Terra: “Il vento della P3 sul Sannio”
Da Terra- quotidiano ecologista del 6 agosto 20101
Il vento della P3 sul Sannio. di Vincenzo Mulè
RETROSCENA. Un complicato intreccio di rapporti e società porta dritto a Benevento. Da tempo impegnata nella lotta contro la centrale turbogas La Luminosa, la città si scopre al centro di trame insospettabili.
Un lungo intreccio di affari e di società. Che arriva anche al Sannio. Nel filone d’indagine sulla P3 e lo scandalo dell’eolico in Sardegna, tra le attività di Flavio Carboni emerge anche un filone che porta in terra campana. La denuncia è dell’associazione Altrabenevento, che in una nota sollecita la Procura della cittadina campana ad accertare «quali siano stati gli intrecci di affari di Flavio Carboni e company anche nel Sannio attraverso quelle che lui definisce “società vuote”. Sarebbe utile, inoltre, – continua il portavoce Gabriele Corona – sentire il parere del consigliere regionale Luca Colasanto, notoriamente contrario ai parchi eolici, ma amico e socio di Denis Verdini in alcune società editoriali».
È la centrale turbogas “Luminosa” il nodo da sciogliere a Benevento. Si tratta di un investimento da 300 milioni di euro.
In rampa di lancio per la realizzazione della centrale c’è la multinazionale svizzera Bkw, che detiene il 94 per cento di Luminosa ed ha comprato il 33 per cento della Fortore Wind, nata con lo scopo di costruire parchi eolici nel beneventano e nel tavoliere. Ed è qui che entra in campo Carboni. Il 19 luglio del 2009, il faccendiere è impegnato a trattare con vari imprenditori, anche tedeschi, gli affari per la costruzione di parchi eolici e telefonicamente chiede a due suoi collaboratori, di individuare una «società vuota in cui dentro confluiscono dei soci che vogliamo noi. Come si chiama la nostra società di Amadori, quella?», chiede Carboni, e i suoi interlocutori rispondono: «Fortore».
Si tratta della “Fortore energia spa” che annovera tra i suoi consiglieri delegati Germano Lucchi di Cesena, presidente di Unibanca spa, la holding a cui fa capo la Cassa di Risparmio di Cesena. Sempre secondo i carabinieri, Lucchi è socio di Carboni anche in Slovacchia e in Romania. La società, costituita a Foggia e poi trasferita a Cesena, fa parte di complessi intrecci societari, vere e proprie scatole cinesi, che interessano anche la provincia di Benevento. Le quote societarie della “Fortore energia spa” appartengono in grandissima parte alla “Holding Fortore Energia” che, a sua volta, per il 50 per cento appartiene alla “Ren Romagna Energia” del gruppo Amadori che comprende la “Amadori Finanziaria Spa” e la “Agricola Amadori Spa”, quella dei polli.
L’altro 50 per cento della “Holding Fortore Energia” appartiene alla “Farm Fortore Wind”, una società di San Giorgio del Sannio che ha tra i suoi scopi «la produzione, l’importazione, l’esportazione, l’acquisto, la distribuzione e la vendita di energia elettrica». Proprio la “Fortore Energia spa” è proprietaria di “Fortore Wind” insieme alla BKW Italia, la società che dal 2008 è proprietaria del 94% della Luminosa srl, quella della «mega centrale a turbogas fortemente inquinante», come da tempo denuncia l’associazione. La rimanente parte delle quote della Luminosa appartiene alla società “Ingegno Energia” costituita a Napoli da Laura e Lorenzo Fasolino, figli di Marcello, noto imprenditore legato al Pdl, socio anche di una immobiliare che attende di edificare a Benevento sulla Rotonda delle Scienze. La “Ingegno Energia spa” è a sua volta partecipata di altre società tra le quali la Cogefa che si occupa di costruzioni ed ha sede a Benevento.
Insomma, un complicato intreccio in salsa campana. Reso ancora più intricato da Gioacchino Genchi. Ospite del programma tv «KlausCondicio», condotto da Klaus Davi, l’ex consulente informatico di diverse procure ha rivelato che sarebbero provati i legami tra l’avellinese Pasquale Lombardi – un altro degli arrestati per la vicenda P3, – e Arcibaldo Miller, capo dell’ispettorato del ministero della Giustizia, e in rapporti con Valerio Carducci.
Ossia, il costruttore da cui parte l’indagine sulla Protezione Civile per gli appalti della scuola marescialli di Firenze.