “Se io avessi fatto programmi come i suoi, da tempo avrei dovuto abbandonare la Rai. Santoro risponde al direttore generale, io rispondo al direttore di rete. Lui ha tutta la redazione con contratto giornalistico, che ai miei non viene riconosciuto: tant’è che quando fanno causa alla Rai, la vincono, proprio grazie al confronto con la redazione di Santoro. Infine, quando io fui epurato dalla Rai mi fu ridotto lo stipendio, mentre Santoro – conclude Vespa – ha beneficiato di un risarcimento di milioni di euro”.

La replica. Santoro ha replicato sul sito di Annozero. “Dopo Fini, Berlusconi, Gasparri, Cicchitto e Carra, non poteva mancare Bruno Vespa – si legge – comprendiamo le ragioni per le quali a lui converrebbe che Annozero non esistesse ma noi siamo per il libero mercato. Se dovessimo inoltre giudicare la sua qualità giornalistica dalle false notizie e dalle considerazioni infondate che fa sui contratti in vigore nella nostra redazione, dovremmo dedurne che deve rifare l’esame. Invece continuiamo ad avere un certo rispetto delle sue capacità e lo invitiamo a venire da noi con i suoi redattori, in modo che ci possa essere un amichevole confronto sulle rispettive posizioni e sulla realtà delle cose. P.S. Non dimentichi di portare il suo contratto”. Risponde, ancora una volta, l’interlocutore: “Pronto a incontrarlo dove e quando vuole”.

La puntata di domani. Santoro si occuperà dell’Abruzzo anche nella puntata di domani di Annozero. La decisione era già stata presa, prima della richiesta di riequilibrio arrivata dalla Rai. Si parlerà della ricostruzione e del rischio di infiltrazioni mafiose nella gestione dei fondi. In collegamento dall’Aquila ci sarà Sandro Ruotolo. Tra gli ospiti, previsti Niccolò Ghedini del Pdl, Antonio Di Pietro, il giornalista del Sole24ore Mariano Maugeri e Titti Postiglione della Protezione civile. La satira – Vauro non ci sarà – è affidata a Sabina Guzzanti. Che dal suo sito chiama a raccolta tutti i fan di Vauro perché “più casino si fa, più gente dimostra sotto Viale Mazzini, più speranze abbiamo di riaverlo”. L’attrice sta preparando il pezzo per domani e anticipa: “Mi sa che stavolta sarò nel finale con una sorpresina. L’altra puntata l’ho saltata per ovvie ragioni”. Dal canto suo, Vauro, che si trova a San Pietroburgo, grida il suo “No alla censura! La satira è liberta!” sul suo sito sulla cui homepage ripropone la vignetta sul terremoto in Abruzzo.

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