Lotto C-D di via Galanti: il 5° piano deve essere abbattuto
Dopo l’esposto di Altrabenevento, il Comune ordina l’abbattimento delle murature perimetrali e divisorie dell’ultimo piano abusivo del fabbricato lotto C-D di via Galanti.
Da Il Sannio Quotidiano del 15 agosto:
“Ancora uno stop del Comune alla Con.Ca. Nei giorni scorsi l’Ente ha emesso una nuova ordinanza di abbattimento delle opere realizzate al quinto piano del lotto C – D nell’ambito dell’intervento a Via Galanti.
Con ordinanza firmata il 12 agosto dal dirigente del settore Urbanistica, Nazzareno Lanni, il Comune intima all’architetto Maurizio Triola, legale rappresentante della Con.Ca., di “demolire le opere abusivamente realizzate, e ripristinare la situazione preesistente entro il termine perentorio di giorni 90 dalla notifica della presente ordinanza”.
Il provvedimento scaturisce dal sopralluogo eseguito il 17 luglio dal servizio Vigilanza edilizia del Comune, durante il quale si è riscontrata la “realizzazione di opere edili in assenza di titolo autorizzativo, al quinto piano del fabbricato C – D, consistenti nella messa in opera di massetti, demolizione parziale dei tompagni alle pareti Nord – Sud con la conservazione di muratura di altezza al finito di circa 1,10 metri, e realizzazione di tramezzi interni atti ad ottenere ambienti separati tra loro e collegati con le sottostanti residenze mediante botole”.
Già in data 18 luglio, il dirigente dell’Urbanistica aveva emesso un’ordinanza di sospensione dei lavori, dopo il sopralluogo della Vigilanza edilizia che aveva appurato la realizzazione di interventi al quinto piano che contrastavano con quanto previsto dalla concessione edilizia. La Con.Ca. aveva risposto alla contestazione con una propria missiva del 5 agosto nella quale annunciava che avrebbe continuato i lavori per quanto riguarda il posizionamento delle guaine e la tinteggiatura delle pareti. Ma il Comune controreplicava escludendo categoricamente la possibilità di portare avanti i lavori, ricordando alla ditta partenopea la precedente ordinanza (datata 25 luglio 2007) di demolizione delle opere realizzate abusivamente al quinto piano del lotto C – D, vale a dire le tompagnature perimetrali.
L’ordinanza del luglio 2007 diede vita anche a un lungo contenzioso in sede di giustizia amministrativa, che ha visto il suo ultimo atto in ordine di tempo nel pronunciamento del Consiglio di Stato del 22 luglio scorso, favorevole al Comune.
Avendo riscontrato la realizzazione di ulteriori opere successive ai provvedimenti di demolizione e sospensione dei lavori, il Comune ha quindi ribadito il 12 agosto scorso il “divieto assoluto ad effettuare lavori al 5° piano dell’edificio lotto C – D”, autorizzando esclusivamente “la posa in opera della guaina impermeabilizzante del solaio al sesto livello”. Richiamando l’ordinanza del 25 luglio 2007, il dirigente del settore Urbanistica ordina quindi alla Con.Ca. di “demolire immediatamente i muri perimetrali e le tompagnature del 5° piano del lotto C – D, nel termine massimo di 10 giorni dalla ricezione della presente”.
Quindi, riassumendo, la ditta napoletana avrà adesso 10 giorni per abbattere i muri perimetrali del quinto piano realizzati nel 2007, e 90 giorni per demolire le altre opere realizzate successivamente.”