La Provincia guida il fronte del NO alla Centrale di Ponte Valentino
Stampa questo articolo(Il Sannio quotidiano del 08-04-2009)
Centrale Luminosa: Il no di Provincia e Comune
La salvaguardia ambientale e della salute pubblica, la tutela paesaggistica e monumentale, la difesa delle prospettive di sviluppo economico. Sono le principali argomentazioni prodotte da Provincia e Comune di Benevento nei confronti del progetto della centrale termoelettrica ‘Luminosa’, la cui realizzazione è prevista nell’Area di Sviluppo Industriale di Ponte Valentino. Provincia e Comune hanno esplicitato ieri mattina le ragioni del ‘no’ alla centrale nel corso dell’incontro svoltosi presso il Ministero Ambiente nell’ambito dell’iter di Autorizzazione Integrata.
La Provincia era presente con l’assessore all’Ambiente, Gianluca Aceto, il Comune era rappresentato dal funzionario del settore Cultura, Pasquale Palmieri. Gli enti sanniti hanno sollevato eccezioni sulla localizzazione dell’impianto, previsto alla confluenza dei fiumi Tammaro e Calore in un’area di grande rilevanza archeologica dove sono già presenti emergenze di estremo interesse come la Via Appia e il Ponte Valentino. Il progetto ‘Luminosa’ potrebbe inoltre arrecare nocumento alla richiesta d’inserimento della Chiesa di Santa Sofia nella lista dei siti Patrimonio Mondiale Unesco, così come avrebbe un forte impatto ambientale dal punto di vista della produzione dei rumori e del PM 10 (polveri sottili), problematica che attanaglia il capoluogo sannita. Comune e Provincia hanno inoltre evidenziato come “la pianificazione della Regione e della stessa Provincia non contemplano un impianto di tale rilievo e struttura”, e Aceto ha evidenziato che la Provincia del resto è orientata allo sfruttamento delle fonti rinnovabili. “La Provincia – ha affermato l’assessore – conta di produrre in questo modo fino a 3.000 megawatt, quantità di energia più che bastevole per le esigenze delle zone interne, al punto che il surplus sarà ceduto per interventi di solidarietà”. Provincia e Comune hanno fatto ancora rilevare che la continuità della produzione di energia elettrica sarà garantita dalla realizzazione della centrale idroelettrica alimentata dalle acque della diga di Campolattaro, per la quale è pronto il progetto preliminare. Aceto ha fatto presente inoltre che “il progetto Luminosa non tiene conto dei “corridoi ecologici” individuati dal Piano territoriale regionale, né della realizzazione dell’area protetta nel Parco del fiume Sabato e del fiume Calore”. “L’intervento di Luminosa – ha aggiunto – priverebbe il Sannio di ogni caratterizzazione anche identitaria”. Tesi che come si ricorderà erano state espresse nei giorni scorsi anche dal presidente di Confindustria, Cosimo Rummo.
Comune e Provincia hanno quindi annunciato nel corso dei lavori che “saranno adottate iniziative congiunte, anche rispetto alla Regione, per far fronte all’ipotizzato insediamento”. Nelle prossime settimane la questione verrà affrontata dalla conferenza dei servizi che sarà convocata presso il Ministero dello Sviluppo economico, cui spetta il compito di rilasciare l’autorizzazione definitiva.