Rifondazione Comunista:L’emergenza rifiuti per colpa del Comune
Stampa questo articoloSiamo alla solita emergenza rifiuti, ma questa volta il Comune di Benevento non può continuare a sostenere che le colpe sono della Regione, della Provincia, dei Sindacati o dei lavoratori dell’ASIA.
L’Amministrazione Comunale avrebbe dovuto e potuto risolvere il problema attivando la raccolta differenziata secco-umido, ma non l’ha fatto nonostante la tassa rifiuti sia ulteriormente salita.
Sull’argomento interviene il Partito della Rifondazione Comunista con un intervento interessante.
La colpa è sempre degli altri ma intanto la città è una discarica
Per l’ennesima volta siamo in piena emergenza rifiuti e come al solito i commenti dei rappresentanti delle istituzioni locali sono da “bar sport”. Le colpe si assegnano a turno, a Bassolino che se ne frega , alle popolazioni locali che non vogliono quella discarica o quel termovalorizzatore, all’ inciviltà della cittadinanza, addirittura ai sindacati dei lavoratori dell’Asia, ma la questione non è così superficiale come vogliono farci credere, come al solito sotto c’è un misto tra insipienza e cattiva coscienza.
Il primo interrogativo fondamentale da porsi è sul perché la raccolta viene sospesa, la risposta canonica dell’amministratore da bar sport recita: “perché non si sa dove portare l’immondizia”, la realtà invece è che non si sa dove portare questa immondizia.
E’ risaputo che la nostra produzione cittadina viene trasportata all’impianto di Casalduni dove dovrebbe essere vagliata e poi inviata nella parte secca (plastica, vetro, metallo,ecc) al termovalorizzatore di Acerra e nella parte umida (cibo e scarti dello stesso) ad impianti di compostaggio; ma è proprio qui che avviene l’inghippo, le due parti sono talmente contaminate tra loro che la vagliatura meccanica non funziona e le vasche dell’umido di Casalduni si intasano. Risultato : La città è una discarica.
Appurato questo, di chi è la colpa dell’immondizia per strada ?
Sono passati circa due anni da quando il Comune di Benevento ha dovuto accettare di fare sua la raccolta differenziata “Secco – Umido”, l’ha anche pubblicizzata, il problema come al solito è che non l’ha attivata.
La questione è incomprensibile.
Nei pressi della discarica di Piano Borea sono stoccati parecchi contenitori per la raccolta della frazione umida ancora imballati, è stato da parte del comune acceso un mutuo per la realizzazione di un capannone per la vagliatura della parte secca, cosi da poter dividere i materiali riutilizzabili da quelli per il CDR.
Perché questo spreco? Perché non far partire un progetto che comporterebbe oltretutto un risparmio economico non indifferente ai cittadini che si sono visti aumentata vertiginosamente la tassa rifiuti negli ultimi tre anni ? A chi conviene che il carrozzone della raccolta rifiuti costi 18 miliardi delle vecchie lire ai cittadini senza neanche risolvere il problema di una città che puzza, c’è del marcio in Danimarca diceva il poeta, ma anche a Benevento non si scherza.
Partito della Rifondazione Comunista – BN