Il consigliere di maggioranza Mario Zoino contro il super dirigente alle finanze, personale e ambiente-patrimonio.e sono una casta”
Da Ilvaglio.it del 11 novembre 2011
Dirigenti cancro
Il medico, presidente della Commssione Lavoro, ne condanna “la stragrande maggioranza”. “La tendenza ad andare oltre compiti e funzioni fa di loro una casta. Tentano di tenere sotto scacco la classe politico-amministrativa”
Sarà che il dottor Mario Zoino presidente della Commissione Formazione e Lavoro del Comune di Benevento, è nuovo alla politica e al suo lessico paludato (anche se nella morente seconda repubblica esso lo è stato molto meno che nella prima)… Tuttavia, quello che ha dichiarato ed è apparso sul Mattino stamane è cosa inusitata nella forma, dirompente politicamente e amministrativamente.
Non si era mai visto un attacco ad alzo zero contro i dirigenti del Comune di Benevento, indistintamente, quasi tutti: “la stragrande maggioranza di essi“. Accuse a 360 gradi e davvero senza mezzi termini. In passato qualche volta, verso un singolo dirigente qualche critica c’era pure stata, quasi sempre dall’opposizione, ma nulla a confronto alle sciabolate ’made in Zoino‘.
Benché nuovo certo non può essere stato inconsapevole del fatto che i dirigenti del Comune di Benevento vengono, per lo più, scelti o mantenuti in carica dall’Amministrazione in carica. Cioè dal sindaco e dalla maggioranza, di cui Zoino fa parte, che regge da quasi sei anni Palazzo Mosti.
In attesa di scoprirlo c’è da rimanere sbigottiti. Leggere per credere: “Non sempre la nostra azione di amministratori è puntuale e capace di intercettare i bisogni reali della città, ma sono convinto sempre più che il vero ‘cancro’ della macchina comunale siano i dirigenti. O almeno la stragrande maggioranza di essi“. Avete letto bene, Mario Zoino ha definito i dirigenti del Comune di Benevento nefasti come un tumore! E colui che parla è un medico…
Le colpe? “Fanno di tutto – accusa il consigliere eletto nella civica di centrosinistra ‘Lealtà per Benevento e in procinto di passare al Pd – per rallentare lo sviluppo delle nostre pianificazioni e così il nostro sforzo spesso finisce per essere vanificato, come nel caso dei ritardi nel produrre le necessarie cartografie a supporto del piano urbanistico“.
Com’è noto, secondo l’accusa dell’associazione ambientalista ‘Altrabenevento’ il PUC approvato in Consiglio Comunale il 27 luglio non sarebbe più valido perché privo, fuori dai termini consentiti, di tali supporti. Tonando a Zoino, i dirigenti reprobi a Palazzo Mosti, sono “la stragrande maggioranza”, ma si può evincere da queste sue ultime parole che non siano esclusi quelli del Settore Urbanistica.
Da buon medico, nel prosieguo, cerca di scoprire le cause della gravissima patologia denunciata: “Indolenza, chissà, anche una tendenza ad andare oltre i compiti e le funzioni loro attribuite – afferma Mario Zoino -, fa dei dirigenti una casta che, in non poche occasioni, mostra quasi il tentativo di tenere sotto scacco la classe politico – amministrativa“.
Di tutto, e di più: “Sindaco, Giunta e Commissioni consiliari esprimono le linee politiche e le strategie consequenziali – prosegue Zoino , ma il vero segreto per il funzionamento della macchina comunale è l’organizzazione dei settori. Quando essa non riesce a decollare, allora tutto si blocca e il risultato è l’impossibilità di dare risposte concrete ai cittadini nei modi e nei tempi giusti“.
Zoino passa all’invettiva finale: “Insopportabile, dunque, è osservare che i dirigenti mostrino così scarsa partecipazione alla missione pubblica alla quale si è tutti chiamati. Missione che per loro, considerati gli stipendi e i premi di produttività, è tutt’altro che volontariato. Quei dirigenti che pretendono anche di dare lezioni ai politici, mostrando un’insopportabile arroganza della quale, in tempi in cui la società si attende sobrietà e moderazione, non vi è affatto bisogno”.
Cosa faranno ora il sindaco, Fausto Pepe, la Giunta, il Gruppo del PD, la maggioranza del centrosinistra, potranno tacere di fronte a tanto? Potranno non difendere i dirigenti che hanno scelto e che, comunque, reggono e fanno funzionare la macchina comunale? Agendo in tal modo, dovranno necessariamente prendere le distanze da quanto affermato da Zoino, isolandolo.
E i dirigenti censurati e definiti come un cancro “nella stragrande maggioranza”, potranno a loro volta tacere rimanendo chini dopo tutte queste bastonate?
Sia come sia, finora chiarimenti e smentite non sono arrivate dai piani alti di Palazzo Mosti. Una cosa è certa dopo questa rampogna e le accuse rivolte: questa storia non potrà finire così. Zoino ha lasciato il segno.