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Costi degli alloggi di via Galanti: botta e risposta tra Sindaco e Con.ca.

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Dopo la sentenza del Giudice Civile, la CON.CA. scarl si rassegna a non chiedere ai prenotatari degli alloggi i presunti maggiori costi per l’acquisto dei terreni. La ditta, però, pretende ancora 12.500 per un “piano finanziario” misterioso che neppure l’avvocato delle famiglie interessate ha potuto visionare, e che sarebbe stato necessario per resituire un mutuo perso a causa del blocco dei lavori per un anno.Il Sindaco ricorda alla CON.CA. che quei soldi non erano previsti dai contratti preliminari e che i lavori sono stati sospesi per 3 mesi a seguito della realizzazione abusiva del 5° piano, ma la società napoletana risponde che tali osservazioni “lasciano il tempo che trovano”.

Il Comune annuncia, per l’ennesima volta la risoluzione del contratto firmato con la CON.CA., ma nessuno si decide a portare il Giunta l’atto da approvare.

Il Sannio Quotidiano del 13 marzo 2008

Il Sannio Quotidiano del 23 marzo 2008:

La Con.Ca.:”Rinunciamo agli aumenti per gli espropri”
Via Galanti, il sindaco:”Deciderà la Giunta”

Intenso botta e risposta tra Comune e Con.Ca. in merito alla realizzazione degli alloggi di Via Galanti.
Lo scorso 11 marzo il sindaco Fausto Pepe aveva diffidato la ditta partenopea dal rescindere i contratti sottoscritti nel 2000 con i cittadini prenotatari degli alloggi previsti nell’ambito del Pru del Rione Libertà. Secondo la Con.Ca, i ritardi nella realizzazione degli alloggi, dovuti ad interruzioni non dipese da proprie responsabilità, avrebbero determinato costi aggiuntivi. Di qui la richieste ai prenotatari di nuovi versamenti per 12.500 euro, pena la rescissione dei contratti.
Tesi non condivisa dal primo cittadino, che replicò diffidando la Con.Ca. sulla scorta di un pronunciamento del giudice civile del 3 marzo scorso con il quale si dichiaravano non dovute voci di spesa non previste in convenzione.
La ditta napoletana ha replicato nei giorni scorsi con una duplice iniziativa. In una nota indirizzata ai cittadini prenotatari, la Con.Ca. ha ribadito la richiesta di nuove somme per la rideterminazione del piano finanziario (aumenti per 12.500 euro), ma ha annunciato che non chiederà somme dovute a maggiori costi per l’acquisizione delle aree. Va rilevato che per la prima volta la ditta partenopea si pronuncia in tal senso, mentre nei mesi scorsi erano stati alcuni dirigenti del Comune, preliminarmente alla stesura di un accordo sostitutivo caldeggiato dall’allora assessore Aldo Damiano, a prendere posizione contro la richiesta di somme aggiuntive da parte della Con.Ca. Nella nota ai cittadini, la società napoletana precisa inoltre che l’aliquota Istat sarà rideterminata.
Venata di polemica la missiva indirizzata dalla Con.Ca. al primo cittadino, Fausto Pepe. “La diffida a non attuare alcuna attività risolutoria in caso di mancata corresponsione da parte degli assegnatari dei maggiori oneri richiesti “- scrive l’amministratore unico, Maurizio Triola -”lascia il tempo che trova”. La società napoletana non manca di attribuire al sindaco “disinformazione e mancata lettura del contenuto di atti da Lei stesso richiamati”.
Pronta la controreplica di Fausto Pepe che, in una nota indirizzata per conoscenza anche alla Procura della Repubblica, ribadisce “l’invito – diffida a non rescindere i contratti con i promissori acquirenti per il mancato versamento delle integrazioni”. Nella stessa missiva, il sindaco rivela che “la Giunta comunale, ai sensi dell’articolo 11 della convenzione urbanistica, valuterà i provvedimenti da assumere in relazione al prezzo di cessione degli alloggi dei lotti E-F-G-H”.

l Mattino del 25 marzo 2008

© Altrabenevento

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