De Magistris riesce a concludere l’indagine Toghe Lucane.
E’ una delle indagine in assoluto più importanti sulla corruzione che coinvolge uomini politici di centrodestra e centrosinistra, magistrati, professionisti, imprenditori e rappresentanti delle forze dell’ordine.
Da Gazzetta del Mezzogiorno 9/8/2008:
“Le accuse ipotizzate nei confronti dei 33 indagati, a vario titolo, sono associazione per delinquere, abuso d’ufficio, truffa aggravata ai danni dello Stato, corruzione, corruzione in atti giudiziari, rivelazione di segreto d’ufficio e minacce a pubblico ufficiale.L’inchiesta, avviata nel 2003, riguarda un presunto comitato d’affari che negli ultimi anni avrebbe gestito, in Basilicata, vari interessi, in particolare nei settori turismo, sanità e banche. Nell’ambito dell’inchiesta è stato anche sequestrato il villaggio turistico Marinagri di Policoro (Matera).
Sequestrato una prima volta nel marzo 2007, il villaggio, del valore di circa 200 milioni di euro, era stato dissequestrato dal Tribunale del riesame di Catanzaro e nuovamente sequestrato, sulla base di nuovi elementi, nel maggio scorso.
I NOMI DEI 33 «VIP» COINVOLTI
L’avviso di conclusione indagini del pm di Catanzaro, Luigi De Magistris, nell’ambito dell’inchiesta Toche lucane, riguarda 33 persone.
Oltre al presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ed al parlamentare Filippo Bubbico, sono indagati:
Arnaldo Mariotti, segretario particolare di Bubbico al ministero quando era sottosegretario;
Massimo Goti come direttore generale del ministero dello Sviluppo economico;
Emilio Nicola Buccico, ex componente del Csm e sindaco di Matera;
Vincenzo Tufano, procuratore generale a Potenza;
Gaetano Bonomi, sostituto procuratore generale a Potenza;
Felicia Genovese, ex pm della Dda di Potenza, adesso a Roma;
Michele Cannizzaro, marito della Genovese, ex direttore generale dell’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza;
Giuseppe Chieco, procuratore di Matera;
Iside Granese, ex presidente del Tribunale di Matera;
Vincenzo Barbieri, ex direttore della direzione generale magistrati al ministero della Giustizia e attuale procuratore di Avezzano;
Claudia De Luca, pm a Potenza;
Daniele Cenci, ex giudice a Potenza;
Biagio Costanzo, cancelliere al Tribunale di Lagonegro;
Luisa Fasano, ex dirigente della squadra Mobile di Potenza, adesso a Matera;
Vincenzo Mauro, ex questore di Potenza, adesso a Messina;
Massimo Cetola, ex generale dei carabinieri, adesso commissario all’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria;
Emanuele Garelli ex comandante della Regione carabinieri Basilicata;
Nicola Improta, ex capo di Stato maggiore della Regione carabinieri Basilicata;
Pietro Giuseppe Polignano, ex comandante provinciale dei carabinieri di Potenza;
Attilio Caruso, ex presidente della Banca popolare del Materano;
Vincenzo e Marco Vitale, titolari del villaggio turistico Marinagri di Policoro;
Pietro Gentili, ex ufficiale dei carabinieri, attuale addetto alla sicurezza del Marinagri;
Giuseppe Labriola, ex presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Matera;
Elisabetta Spitz, dirigente generale dell’Agenzia del demanio di Roma; Nicolino Lopatriello, sindaco di Policoro;
Nicola Montesano, presidente del Consiglio comunale di Policoro;
Felice Viceconte, dirigente del settore urbanistica del Comune di Policoro;
Giuseppe Pepe, dirigente del demanio di Matera;
Michele Vita, segretario generale dell’Autorità di bacino regionale della Basilicata;
Vito Santarsiero, sindaco di Potenza.
“Altrabenevento ha più volte citato i fatti oggetto dell”inchiesta Toghe Lucale come esempio di corruzione nelle “città tranquille” Leggi: I grumi di malaffare
Per questa inchiesta De Magistris e Carlo Vulpio, il giornalista del Corriere della Sera che ha scritto diversi articoli sull’argomento, sono stati indagati dalla Procura di Salerno e prosciolti. Leggi: De Magistris e Vulpio sono stati vittime di una trappola