Nella conferenza stampa del Comune, Altrabenevento contesta il sito e il progetto di depuratore.
Stampa questo articoloComunicato stampa del 14 marzo 2013
Oggi, nel corso della Conferenza Stampa del Comune di Benevento, Altrabenevento ha contestato le affermazioni del Sindaco a proposito del sito in cui è prevista la realizzazione dell’opera.
La località di Sant’Angelo a Piesco si trova infatti in zona alluvionabile, dove è vietata la costruzione di depuratori. L’Associazione ha sempre contestato il progetto di depuratore del Comune per le motivazioni che sono state da ultimo rappresentate in data 7/03/2013 con apposita diffida a sospendere la gara di appalto in corso e che saranno spiegate con una prossima conferenza stampa.
Ecco il testo della diffida:
Al Sindaco del Comune di Benevento - ing. Fausto Pepe
Al Dirigente OO.PP. del Comune di Benevento - ing. Isidoro Fucci
Oggetto: avviso di gara per la realizzazione dell’impianto di depurazione acque reflue città di Benevento- scadenza 8 marzo 2013;
L’associazione Altrabenevento, con riferimento al bando di gara di cui all’oggetto,
P R E M E S S O
1) che è in corso la gara per la realizzazione dell’impianto di depurazione acque reflue;
2) che sia nelle delibere di Giunta Comunale per l’ approvazione del progetto preliminare nn. 150/2008, 221/2008, 35/2011 e 170/2012 sia negli elaborati progettuali l’ubicazione dell’opera è riferita alla Contrada Pantano località Monte Sant’Angelo;
3) che tale riferimento topografico è scorretto e non rispondente al vero in quanto la località ove è prevista la localizzazione dell’opera è denominata Sant’Angelo a Piesco;
4) che tale diversa allocazione è fondamentale per individuare i vincoli che insistono su tale zona rispetto a Monte Sant’Angelo, peraltro zona anch’essa vincolata;
5) che infatti l’area di Sant’Angelo a Piesco, dove è previsto l’impianto è classificata fascia B3 dal Piano Stralcio Difesa Alluvioni (P.S.D.A.) della competente Autorità di Bacino, che stabilisce espressamente che nelle fasce B “sono vietati gli impianti di depurazione di acque reflue di qualunque provenienza”;
6) che a conferma di ciò l’Autorità di Bacino nel parere espresso sul PUC di Benevento in data 21 novembre 2009 individuava l’area “F 5″ di Sant’Angelo a Piesco come fascia “B 3″ e richiamava l’Ente all’osservanza delle prescrizioni stabilite dal PSDA;
7) che anche l’Autorità Ambientale della Regione Campania con il Decreto n. 10 del 17 marzo 2010 e successive note imponeva l’osservanza delle prescrizioni emesse dall’Autorità di Bacino;
8) che tali prescrizioni come più volte rilevato e contestato dall’associazione Altrabenevento non sono state mai rispettate e di conseguenza l’area denominata F 5 non è mai stata stralciata dal PUC di Benevento;
9) che nelle zona prescelta per la costruzione dell’impianto e delle relative opere a servizio insistono vaste aree soggette a fenomeni franosi classificati attualmente, nella scala del dissesto idrogeologico, come “A 2″ con possibili fenomeni di ampliamento di primo distacco; tali fenomeni dovrebbero essere sottoposti a specifici approfondimenti ai sensi delle Linee strategiche per i cambiamenti climatici emanati recentemente dal CIPE;
10) che anche la relazione geologica allegata al progetto preliminare evidenzia la necessità di verifica di stabilità del versante proprio in considerazione delle caratteristiche del progetto che secondo le previsioni dovrebbe insistere su terreni alluvionali di epoca recente ed attuale appartenenti all’alveo del Fiume Calore;
11) che inoltre l’area individuata rientra nel perimetro dell’Oasi “Zone umide beneventane” istituita dalla Provincia di Benevento con delibera di Giunta Provinciale n.141 /2007 per la protezione della fauna selvatica ai sensi della L.157/92;
12) che l’Oasi suddetta rappresenta un’area di tutela istituita per la protezione della fauna stanziale e migratrice ai sensi della direttiva europea n.147/2009 che ha sostituito la n.79/409/CE e che pertanto è soggetta anche alle previsioni di cui all’art.733 bis C.P. che tutelano ” gli habitat all’interno di un sito protetto” che non possono essere né distrutti né deteriorati;
tutto ciò premesso, l’Associazione Altrabenevento
D I F F I D A
il Comune di Benevento ad annullare la gara per la realizzazione dell’impianto di depurazione delle acque reflue della città di Benevento per tutte le motivazioni esposte, in base alle quali l’attuale localizzazione è vietata, pericolosa e dannosa. Si chiede inoltre di essere informati in merito a tutte le ulteriori determinazioni dell’Amministrazione.
Benevento 6 marzo 2013
Per Altrabenevento, Gabriele Corona, Sandra Sandrucci, Vincenzo Fioretti