“Nuove BR” attive solo a Benevento e sempre per perseguitare i Mastella.
Questa mattina una lettera con cinque proiettili è stata recapitata presso la villa della famiglia Mastella a Ceppaloni, Benevento. Il mittente: le “Nuove Brigate Rosse”.
Secondo la segreteria provinciale dell’UDEUR questo gesto è frutto del clima d’odio creatosi attorno alla famiglia Mastella, con “L’accanimento giudiziario,- si legge nella nota- magistralmente orchestrato con un tempismo che ricorda le più antiche metodologie comuniste.”
Questo il commento di Altrabenevento:
Comunicato stampa del 4 giugno 2010
Per l’ennesima volta i coniugi Mastella ricevono minacce e proiettili dalle “brigate rosse” che, a quanto pare, non si occupano di altro in tutta Italia.
Colpisce, però, che il fatto si ripeta soprattutto in alcuni periodi dell’anno. E’ successo a giugno, infatti, anche nel 2006, quando alla Regione fu recapitato un plico con un proiettile e una lettera con la quale si intimava a Sandra Lonardo di dimettersi entro 15 giorni, pena attentati con pacchi bomba alla Regione, al Comune, alle sedi di partito. Il Presidente del consiglio regionale non si dimise; le fu confermata e rafforzata la scorta, con provvedimenti che in genere sono semestrali, ma fortunatamente nessuna bomba fu collocata o fatta esplodere.
Dopo sei mesi, a dicembre del 2006, stesso copione: una nuova lettera minatoria arrivò alla signora Sandra con un proiettile e minacce delle “nuove BR”. La moglie di Mastella neppure allora si fece intimidire e naturalmente rimase al suo posto con la scorta confermata. Anche in quel caso, sempre per fortuna, nulla di drammatico accadde.
Ad ottobre 2007 la lettera con il proiettile arrivò al consorte, allora Ministro della Giustizia, con la minaccia: “se De Magistris non tornerà al suo posto arriveranno altri 30 proiettili”. Allora Clemente Mastella, che probabilmente si era reso conto che la storia cominciava ad insospettire, dichiarò spontaneamente alla stampa: «L’unica cosa che posso dire è che il proiettile non me lo sono mandato io». Poi, dopo aver denunciato il pericolo concreto della ripresa del terrorismo rosso in Italia, aggiunse: “Chiederò al ministro di avere una tutela, cioè una scorta, più adatta a me”.
Inutile ricordare che la scorta di Mastella fu rafforzata, lui non si fece intimidire dalle terribili minacce dei terroristi e pertanto De Magistris non tornò ad occuparsi delle inchieste Poseidone e Why Not.
Anche allora, per fortuna, le minacce non furono attuate: non arrivarono gli altri 30 proiettili annunciati e le “nuove BR” tornarono in vacanze, per ricomparire solo adesso a terrorizzare nuovamente i Mastella i quali hanno brillantemente condotto la recente campagna elettorale in tutta la Regione, raccogliendo a Casal di Principe l’ottimo risultato del 26,5 %, senza minacce dalla camorra, ma che proprio non riescono a liberarsi dalla ossessione comunista.
Il presidente- Gabriele Corona