Corte dei Conti 3. Il Protocollo con il Ministro Brunetta per i controlli sugli Enti Locali
Stampa questo articolo( Da Preview - 10 Febbraio 2009 )
Roma – Questa mattina il Ministro per la Pubblica Amministrazione e per l’Innovazione Renato Brunetta e il Presidente della Corte dei Conti Tullio Lazzaro hanno firnato un protocollo d’intesa per lo scambio di informazioni tra la magistratura contabile e il SAeT, il Servizio Anticorruzione e Trasparenza.
L’accordo sottoscritto a Palazzo Vidoni prevede:
- attività di informazione da parte della Corte dei Conti su atti amministrativi ritenuti illegittimi, irregolarità delle procedure, prassi non conformi alla legge, disapplicazioni di normative, inefficacia e non economicità dell’azione amministrativa e qualunque altro elemento emerso anche nel controllo successivo sulla gestione del bilancio e del patrimonio delle amministrazioni pubbliche che la Corte stessa ritenga sintomatico di fenomeni di corruzione e di altri illeciti;
- informazione da parte della Corte dei Conti su riscontri effettuati a seguito di indagini specifiche che abbiano evidenziato un cattivo andamento della gestione amministrativa e anomalie di funzionamento che la Corte stessa ritenga sintomatiche di fenomeni di corruzione e di altri illeciti;
- informazione da parte del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione su elementi conoscitivi rilevanti ai fini dell’attività di controllo e di indagine della Corte dei Conti, emersi nell’attività istituzionale di prevenzione e contrasto del fenomeno della corruzione e di altri illeciti, con specifico riguardo all’attività di monitoraggio delle procedure contrattuali e di spesa ed all’accesso effettuato ai documenti amministrativi e alle banche dati delle pubbliche amministrazioni.
Questo accordo è un elemento centrale nella strategia tesa a rilevare elementi utili a individuare l’esistenza di fenomeni di corruzione e di altri illeciti da parte della Corte nello svolgimento dell’attività di controllo successivo sulla gestione del bilancio e del patrimonio delle amministrazioni pubbliche.
Il protocollo, coincide con la piena operatività del SAeT che nello scorso ottobre ha adottato il modello organizzativo dell’Hub&Spoke: una metafora organizzativa che letteralmente significa “mozzo di una ruota” (Hub) dal quale partono numerosi “raggi” (Spoke). La logica operativa è quella di utilizzare un piccolo nucleo di SAeT come “mozzo della ruota” e – attraverso convenzioni e accordi – mettere a sistema il know-how già esistente in altre strutture prevalentemente pubbliche. Proprio lungo questi raggi che collegheranno l’Hub (il SAeT) con gli Spoke (e cioè organizzazioni che, come la Corte, hanno altre missioni e funzioni) “viaggeranno” le informazioni utili a valorizzare e a sfruttare tutta la potenzialità di questa interconnessione in termini di lotta alla corruzione, così conseguendo il massimo del valore aggiunto con il minimo costo.
Fonte: www.innovazionepa.gov.it
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