Espode la esasperazione per la casa che non c’è
Un assegnatario degli alloggi fantasma di via Galanti dopo aver versato un congruo anticipo ed aver aspettato inutilmente 5 anni, ha perso la testa ed ha aggredito l’arch. Maurizio Triola, legale rappresentante della società CON.CA.
La costruzione degli alloggi era stata autorizzata dal Comune di Benevento nel 2000, ma finora per metà appartamenti non è stata neppure posta la prima pietra.
Il Comune, secondo una Convenzione firmata con l’Arch. Triola, avrebbe dovuto garantire il costo degli alloggi e i tempi di realizzazione, ma le numerose riunioni degli assegnatari con l’assessore all’Urbanistica non sono serviti a capire quando cominceranno i lavori.
Riportiamo prima la parte del Dossier presentato il 5 novembre da “altrabenevento” su questa torbida vicenda di alloggi venduti ad un prezzo maggiorato oppure non costruiti affatto e poi gli articoli della stampa sulla aggressione a Triola che rischia di rovinare per sempre un assegnatario esasperato.
Dal Dossier: IL PROGRAMMA DI RECUPERO DEL RIONE LIBERTA’
“L’area di via Galanti è fortemente degradata e già nel 1990 era stato definito un progetto di intervento.
Il Progetto preliminare e il Bando Pubblico Concorrenziale del luglio 1999, prevedevano la possibilità per i privati di realizzare 72 alloggi di edilizia residenziale con il contributo della Regione Campania da vendere liberamente e opere di urbanizzazione da consegnare al Comune (strade, impianti elettrici, idrici, fogne, piazze, parcheggi verde pubblico,ecc.). Anche in questo caso al Comune pervenne una sola proposta questa volta dalla società CON.CA. che però è costituita sempre da Castaldi e Consorzio Lavoro- Patria e Famiglia. L’amministratore unico è lo stesso amministratore della Partenope interessata a realizzare la Spina Commerciale e dei Servizi.
………..omissis……………
Dopo 5 anni, però, sono stati realizzati solo la metà circa degli appartamenti previsti, non sono state realizzate opere di Urbanizzazione ed è aumentato il degrado per la presenza del cantiere bloccato.
L’Assessore all’Urbanistica del Comune, Fernando Petrucciano attribuisce il ritardo alla vertenza per l’esproprio dei suoli ma il geometra comunale Responsabile del Procedimento è di diverso avviso e chiede per 2 volte la rescissione del contratto tra il Comune e la CON.CA, proprio a causa dei ritardi accumulati e delle inadempienze della società.
Un altro motivo di conflitto si è determinato per la vendita degli alloggi dei lotti E-F-G realizzati e venduti senza i servizi sufficienti e senza gli allacci dell’acqua e dell’energia elettrica.
Peraltro quelli alloggi sono costati 22.000 EURO in più rispetto a quanto concordato. Eppure la Convenzione firmata il 4/8/2000 e rinnovata il 24/7/2002 prevede che nel caso di cessione degli alloggi ad un prezzo superiore a quello stabilito di £. 1.160.000 al mq, il Comune può addirittura applicare una consistente penale pari al prezzo dell’alloggio stesso. A complicare la questione ci si mette una Cooperativa di abitazione, la O.RE.C. di Napoli che fa firmare gli atti di prenotazione degli alloggi, ma è un soggetto giuridico assolutamente diverso dalla CON.CA. che ha titolo a realizzare l’intervento.
Ora sono ripresi i lavori per il lotto H, e sono finalmente cominciati quelli per il lotto C-C1-D ma intanto la Concessione Edilizia è scaduta. Per i lotti M ed N non si intravede ancora una soluzione ed anzi la situazione si è complicata.
Infatti con le Delibere di n.14 e n. 15 del 28 marzo 2003, il Consiglio Comunale su proposta dell’Ufficio Tecnico, decideva di realizzare con ulteriori finanziamenti concessi dalla Regione Campania, quella Piazza che il privato avrebbe dovuto realizzare a sua cura e spesa, come previsto dal preliminare, e poi una Area Attrezzata sui suoli dove era prevista la edificazioni degli edifici del lotto M ed N con porticato e giardini sempre a cura e spesa del privato.
Pertanto per questi due edifici sono stati individuati altri suoli vicino al fiume e sull’area dei famosi “24 alloggi pubblici” finanziati interamente dalla Regione il cui progetto è sparito dall’elenco degli interventi previsti dal Piano di Recupero Urbano del Rione Libertà.
Insomma i suoli che la CON.CA. avrebbe dovuto acquistare per costruire i 24 appartamenti privati nei lotti M ed N, ora dovrebbero essere espropriati dal Comune per fare l’Area Pubblica Attrezzata, mentre i suoli da espropriare per costruire i “24 alloggi pubblici” dovrebbero essere acquistati dalla Conca a prezzo di mercato”.
Benevento, 5 novembre 2005
altrabenevento
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(ANSAweb) – BENEVENTO, 20 DIC ore 18.55
PRIMA SPARA, POI AGGREDISCE TITOLARI STUDIO A BENEVENTO
Impiegato questura chiedeva restituzione soldi versati –
Prima ha esploso un colpo di pistola che non ha centrato il bersaglio; poi, dopo che la pistola si e’ inceppata, ha aggredito con le mani una coppia di coniugi, titolari di uno studio tecnico nel centro storico di Benevento, ferendoli gravemente. Protagonista della vicenda e’ un impiegato quarantenne dell’ufficio tecnico della questura di Benevento, di cui non si conoscono ancora le generalita’. L’uomo, probabilmente colto da un raptus di follia o perche’ esasperato, ha attuato il suo gesto davanti anche ad altre persone presenti nello studio professionale. L’aggressore e’ stato fermato dagli agenti di polizia mentre la coppia di coniugi aggredita per le gravi ferite riportate nella colluttazione e’ stata ricoverata in ospedale. Secondo quanto si e’ appreso, alla base del gesto dell’aggressore ci sarebbero questioni legate al rifiuto della restituzione di quote in denaro versate a favore di una cooperativa edilizia alla quale, pero’, lo stesso impiegato non sarebbe stato piu’ interessato. (ANSAweb)
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Il MATTINO del 21/12/2005
L’uomo, poi arrestato, chiedeva la restituzione dei soldi anticipati per un alloggio di una cooperativa
Spara e ferisce un architetto
Poliziotto irrompe nello studio, esplode un colpo di pistola. Aggredita anche la moglie del professionista
Colpo di pistola, percosse e ferite per un architetto e la moglie. Momenti di panico per un’improvvisa aggressione, ieri intorno alle 13, nella centralissima via Stefano Borgia, il vicolo retrostante l’edificio della prefettura. A sparare e ad aggredire la coppia di coniugi un agente dei ruoli tecnici della polizia di Stato, Ciro Passaro, 40 anni. L’uomo ha prima esploso un colpo di pistola che non ha centrato il bersaglio, poi,ha aggredito una coppia di coniugi: l’architetto Maurizio Triola di 50 anni e la moglie Maria Rosaria De Biase di 48 anni, titolari di uno studio tecnico al secondo piano dell’edificio. Per la donna pugni sul viso, per il marito un colpo al capo con il calcio della pistola. Nello studio a quell’ora c’erano più persone, che hanno vissuto attimi drammatici, poi è stato un accorrere anche di altri inquilini, tra questi gli operatori e giornalisti di «Video Team» e due giocatori del Benevento Chiariotto e Desole. Sul posto sono giunti gli agenti della Volante, della Squadra Mobile e della polizia scientifica, mentre la coppia di coniugi è stata trasportata all’ospedale «Rummo». Per entrambi la prognosi è stata di otto giorni, ma per Maurizio Triola si sono resi necessari sei punti di sutura al capo. Che cosa ha scatenato l’agente al punto da far fuoco con la sua pistola? Da qualche tempo Ciro Passaro, tramite lo studio tecnico di Triola, aveva versato del denaro, circa quindicimila euro, quale quota iniziale per l’acquisto di un alloggio in cooperativa nella zona di via Galante, al rione Libertà. Essendo venuta meno questa sua esigenza ha chiesto la restituzione del denaro. Lo studio tecnico ha fatto presente che bisognava attendere che subentrasse un altro acquirente. E questo nuovo socio per la cooperativa era stato anche trovato. Ma sulle modalità, finalizzate alla restituzione del denaro, ieri mattina c’è stata una discussione tra l’agente e l’architetto. Una lite sfociata in aggressione e solo per un caso le conseguenze non sono state tragiche. L’agente è stato fermato dai colleghi e condotto negli uffici della Questura di via De Caro, dove presta servizio, e qui si sono svolte le indagini della Mobile fino a tarda sera, ascoltando una ventina di persone. Indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Mozzillo. Nei confronti di Ciro Passaro sono scattate le imputazioni di tentata estorsione, lesioni, minaccia, sparo in luogo pubblico, detenzione abusiva di arma. Infatti gli agenti hanno fatto una perquisizione nella casa di Passaro, dove hanno rinvenuto una pistola che non era legalmente detenuta. A tarda sera Ciro Passaro è stato condotto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere. L’agente ha nominato come suo difensore Antonio Castiello. e.m.
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Troppi assenti, salta il Consiglio
MARISA DEL MONACO. Salta la seduta del consiglio comunale per mancanza del numero legale. Solo 17 i consiglieri che hanno risposto all’appello del presidente del consiglio Sandro Consales. Assenti in maggior numero gli esponenti della maggioranza non essendovi stato il previsto chiarimento; qualche presenza in più tra le file dell’opposizione. Al termine dell’appello, quando è apparso ormai evidente che la seduta sarebbe saltata, il rappresentante della Margherita Cosimo Lepore a nome di tutti i consiglieri del centro sinistra ha giudicato «un fatto grave che il consiglio comunale non si sia tenuto – perché specificano in coro -prima dello svolgimento dei lavori l’assessore all’urbanistica Fernando Petrucciano, avrebbe dovuto rispondere a tre interrogazioni». Le questioni cui il centro sinistra chiede lumi alla maggioranza sono state presentate dal gruppo della Margherita, dall’Udeur e dai Ds e riguardano tutte e tre il piano di recupero del Rione Libertà e la costruzione degli alloggi in via Galante. «Le mancate risposte da parte dell’amministrazioni, oggi sono inquietanti e preoccupanti. Vogliamo ricordare – ha specificato ancora Lepore -, riferendosi alla costruzione degli alloggi in via Galante – che molti cittadini hanno già versato acconti per l’acquisto di appartamenti e, fino ad ora, all’investimento della vita di queste persone, che non sono poche, non sono poste neppure le prime pietre». Il centro sinistra non tralascia di ricordare ancora che «l’assessore Petrucciano aveva promesso che il problema sarebbe stato risolto entro il mese di giugno, dunque prima dell’estate. Siamo ormai arrivati a Natale e non è successo nulla. Della risoluzione del problema nessuna traccia. Non vorremmo – ha concluso Cosimo Lepore – che ancora una volta l’assessore risponda che va tutto bene perché non è così. Al contrario, non c’è nulla che va bene. Ci auguriamo a questo punto che nel più breve tempo possibile tutto possa risolversi senza problemi e conseguenze per coloro i quali hanno creduto in questo investimento». Per la cronaca, tra i punti in discussione, tra gli altri, la ratifica della delibera di giunta comunale del 25 novembre scorso avente per oggetto la definizione dei rapporti tra il comune di Benevento e la Guardia di Finanza per la delocalizzazione della caserma per il comando provinciale presso il fabbricato denominato “ex scuola Moscati”, l’approvazione del regolamento dei centri polivalenti comunali per anziani e l’adesione alla fondazione di professione e sviluppo”.
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Il SANNIO QUOTIDIANO 21-12-2005
Rivuole l’anticipo per la casa, spara: arrestato
Colpo di pistola contro una finestra, poi ha aggredito i rappresentanti della ‘Conca’ e della ‘Orec’
Due persone ferite, un poliziotto arrestato. E’ il bilancio di una mattinata di ‘follia’ registrata in pieno centro. In manette è finito Ciro Passaro, quarant’anni, di Benevento, perito tecnico capo della Polizia in forza alla Questura. Per lui, sospeso dal servizio, le accuse di spari in luogo pubblico, lesioni aggravate e detenzione abusiva di armi e munizioni.
Feriti l’architetto Maurizio Triola, cinquant’anni, di Napoli, legale rappresentante della ‘Conca’ e della ‘Partenope’ – sono le società impegnate nella realizzazione del complesso abitativo inserito nel Programma di Recupero Urbano del rione Libertà varato dal Comune – e la moglie, Maria De Biase, presidente pro tempore della ‘Orec’ (Organizzazione regionale edilizia cooperativa), alla quale la ‘Conca’ ha trasferito alcuni degli alloggi oggetto dell’intervento in via Galanti. Per entrambi una prognosi di otto giorni.
L’allarme è scattato un quarto d’ora dopo le 13 in via Borgia, alle spalle della Prefettura. E’ qui, al secondo piano di un palazzo, che hanno sede gli uffici della ‘Orec’. Uffici che Ciro Passaro conosceva e che aveva raggiunto, su invito della società ed in compagnia di un amico, per definire la sua situazione. Sei mesi fa aveva infatti deciso di non proseguire nell’acquisto di uno degli appartamenti previsti in via Galanti: un’operazione per la quale aveva firmato il contratto preliminare ed aveva anticipato 15mila euro. Ad attenderlo, la persona che sarebbe subentrata al suo posto, convocata per versare un assegno dello stesso importo. Secondo una prima ricostruzione, durante l’incontro Triola avrebbe spiegato a Passaro, che gli avrebbe chiesto l’immediata restituzione dei soldi, che ciò sarebbe stato possibile solo dopo i necessari passaggi burocratici per i quali sarebbe stato necessario attendere alcuni giorni. Parole che non avrebbero convinto il poliziotto, che avrebbe insistito nella richiesta di rientrare subito in possesso della cifra che aveva sborsato. La discussione avrebbe assunto toni ancora più accesi, poi Ciro Passaro avrebbe all’improvviso esploso con l’arma di ordinanza – una calibro 9 Parabellum che si è poi inceppata – un colpo che ha centrato l’infisso di una finestra (l’ogiva è caduta in strada ed è stata poi repertata). Maurizio Triola, che era seduto dietro una scrivania, è rimasto ferito alla testa dal calcio della pistola. Non è finita: il poliziotto avrebbe infatti scagliato un computer contro la De Biase e l’avrebbe colpita al volto con un pugno. L’episodio si è verificato mentre all’interno della sede della ‘Orec’ si trovavano anche altre persone che sono fuggite dopo aver cercato di bloccare il quarantenne. Quelli successivi sono stati attimi di estrema concitazione, scanditi dal timore, fortunatamente rivelatosi infondato, che potesse essere successo qualcosa di grave.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della volante con l’ispettore di turno Aldo Travaglione, la squadra mobile, la scientifica ed il sostituto procuratore Urbano Mozzillo. L’architetto Triola e la consorte sono stati trasportati al “Rummo”, dove i medici li hanno giudicati guaribili in otto giorni per le conseguenze delle lesioni subite, rispettivamente, al capo ed al viso.
Dopo essere stato medicato, Triola è stato ascoltato dal pm Mozzillo in Questura, dove nel frattempo era stato condotto anche Ciro Passaro, che successivamente è stato dichiarato in arresto (è difeso dall’avvocato Antonio Castiello) e trasferito presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere. Perquisita la sua abitazione, all’interno della quale sono state rinvenute una pistola e munizioni.
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Via Galanti, alloggi al centro di polemiche
Data: 21-12-2005
E’ stata oggetto di numerosi confronti polemici la vicenda degli alloggi di via Galanti, inseriti nel Programma di Recupero Urbano del Rione Libertà. Una storia che si protrae, nei suoi attuali assetti, almeno dall’ottobre del 1999, quando la ditta Con.Ca. presentò il progetto di realizzazione degli edifici. A questa società venne affidato, con la concessione edilizia n. 6625 del 27 settembre 2000, la possibilità di costruire le case. Un iter burocratico reso complicato dal trasferimento ad una cooperativa edilizia, così come sostenuto dalla Con.Ca. di alcuni degli alloggi oggetto dell’intervento. E’ la O.R.E.C. la cooperativa in questione. E’ stata quest’ultima ditta a riscuotere dagli assegnatari le quote, a titolo di anticipo. Quote che si sarebbero aggirate intorno al 10% del valore totale degli immobili da acquistare: in moneta contante, si tratta di circa 15mila euro per singolo acquirente.
Anche sul punto in questione, particolarmente dure sono state le critiche che si sono abbattute sulle modalità di esecuzione. In uno dei dossier recentemente presentati dal gruppo ‘altrabenevento’ si legge a tal proposito: “Quegli alloggi sono costati 22mila euro in più rispetto a quanto concordato. Eppure la Convenzione firmata il 4/8/2000 e rinnovata il 24/7/2003 prevede che nel caso di cessione degli alloggi ad un prezzo superiore a quello stabilito di Lire 1.160.000 al mq, il Comune può addirittura applicare una consistente penale pari al prezzo dell’alloggio stesso”. Se la Con.Ca., rispondendo ai rilievi mossi dal consigliere comunale Cosimo Lepore, ebbe modo di addebitare i ritardi nell’esecuzione delle opere ai vari ricorsi promossi “strumentalmente” dai proprietari dei suoli, resta da registrare, a tutt’oggi, la mancata costruzione della maggior parte dei lotti abitativi previsti