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Processo Gaveli, l’imputato attacca a mezzo stampa Altrabenevento e il Pubblico Ministero.

Spina Michele, imputato per tentata estorsione nel processo in corso presso il Tribunale di Benevento, ha inviato alla stampa il seguente comunicato che contiene affermazioni diffamanti nei confronti del presidente di Altrabenevento e del Sostituto Procuratore della Repubblica, Antonio Clemente. La maggior parte delle testate locali hanno ignorato tale comunicato, assolutamente estraneo alla discussione in atto sulle indagini relative agli appalti del  Comune di Benevento. Solo “Corriere del Sannio”, NTR24 e Gazzetta di Benevento hanno pubblicato la esternazione di Spina. Le prime due testate hanno però pubblicato anche la risposta di Altrabenevento, ignorata invece da Gazzetta di Benevento.

Questo il testo del Ccmunicato di Spina pubblicato integralmente da Corriere del Sannio    (Corriere del Sannio PDF) con il titolo “Caso Gaveli, Spina replica ancora alle dichiarazioni di Corona”

“Ancora una volta sulle pagine dei giornali cartacei ed on line è apparso un articolo del sig. Corona che, nell’esplicitare chiarimenti da nessuno richiesti, continua a citare “alla Emilio Fede” tra i vari accertamenti giudiziari eseguiti dal sostituto procuratore Antonio Clemente anche il “CASO GAVELI” che riguarda da vicino la mia persona e la S.I.S.srl, società che rappresento.

In verità, questo caso giudiziario non ritengo possa ascriversi tra i “fiori all’occhiello” dell’attività di indagine del citato P.M., anzi oserei dire che nel caso in specie si possa tranquillamente parlare di “omissione di attività di indagine” e di “corruzione in atti giudiziari”, almeno per quanto riguarda l’aspetto urbanistico ed amministrativo della vicenda che ha consentito al titolare del Multisala Gaveli, tra omissioni, distrazioni ed errori di tanti funzionari e politici sia dell’amministrazione D’Alessandro che dell’ amministrazione Pepe, di poter impunemente concretizzare una macroscopica “lottizzazione abusiva” che, a tutt’oggi, solo il dott. Antonio Clemente non riesce a vedere.

Come amministratore della S.I.S. srl. ho denunciato queste cose e lo continuerò a fare, in ogni grado di giudizio, fin quando non verrà fatta piena luce sui tanti illeciti commessi “anche e in special modo da chi come lavoro, la legge dovrebbe farla rispettare” in questa “torbida vicenda”.

Mi preme comunque evidenziare che in tale articolo il sig. Corona, si preoccupa di far risultare il Sindaco del Comune di Benevento come persona all’oscuro delle tante malefatte, pardon “errori”, commessi da funzionari del comune di Benevento, quasi come se l’ing. Fausto Pepe fosse un semplice spettatore e non il Capo dell’amministrazione al centro dell’attività di indagine da parte della procura di Benevento, quindi per logica astringente coinvolto a pieno titolo in tutte le vicende che interessano l’Ente da lui amministrato.

È fin troppo evidente che il sig. Corona “paladino della legalità” con tale articolo tenta di dare copertura ai “suoi amici” indicandoli come estranei ai fatti.

Ad ogni buon conto, al di là delle corbellerie che scrive il sig. Corona, la Magistratura farà piena luce sui tanti aspetti inquietanti che hanno impregnato l’attività d’indagine riferita al “Caso Gaveli”..….e non solo!”

firmato Michele Spina

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Questa la risposta di Gabriele Corona, presidente di Altrabenevento.

Benevento, 10 gennaio 2012

Al Direttore di Corriere del Sannio

Il portale da lei diretto ieri, 9 gennaio 2012, ha pubblicato integralmente un comunicato di Spina Michele con il titolo “Caso Gaveli, Spina replica ancora alle dichiarazioni di Corona” che necessita di alcune considerazione.

Innanzitutto, illustre direttore, devo farle notare che il titolo da lei attribuito all’articolo è totalmente fuorviante. Come può facilmente constatare, infatti, il mio comunicato del 7 gennaio, pubblicato sul suo portale, non faceva alcun riferimento a Spina Michele e pertanto non comprendo perché lei ritiene che la sua nota sia di “replica ulteriore” al sottoscritto.

Con il predetto comunicato ho commentato le fibrillazioni nella maggioranza al Comune di Benevento per le indagini in corso da parte della magistratura, ricordando che altre analoghe vicende giudiziarie non hanno mai prodotto reazioni così nervose. Ho anche precisato, ricordando le numerose inchieste della Procura della Repubblica sulle attività del Comune di Benevento concluse con archiviazione o rinvio a giudizio e seguite da diversi Pubblici Ministeri, e non solo dal dott. Antonio Clemente, anche quella relativa alla Multisala Gaveli che non ho affatto indicato tra “fiori all’occhiello del predetto PM” come erroneamente sostiene Spina.

Egli interviene sul portale da lei diretto per definire “corbellerie” le mie opinioni, precisando che il mio commento non è stato “richiesto”. Vorrei ricordare a lei, gentile direttore, che sono intervenuto come presidente dell’associazione Altrabenevento, dopo 12 (dodici) commenti espressi a mezzo stampa da vari rappresentati politici o della società civile, sulla polemica sorta tra il consigliere Aldo Damiano e l’assessore Gino Abbate. Perché tutti possono intervenire liberamente ed io no? E’ vero che in questa falsa “città tranquilla” la politica è in crisi profonda e le istituzioni sono spesso latitanti con grave compromissione per il sistema democratico, ma non le sembra eccessivo, illustre direttore, che io debba chiedere a Spina Michele l’autorizzazione per commentare le indagini della magistratura?

Egli si sente chiamato in causa, non perché citato direttamente nel mio comunicato, ma solo per il riferimento alla Multisala Gaveli che però non è una struttura di sua proprietà tanto da indurlo a intervenire ogni qualvolta viene citata.

Spina sostiene di aver denunciato una presunta lottizzazione abusiva che nessuno ha preso in considerazione perché, secondo le sue affermazioni pubblicate sul suo portale, vi sarebbero state, addirittura, “omissioni, distrazioni ed errori” di funzionari e politici ed inoltre “omissione di attività di indagine” e di “corruzione in atti giudiziari”.

Così rappresentato, gentile direttore, sembra che il ‘caso’ Gaveli si riduca alla denuncia di Spina non considerata dalla magistratura chissà per quale strano motivo. Invece, quella indagine condotta dal Pubblico Ministero Antonio Clemente, tanto antipatico a Spina, si è chiusa dando inizio ad un processo, tuttora in corso, che vede lo stesso Spina Michele imputato, insieme ad un socio e due funzionari pubblici, per tentata estorsione ai danni del titolare della multisala. Questo particolare non proprio insignificante, omesso da Spina Michele, poteva essere ricordato almeno da lei, gentile direttore, quantomeno per fornire ai suoi lettori una informazione corretta e completa.

Grazie per l’attenzione.

Il presidente – Gabriele Corona

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Tale risposta è stata pubblicata su Corriere del Sannio   ( formato PDF )  e   NTR24 [comunicato di Spina (PDF),   risposta di Corona (PDF)] . Invece Gazzetta di Benevento che ha pubblicato con qualche taglio il comunicato di Spina   (PDF) , non ha pubblicato la seguente nota di risposta.

Benevento, 10 gennaio 2012

Al Direttore di Gazzetta di Benevento

“GazzettaBenevento.it ha pubblicato ieri l’articolo dal titolo “Michele Spina controbatte a Gabriele Corona a proposito del “caso” Gaveli. Non è possibile iscriverlo sulle poste attive della magistratura inquirente” che merita qualche considerazione, a cominciare dal titolo. Che significa, gentile direttore, “Spina controbatte a Corona” considerato che nel mio comunicato pubblicato il 7 gennaio sul suo portale con il titolo “Sulle polemiche interne alla coalizione di centrosinistra interviene il presidente di Altrabenevento”, non ho neppure nominato Spina?

Ricordo che con il predetto comunicato ho commentato le fibrillazioni nella maggioranza al Comune di Benevento per le indagini in corso da parte della magistratura, ricordando che altre analoghe vicende giudiziarie non hanno mai prodotto reazioni così nervose. Ho anche precisato, ricordando le numerose inchieste della Procura della Repubblica sulle attività del Comune di Benevento concluse con archiviazione o rinvio a giudizio e seguite da diversi Pubblici Ministeri, e non da uno solo, anche quella relativa alla Multisala Gaveli che non ho affatto indicato tra “le poste attive della magistratura inquirente”.

Orbene, Spina Michele, che lei definisce imprenditore senza spiegare a quale attività d’impresa egli sia dedito, interviene sul suo portare per definire “corbellerie” le mie opinioni e per precisare che il mio commento non è stato “richiesto”.

Vorrei ricordare a lei, gentile direttore, che sono intervenuto come presidente dell’associazione Altrabenevento, dopo 12 (dodici) commenti espressi a mezzo stampa da vari rappresentati politici o della società civile, sulla polemica sorta tra il consigliere Aldo Damiano e l’assessore Gino Abbate. Perché tutti possono intervenire liberamente ed io no? E’ vero che in questa falsa “città tranquilla” la politica è in crisi profonda e le istituzioni sono spesso latitanti, ma non le sembra eccessivo, illustre direttore, che io debba chiedere a Spina Michele l’autorizzazione per commentare le indagini della magistratura?

Egli si sente chiamato in causa, non perché citato direttamente nel mio comunicato, ma solo per il riferimento alla Multisala Gaveli che però non è una struttura di sua proprietà tanto da indurlo a intervenire ogni qualvolta viene citata.

Spina ricorda di aver segnalato una presunta lottizzazione abusiva che nessuno ha preso in considerazione perché, secondo le sue affermazioni pubblicate sul suo portale, vi sarebbero state, addirittura, “omissioni, distrazioni ed errori” di funzionari e politici oltre a “tanti illeciti commessi anche e in special modo da chi come lavoro, la legge dovrebbe farla rispettare”.

Così rappresentato, gentile direttore, sembra che il ‘caso’ Gaveli si riduca alla denuncia di Spina non considerata dalla magistratura chissà per quale strano motivo. Invece, quella indagine condotta dal Pubblico Ministero Antonio Clemente, tanto antipatico a Spina, si è chiusa dando inizio ad un processo, tuttora in corso, che vede lo stesso Spina Michele imputato, insieme ad un socio e due funzionari pubblici, di tentata estorsione ai danni del titolare della multisala. Questo particolare non proprio insignificante, omesso da Spina Michele, poteva essere ricordato almeno da lei, gentile direttore, quantomeno per fornire ai suoi lettori una informazione corretta e completa.”

Grazie per l’attenzione.

Il presidente – Gabriele Corona

 

 

 

 

 

 

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